Il mercato europeo dell’auto continua a scendere e la maglia nera tocca all’Italia. A marzo nella Ue si è registrato un calo delle immatricolazioni pari al 3,9% (dopo il -1% di febbraio), mentre nel nostro Paese il crollo è stato del 9,6%. Si tratta per distacco della peggiore prestazione del continente: in classifica seguono Spagna (-4,3%), Regno Unito (-3,4%), Francia (-2,3%) e Germania (-0,5%). I numeri sono stati comunicati mercoledì mattina da Acea, l’associazione dei costruttori europei.
Nei primi tre mesi dell’anno, secondo l’Acea, le immatricolazioni nell’Unione Europea hanno segnato un -3,3%. In Germania l’andamento “è rimasto quasi piatto (+0,2%), mentre gli altri maggiori mercati hanno avuto una performance peggiore rispetto al primo trimestre del 2018. Soprattutto la Spagna, con un -6,9%, e l’Italia con un -6,5%”.
Per quanto riguarda le vendite di Fca, il calo è stato ancora più pesante di quello della media del mercato italiano: -11,9% a marzo nell’Ue, a 105.066 vetture. La quota di mercato è diminuita dal 6,6% al 6,1%. Fra i singoli marchi, bene Lancia (+15,3%) e Jeep (+3,6%), molto male Fiat (-12,2%) e Alfa Romeo (-45,5%).
Nel primo trimestre, invece, il gruppo Fca ha venduto 255.505 auto, con una flessione del 10,8%. La quota di mercato è scesa dal 6,9% al 6,3%. Il brand Lancia ha avuto un aumento delle immatricolazioni del +34,9% e Jeep dell’11,1%, mentre Fiat ha segnato un -14,1% e Alfa Romeo un -41,8%. Malgrado questi numeri, a circa un’ora dall’avvio degli scambi il titolo in Borsa di Fiat Chrysler guadagna l’1,6%, a 14,668 euro, mettendo a segno una delle migliori prestazioni sul Ftse Mib. ful Accent 4;