Parte oggi la rivoluzione del mondo delle auto. Dal 5 ottobre 2015, il PRA, documento rilasciato dal Pubblico Registro Automobilistico, cambia formato e passa al digitale. Questo vuol dire che, nel momento in cui compreremo un auto, il certificato di proprietà verrà conservato in modalità virtuale presso l’archivio digitale dell’Aci.
Certificato di Proprietà, cosa cambia?
Il passaggio al digitale implica alcuni cambiamenti per gli automobilisti che, acquistando il veicolo, riceveranno una ricevuta che attesta l’esistenza del mezzo e un codice d’accesso personalizzato che servirà per visionare il documento sul sito dell’Aci (www.aci.it).
Lo scopo di questa misura è quello di semplificare la procedura burocratica e aumentare parallelamente il grado di sicurezza. Da oggi sarà infatti impossibile perdere il documento, rubarlo, o alterarlo allo scopo di mettere in atto una truffa.
Il cambiamento non implicherà un risparmio diretto per i proprietari di auto, eccezion fatta per i soldi da spendere in caso di denuncia di smarrimento e richiesta di duplicato. Secondo i calcoli del PRA, con la digitalizzazione gli italiani risparmieranno 4,5 milioni complessivamente, e verranno eliminati 30 milioni di fogli di carta, oltre a tonnellate di inchiostro.
Ricordiamo che il Certificato di proprietà serve per ogni iscrizione di autoveicoli e motoveicoli e rimorchi oltre un certo peso. E’ un documento necessario soprattutto per i trasferimenti di proprietà, le radiazioni, per eventuali annotazioni giuridiche che riguardino il mezzo.
Infine occorre sottolineare che questa potrebbe essere la prima di tante novità che riguarderanno l’universo automobilistico. Il Parlamento Italiano starebbe infatti studiando l’ipotesi e le modalità con le quali unificare l’archivio del PRA gestito dall’Aci e quello della Motorizzazione, in modo da evitare “doppioni” e scocciature. La commissione affari costituzionali ha già approvato un emendamento al disegno di legge delega, nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione.