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Auto a due velocità: Ford delude, Seat vola

Indicazioni contrastanti dal settore dell’auto: Ford delude, Seat Sorprende. La casa americana ha comunicato previsioni negative sui dati del primo trimestre e dell’intero 2017. Come si legge nella documentazione presentata alla Securities and Exchange Commission, il colosso di Detroit per il primo trimestre prevede profitti per azione tra 30 e 35 centesimi, molto meno dei 47 centesimi attesi dagli analisti. Le cause sono diverse: aumento dei costi (warranty, materie prime e investimenti), volumi più bassi e tassi di cambio non favorevoli.

Allargando lo sguardo all’intero anno, invece, la società prevede utili adjusted al lordo delle tasse per circa 9 miliardi di dollari, in calo rispetto al 2016, anche a causa del piano di investimento in opportunità nei Paesi emergenti. Il dato dovrebbe migliorare nel 2018. L’utile pre-tax è atteso a circa 1,5 miliardi quest’anno e in rialzo nel 2018. Tra i fattori di rischio Ford ha incluso anche possibili effetti negativi di tensioni economiche, geopolitiche e collegate a politiche protezionistiche sul trade e la possibilità di cyberattacchi a sistemi operativi e di sicurezza. Il titolo di Ford cala dell’1,5% in avvio di seduta a Wall Street, dopo il -2,5% registrato nel premercato.

Quanto a Seat (gruppo Volkswagen), il 2016 è stato un anno record con un utile operativo per 143 milioni di euro, rispetto al rosso di 7 milioni del 2015, su un fatturato in rialzo del 3,2% a quasi 8,6 miliardi. Si tratta del primo utile operativo dal 2007. Lo comunica il costruttore, che nel 2016 ha anche registrato un utile dopo le imposte al lordo degli oneri straordinari pari a 232 milioni (6 milioni nel 2015).

Seat, che ha esportato l’82,4% della produzione l’anno scorso, ha anche registrato un progresso delle vendite a 408.700 unità, il miglior risultato dal 2007. Quattro i nuovi modelli presentati tra il 2016 e il 2017, tra cui Ateca, il primo Suv della casa spagnola. Grazie alla buona performance per i dipendenti è previsto un premio per un totale di 6 milioni. Quest’anno Seat completerà la maggiore offensiva di prodotto nella sua storia con l’arrivo sul mercato della quinta generazione di Ibiza (dall’estate) e il lancio del crossover compatto Arona (seconda metà 2017), entrambi prodotti nel sito spagnolo di Martorell. Con la crescita della gamma, Seat punta a una quota di mercato in Europa in aumento al 72, dal 53%.

“Stiamo lavorando a vari progetti di internazionalizzazione – ha spiegato Il presidente Luca De Meo – come la decisione di produrre in Algeria a partire dalla seconda metà dell’anno. Si tratta di un progetto del gruppo che partirà con Ibiza e Golf, ma sarà Seat che ne assumerà la leadership. Tutte le Ibiza vendute in Algeria saranno prodotte a Martorell e l’assemblaggio finale si svolgerà in Algeria, nel nuovo stabilimento dell’importatore”.

Seat ha infine annunciato un terzo modello di Suv, che si collocherà nel segmento sopra quello di Ateca, sarà disponibile nella versione 5 e 7 posti e arriverà nel 2018. Sarà progettato e disegnato a Barcellona, ma prodotto a Wolfsburg, in Germania, il che ‘rafforzerà i legami tra Seat e Volkswagen’, ha concluso De Meo.

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