Continua, ma con un certo affanno, la corsa del Toro sui mercati finanziari. La Borsa di Tokyo rallenta nel finale (-0,4%), in attesa del vertice della banca centrale che confermerà la politica dei tassi sottozero, a differenza di quel che farà la svedese Riskbank, che oggi, dopo cinque anni di tassi negativi, riporterà il costo del denaro a zero. È un segnale importante, visto che Stoccolma fu la prima a puntare sui tassi negativi che non sono stati sufficienti a riportare l’inflazione, oggi all’1,7%, al sospirato 2 per cento.
Rallentano gli altri listini asiatici: “Hang Seng di Hong Kong – 0,1%, il CSI 300 cinese è piatto ed il Kospi di Seul è in ribasso dello 0,3%.
PECHINO IMMETTE LIQUIDITÀ PER LO SHOPPING
Lo yuan si indebolisce sul dollaro dopo l’intervento della banca centrale di stanotte, un’iniezione di liquidità netta da 29 miliardi di dollari, ottenuta attraverso un aggiustamento al ribasso di qualche punto base del costo dei contratti di pronti contro termine (REPO) a 14 giorni. Con questo provvedimento, la Banca del Popolo incomincia a immettere contante nel sistema, in vista del nuovo anno lunare, periodo dove si rischia spesso una crisi di liquidità perché si scatena lo shopping e perché le banche cinesi sottoscrivono le obbligazioni emesse a inizio d’anno dagli enti locali.
IN USA I FONDI FANNO I FUOCHISTI
Donald Trump si avvia alla battaglia dell’impeachment, che parte oggi, con una lettera di aperta sfida ai democratici, che “stanno mettendo a rischio la democrazia”. Il braccio di ferro non frena peraltro l’attività del Congresso, impegnato nell’approvazione del budget. Anche per questo l’umore di Wall Street migliora: il 68% degli investitori, secondo l’ultimo sondaggio di Bofa, ritiene improbabile una recessione nel 2020. Di riflesso cresce la voglia di partecipare alla festa: il 31% degli operatori, il dato più alto dell’anno, pensa ad aumentare l’esposizione sui mercati.
OGGI IL DEBUTTO DI GUERRE STELLARI
Wall Street ha aggiornato di nuovo i livelli record: Dow Jones +0,11%, S&P 500 +0,03, Nasdaq +0,1%.
Sale ad un nuovo massimo Apple (+0,2%), mentre si risveglia Netflix (+3,7%). Ma l’attenzione oggi è concentrata sul debutto in Usa dell’ultima puntata di Guerre Stellari, il jolly di Natale di Walt Disney.
Non mancano le note negative: cade nel dopo Borsa FedEx (-6%), colpita dai conti deludenti. Soprattutto si fa sempre più grave la crisi di Boeing. La rinuncia a produrre il Maxi 737 potrebbe costare lo 0,5% del Pil Usa.
Frena stamane il petrolio: 65,78 dollari al barile per il Brent.
LA GRAN BRETAGNA VERSO LA HARD BREXIT
A frenare l’euforia dei listini in Europa ci ha pensato Boris Johnson evocando la prospettiva di una hard Brexit entro la fine dell’anno prossimo. Il primo ministro inglese aggiungerà una nuova clausola al disegno di legge sulla Brexit per rendere illegale eventuali tentativi del Parlamento di estendere il processo di transizione oltre la fine del 2020.
Sul mercato dei cambi, sale anche stamattina il cross euro-sterlina, a 0,849, ieri sera in chiusura in rialzo dell’1,6%.
Stamane però i riflettori sono concentrati su Fiat Chrysler (+0,95%), dopo che ieri è stato raggiunto l’accordo per la fusione alla pari con Peugeot. Nella serata di ieri il board di Psa (+0,87%) riunito a Parigi e quello di Fca a Londra hanno approvato il memorandum d’intesa. Oggi, prima dell’apertura delle borse, è stato diffuso l’annuncio ufficiale che sarà seguito da una conferenza stampa. L’operazione da 50 miliardi porta alla nascita di un colosso mondiale dell’auto, il quarto in ordine di grandezza dopo Volkswagen, Renault-Nissan e Toyota. Per i suoi azionisti Fca prevede, prima del perfezionamento dell’operazione, un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro e la partecipazione in Comau. Peugeot darà ai propri azionisti il 46% della controllata Faurecia, società di componentistica.
PIAZZA AFFARI È L’UNICA IN VERDE (+0,45%)
Piazza Affari (+0,45%) è stata ieri l’eccezione positiva di Eurolandia. Il listino milanese, unico in Europa, chiude a 23.630 punti base.
A favorire il rialzo hanno contribuito i petroliferi. Eni chiude in rialzo dello 0,57%. Saipem +1,18%. In grande spolvero anche Italgas (+2,33%) e Terna (+1,53%).
Nonostante la ripresa nel pomeriggio di Wall Street i mercati europei chiudono in rosso: Francoforte -0,89%; Parigi -0,39%; Madrid -0,68%. Resta a galla Londra (+0,02%).
TONFO DI UNILEVER: -6% AD AMSTERDAM
La City benedice la decisione di Unilever (-6% ad Amsterdam) di traslocare dalla Borsa britannica per il timore della Brexit. Il colosso dell’industria di consumo ha dovuto annunciare un calo dei ricavi nell’ultima parte del 2019 (-3/5%) al tasso minimo da dieci anni. Le regioni che hanno registrato un calo maggiore sono il Sud Est, l’Africa occidentale e l‘India, il secondo mercato della multinazionale.
LA COMMISSIONE UE CHIEDE POLITICHE PIÙ ESPANSIVE
Chiusura in territorio positivo per la carta italiana, che si è allineata ai bond euro dopo una prima parte della seduta all’insegna della debolezza. Lo spread si è attestato a 147 punti base, in linea con la chiusura della vigilia. Il tasso del decennale è in area 1,17%, dopo aver chiuso a 1,20% la seduta precedente.
La Commissione Ue nelle raccomandazioni annuali ha chiesto ai 19 Paesi della zona euro di utilizzare politiche di bilancio per attuare riforme strutturali e così aiutare la Bce nei suoi sforzi a sostegno dell’inflazione e della creazione di lavoro.
Il Tesoro ha reso noto di avere riacquistato oggi due titoli di Stato per complessivi 500 milioni di euro tramite gli operatori specialisti.
ATLANTIA VERSO LA VENDITA DI UNA QUOTA DI ADR
A Piazza Affari ieri è stata anche la giornata di Atlantia (+2,6%), che sta valutando la cessione di una quota di minoranza (del 49%) di Aeroporti di Roma, la società di gestione degli scali di Fiumicino e Ciampino, stimata complessivamente attorno ai 5 miliardi.
FRENA NEXI, UBI CEDE SOFFERENZE
Ubi Banca (-1%) ha perfezionato la cessione al veicolo di cartolarizzazione indipendente Iseo Spv di un portafoglio di crediti in sofferenza il cui valore nominale lordo (gross book value) ammonta a euro 857,6 milioni di euro.
In ordine sparso le altre banche: Banco Bpm +0,1%, Bper+0,38%, Unicredit -0,63%.
Ritraccia Nexi (-3,45%) dopo l’avanzata delle ultime sedute. Giù anche Finecobank (-1,79%). Tra le mid cap, bene Piaggio (+2,19%) e Ovs (+2,8%).