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Auto elettriche, +25% nel 2024 ma il mercato globale va a due velocità

Pixabay

Il 2024 potrebbe essere celebrato come l’anno delle auto elettriche, ma non senza riserve. Nonostante il record globale di 17,1 milioni di veicoli elettrici venduti, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente, la realtà del mercato risulta meno uniforme di quanto le cifre lasciano intendere. Se da una parte la Cina ha confermato il suo ruolo di leader indiscusso con 11 milioni di unità vendute (+40%), dall’altra l’Europa ha faticato, con un calo del 3%, mentre il Regno Unito, grazie a politiche di incentivi, ha visto un’impennata delle vendite del 21,4%, diventando il primo mercato europeo per le Bev.

La causa di questo panorama contrastante è da ricercare in una combinazione di fattori politici ed economici. Mentre in Cina il mercato elettrico continua a crescere grazie a politiche di supporto e incentivi, l’Europa si trova a fare i conti con un rallentamento causato dalla fine degli incentivi, come evidenziato dal calo delle vendite in Germania. Non solo: la crescente competitività delle ibride plug-in (Phev), che hanno guadagnato terreno, sta complicando ulteriormente la situazione per i veicoli completamente elettrici, che rischiano di essere messi in secondo piano.

Il vero problema potrebbe risiedere nella mancanza di un supporto politico costante. In Europa, dove i governi stanno progressivamente riducendo gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, l’incertezza sta penalizzando il mercato. E mentre i dazi europei frenano l’ingresso di auto cinesi come quelle prodotte da Byd e Saic, la penetrazione dei produttori cinesi in Europa sembra destinata a crescere comunque, grazie a iniziative come la produzione locale di Leapmotor e l’imminente apertura dello stabilimento europeo di Byd.

Insomma, sebbene i numeri globali parlino chiaro, l’Europa si trova a un bivio, combattendo tra il rallentamento delle vendite e la necessità di politiche di supporto più forti per non restare indietro nella corsa verso la mobilità sostenibile.

Europa: tra rallentamenti e opportunità

Nel 2024, l’Unione Europea, l’Efta e il Regno Unito hanno visto una flessione complessiva del 3% nelle vendite di auto elettriche, fermandosi a circa 3 milioni di unità. La fine degli incentivi in Germania ha frenato il mercato tedesco, mentre il Regno Unito ha segnato un’eccezione positiva, con un aumento del 21,4%, dovuto agli obblighi legislativi imposti dal “Zev Mandate”. A dominare la scena europea è la Norvegia con una quota di mercato delle Bev che sfiora il 90%.

Un aiuto al mercato elettrico europeo potrebbe arrivare da Tesla che, nonostante il primo calo di vendite globali in oltre un decennio, ha avviato la produzione della nuova Model Y nel suo stabilimento di Grünheide, in Germania, con l’obiettivo di rilanciare le sue vendite nel mercato europeo e tedesco dove è scivolata al terzo posto superata da Volkswagen e Bmw.

Cina: il motore della rivoluzione elettrica

La Cina ha continuato a dettare legge nel 2024, con 11 milioni di auto elettriche vendute, un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Le vendite sono state trainate in particolare dalle ibride plug-in (Phev), che hanno visto un aumento dell’83%. Le Bev, pur crescendo, hanno registrato un incremento più contenuto (+19%).

Byd è emersa come la protagonista principale, coprendo circa un terzo del mercato globale con una vasta gamma di modelli. Nel 2025, l’azienda avvierà un nuovo stabilimento in Ungheria, un passo strategico per superare gli ostacoli dei dazi europei e consolidare la sua posizione nel mercato europeo.

Auto elettriche: in Cina però la quota di mercato è solo al 30%

Un dato significativo emerge dal mercato cinese delle auto elettriche. Sebbene le vendite rimangano forti, non hanno raggiunto le percentuali record inizialmente previste. Secondo i dati ufficiali della China Association of Automobile Manufacturers (CAAM), la quota di mercato delle Bev (veicoli elettrici a batteria) si è fermata al 28%, ben lontano dal 50% annunciato da alcuni report.

Sul fronte dell’export, invece, nonostante un aumento complessivo del 4,5% nelle vendite di veicoli, le esportazioni di auto elettriche hanno registrato un calo significativo, con un -10,4% rispetto al 2023, dovuto in parte alla crescente concorrenza internazionale e alle politiche protezionistiche adottate dall’Europa. Le case automobilistiche cinesi dovranno quindi ideare strategie efficaci per aggirare i dazi imposti.

Guardando al futuro, la crescita sembra destinata a essere più moderata, con previsioni che parlano di un aumento del 5% per il 2025, principalmente alimentato dalle ibride plug-in, che continuano a guadagnare terreno.

Nord America: una crescita moderata

Anche in Nord America, il mercato delle auto elettriche ha continuato a crescere, con un incremento del 9% nel 2024, raggiungendo 1,8 milioni di unità vendute. Tesla mantiene la leadership con la Model Y come modello più venduto, ma deve fare i conti con la crescente concorrenza di marchi come General Motors, Honda e Hyundai. Anche il Cybertruck ha guadagnato popolarità, superando il Ford F-150 Lightning tra i pick-up elettrici.

Il mercato statunitense, però, potrebbe affrontare un rallentamento nel 2025, a causa di possibili cambiamenti politici. L’amministrazione Trump sembra intenzionata a eliminare i crediti d’imposta per i veicoli elettrici e a rivedere gli standard sulle emissioni. Secondo Charles Lester di Rho Motion, politiche governative come incentivi e regolamentazioni sono fondamentali per sostenere un settore che resta caratterizzato da costi elevati.

Nonostante queste incertezze, le vendite potrebbero continuare a crescere, con una quota di mercato prevista al 10% per il 2025, grazie a nuovi modelli, investimenti nelle infrastrutture e iniziative promozionali delle case automobilistiche.

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