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Auto elettrica, Enel X entra in Hubject: i vantaggi per i clienti

Enel X, controllata di Enel, ha acquisito una quota del 12,5% di Hubject, una joint venture per la mobilità elettrica fondata nel 2012 che ha come azionisti colossi del calibro di BMW, Bosch, Daimler, EnBW, Innogy, Siemens e Volkswagen.

Grazie a quest’acquisizione i clienti Enel X avranno la possibilità di accedere alla rete di ricarica in capo ad Hubject. Parlando in parole povere, gli automobilisti di veicoli elettrici potranno ricaricare le loro auto in oltre 200mila punti di ricarica presenti in tutto il mondo, senza la necessità di stipulare nuovi contratti oltre a quello già in essere con il proprio fornitore di servizi di e-mobility che utilizza i servizi di eRoaming di Hubject. Un’opzione che diventa fondamentale soprattutto quando ci si trova all’estero.

Numeri alla mano, “con l’entrata nella joint venture, Enel X estende l’interoperabilità della sua rete europea oltre gli 8mila punti di ricarica pubblici già a disposizione dei propri clienti, ottenendo così la possibilità di accedere all’intera rete della joint venture”, comunica la società in una nota.

“Con la partecipazione in Hubject, stiamo portando la mobilità elettrica a un livello superiore – ha commentato Francesco Venturini, responsabile globale di Enel X. – Stiamo infatti espandendo il ruolo di Enel X quale fornitore di servizi di e-mobility a livello globale, con la fornitura di servizi di ricarica oltre la nostra rete. L’obiettivo generale è di offrire ai conducenti di veicoli elettrici la possibilità di effettuare ricariche senza doversi preoccupare di chi sia il proprio fornitore o di essere all’estero. Il presupposto necessario per la diffusione della mobilità elettrica è semplificare la vita di chi decide di unirsi a questa rivoluzione, e siamo completamente impegnati nella sfida”.

Oltre ad avere azionisti di peso, Hubject conta oltre 600 partner. I 200mila punti di ricarica a cui i clienti Enel X potranno accedere da ora in poi si trovano in Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Colombia, Cina, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Giappone, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria.

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Categories: Economia e Imprese