La Norvegia, si sa, è il Paese con più alta presenza di veicoli elettrici, in proporzione alla popolazione. Solo nel 2019, secondo i dati diffusi dalla Norwegian Road Federation, nel Paese scandinavo le auto completamente elettriche hanno rappresentato il 42,4% delle vendite, un record assoluto a livello mondiale, passando da una quota di mercato del 5,5% nel 2013 ad oltre il 30%. Oslo si è posta l’ambizioso obiettivo di diventare il primo Paese del pianeta a porre fine alla vendita di auto a combustibile fossile entro il 2025, e perciò ha da tempo deciso di esentare i veicoli a batteria dalle tasse imposte sui motori a benzina e diesel.
Anche per il 2020, le previsioni in tal senso sono rosee: quest’anno, ben sei su 10 di tutte le nuove auto vendute in Norvegia potrebbero essere completamente elettriche, secondo quanto ha dichiarato Volkswagen, che si appresta a lanciare diversi modelli nel 2020. Questo sarà infatti l’anno della grande sfida a Tesla: nel 2019 la casa di Elon Musk è stata la grande protagonista della crescita del 30% di domanda di veicoli elettrici in Norvegia. Solo la Model 3 ha una quota di mercato dell’11%, ma ora il quasi monopolio di Tesla è insidiato dalle altre concorrenti, a partire da Nissan ma anche da marchi europei come Opel, Peugeot e la stessa Fiat con la 500 elettrica.
L’ingresso in un mercato florido come quello norvegese potrebbe portare anche ad un abbassamento dei prezzi, visto che da una recente analisi condotta a livello globale è venuto fuori che l’auto elettrica costa mediamente più di 10 anni fa, soprattutto negli Usa e in Europa (mentre in Cina costa la metà e infatti lì Tesla ha annunciato un ribasso del 9% dei prezzi), e che i prezzi scenderanno anche nel vecchio continente solo quando aumenteranno la loro quota di mercato veicoli più economici come appunto la Fiat 500 elettrica, l’Opel Corsa-e, la Peugeot 208-e o la Mini elettrica. Del resto nella stessa Norvegia dove ormai è diffusissima, la Model 3 di Tesla si paga ancora l’equivalente di 43.721 dollari.