È il più costoso richiamo di auto elettriche mai visto sul mercato. A ordinarlo è Hyundai, che riporterà alla base ben 82mila veicoli da tutto il mondo. Il motivo? Un problema alle batterie, che rischiano di andare a fuoco durante la ricarica e quindi vanno sostituite. In tutto, si sono registrati 15 casi di incendi sul modello Kona Electric: 11 in Corea del Sud, due in Canada, uno in Finlandia e uno Austria. La notizia è stata riportata dal Financial Times.
La casa automobilistica sudcoreana ha annunciato che il richiamo costerà mille miliardi di won, pari a circa 900 milioni di dollari. “La nostra priorità è quella di eliminare potenziali rischi per i clienti, anche se la possibilità che questi incendi si sviluppino è bassa e il peso finanziario dell’operazione è alto”, si legge nel comunicato dell’azienda.
Nel dettaglio, il richiamo riguarderà circa 76mila vetture del modello Hyundai più venduto, la Kona, ma anche alcuni esemplari di Ioniq Electric e di bus elettrici costruiti tra novembre 2017 e marzo 2020. Tutti questi veicoli montano batterie prodotte dalla società LG Chem nella fabbrica cinese di Nanchino.
Hyundai e LG Chem stanno discutendo su come spartirsi i costi dell’operazione. Con ogni probabilità non sarà una trattativa semplice, perché secondo LG Energy Solution, la divisione di LG Chem che produce le batterie, Hyundai non avrebbe applicato correttamente una sua indicazione sulla gestione della ricarica rapida.