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Auto elettriche? Gli italiani preferiscono le macchine usate a diesel e benzina ed è boom

Nel 2023, il mercato delle auto usate in Italia ha visto un incremento del 6,6%, con 2,9 milioni di passaggi di proprietà, un dato maggiore rispetto alle nuove immatricolazioni. Gli italiani preferiscono i tradizionali motori a combustione. Sulla scelta pesa il costo del nuovo e la mancanza di normative chiare sulle emissioni

Auto elettriche? Gli italiani preferiscono le macchine usate a diesel e benzina ed è boom

Auto elettriche? No grazie, gli italiani preferiscono l’usato sicuro. Negli ultimi anni, il mercato delle auto usate in Italia ha registrato un vero e proprio boom, trasformandosi nel settore automobilistico dominante nel paese. Nel 2023, sono stati registrati circa 2,9 milioni di passaggi di proprietà per auto usate, segnando un incremento del 6,6% rispetto ai 2,7 milioni del 2022. Un dato sorprendente se messo a confronto con le vendite di auto nuove, che si sono fermate a solo 1,566 milioni.

Una dimostrazione della chiara preferenza degli italiani verso le auto usate, in gran parte motivata dalla necessità di contenere le spese, sia per il costo iniziale delle vetture che per le spese di gestione. Inoltre, gli automobilisti si sentono più tranquilli optando per i tradizionali motori a combustione, come diesel e benzina, piuttosto che per l’elettrico o ibrido.

La crescente difficoltà economica e una fiscalità sfavorevole all’acquisto di nuovi veicoli hanno ulteriormente alimentato questa situazione. A complicare il quadro, si aggiungono la mancanza di normative chiare sulle emissioni e i divieti di circolazione in diverse città, costringendo le case automobilistiche a trovare soluzioni per incentivare l’acquisto di veicoli più sostenibili.

Secondo Sergio Lanfranchi del Centro Studi Autoscout24, il mercato dell’usato in Italia sta dimostrando una notevole resilienza. Nonostante l’assenza di incentivi governativi, il settore continua a chiudere l’anno con risultati positivi, grazie a una domanda costante, meno volatile rispetto a quella delle nuove immatricolazioni: “il mercato italiano dell’usato è solido – afferma Lanfranchi – ed è prevedibile una chiusura in segno positivo per fine anno, merito della sua resilienza e della scarsa influenza di fattori esterni come gli incentivi governativi o le scelte delle Case, risultando meno volatile rispetto al mercato del nuovo”.

Auto diesel e benzina: le preferite dagli italiani

Contrariamente all’aspettativa di una rapida transizione verso veicoli elettrici, le auto a benzina e diesel continuano a dominare le preferenze degli italiani. Dati recenti dell’Unrae indicano che, nella prima metà del 2024, il 45,4% delle vendite di auto usate ha riguardato veicoli diesel, mentre il 38,7% ha riguardato auto a benzina. Le vetture ibride, Gpl e a metano coprono rispettivamente il 7,3%, il 4,9% e il 2,2%.

Le auto elettriche, in netto contrasto, rappresentano solo l’1% del mercato, segno che, nonostante gli incentivi disponibili, gli italiani non sono ancora pronti ad abbandonare le opzioni più tradizionali, preferendo la sicurezza e l’affidabilità delle auto a combustione interna.

Mercato auto usate: conta anche il prezzo

Il prezzo medio delle auto usate ha registrato una leggera flessione, attestandosi a settembre 2024 su 21.480 euro, con una diminuzione del 6% rispetto all’anno precedente. Per le auto più recenti, quelle con un’età compresa tra uno e tre anni, il prezzo medio è salito a 33.661 euro. Un’analisi più approfondita mostra che le vetture elettriche stanno vivendo una contrazione della domanda, con un prezzo medio di 26.485 euro, in calo del 15,9% rispetto all’anno scorso. In confronto, le auto a benzina sono vendute a una media di 22.090 euro, mentre le auto diesel si attestano a 18.470 euro, con le ibride a 32.830 euro, che mostrano una diminuzione del 6,1%.

Per Guido Bevilacqua, responsabile di Spoticar, “il mercato delle auto usate sta tornando a livelli pre-pandemia”, grazie a una maggiore disponibilità di veicoli e a una svalutazione più accentuata delle auto nuove. L’aumento della domanda per auto usate è legato anche alla mancanza di sostituzioni nel parco auto attuale, che risente di una scarsità di nuovi modelli disponibili.

La stabilità del mercato dell’usato è favorita, infatti, dalla scarsità di auto nuove disponibili, un problema che ha spinto molti automobilisti a cercare opzioni più economiche. Secondo Lanfranchi, questa scarsità contribuisce a mantenere i prezzi competitivi nel settore dell’usato. La crescente domanda di auto usate ha quindi reso l’acquisto di un veicolo di seconda mano un’opzione sempre più vantaggiosa per gli italiani.

Preoccupa l’obsolescenza del parco auto italiano

Nonostante il boom del mercato dell’usato, ci sono preoccupazioni riguardo all’invecchiamento del parco auto. Secondo l’Unrae, nel primo semestre del 2024, il 47% dei passaggi di proprietà ha riguardato auto con oltre 10 anni. Massimo Artusi, presidente di Federauto, avverte che senza un adeguato rinnovamento del parco auto, l’Italia rischia di affrontare un “effetto Cuba”, con un’alta percentuale di veicoli obsoleti e poco efficienti circolanti sulle strade.

Auto usate: opportunità per le case automobilistiche

Ma, il mercato dell’usato rappresenta anche un’opportunità per le case automobilistiche, che, in un periodo non facile per le vendite, stanno cogliendo l’occasione per fidelizzare i clienti attraverso il mercato dell’usato. Negli ultimi quattro anni, il prezzo delle auto è aumentato drasticamente, con una spesa media per auto che è passata da circa 21.000 euro nel 2019 a quasi 29.000 euro nel 2023, un incremento del 38%. Non sorprende quindi che molte case, alle prese con difficoltà nella vendita di modelli recenti, stiano ponendo maggiore attenzione alle auto di seconda mano. Un esempio è Spoticar, la divisione di Stellantis, che nel 2023 ha registrato una crescita del 37% nelle vendite rispetto all’anno precedente, con circa 300 showroom attivi.

Programmi come il “Certified” di Mercedes offrono garanzie sulle auto usate, cercando di attrarre nuovi acquirenti interessati a marchi premium. Questo approccio non solo sostiene le vendite, ma si allinea anche agli obiettivi di sostenibilità ambientale, limitando l’offerta a veicoli con un’anzianità non superiore ai sei anni.

E poi, in questo contesto, c’è Autotorino che nel corso dell’anno ha lanciato “BeBeep“, un brand completamente dedicato al mercato delle auto usate. Questo progetto si distingue per la specializzazione e ha l’obiettivo di soddisfare una clientela diversificata, semplificando l’acquisto di auto usate e garantendo accessibilità e qualità, grazie all’esperienza di oltre cinquant’anni dell’azienda nel settore automotive. BeBeep offre oltre 3.000 veicoli, principalmente auto a combustione interna, ma include anche modelli a basse emissioni come elettrici, ibridi e plug-in, accessibili tramite diversi canali, tra cui le pagine social e il sito web di Autotorino, oltre a spazi dedicati nelle 70 concessionarie del gruppo.

Auto usate: una soluzione intermedia verso una mobilità sostenibile

Se la transizione ecologica del settore è ostacolata dalla mancata diffusione delle auto elettriche, l’auto usata può rappresentare una soluzione immediata per chi cerca di ridurre le proprie emissioni. Analisi di AutoScout24 rivelano che oltre il 50% delle auto usate disponibili è Euro 6, evidenziando una maggiore disponibilità di veicoli a basse emissioni. Ciò rende l’acquisto di auto usate non solo un’opzione più accessibile, ma anche un passo verso una mobilità più sostenibile.

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