La storia dell'ex Ilva di Taranto dimostra che l'interesse dei soci privati indiani non era quello dello sviluppo ma della neutralizzazione dell'impianto. Ora il governo chiami gli industriali privati italiani, i sindacati e le banche a un tavolo per tracciare…
L'allontanamento del Direttore generale alza il velo sulle radicate difficoltà della Confindustria a rappresentare in chiave moderna e dinamica gli interessi degli industriali e lo stallo della macchina confederale
Laura Castelletti dovrà scendere nell’arena, decidere le priorità e i reali benefici per la collettività, senza essere sbranata nella gabbia dell’Urbanistica
L'inconsistenza e il dilettantismo del centrodestra, incapace di collegarsi alla città, sono stati la vera chiave del risultato elettorale che ha facilitato il successo del centrosinistra e l'affermazione del nuovo sindaco Laura Castelletti, da dieci anni senza partito
Fra pochi giorni il top manager Franco Bernabè, già n.1 dell'Eni e di Telecom Italia, assumerà la presidenza dell'ex Ilva: per i contribuenti italiani è una buona notizia e una garanzia di rigore professionale ma perchè il tormentato gruppo siderurgico…
Giuseppe Turani, che si è spento ieri, è stato un grande giornalista che sapeva raccontare l'economia come nessun altro - Il suo libro "Razza padrona" scritto a quattro mani con Eugenio Scalfari fece epoca - Ma Turani era anche una…
L'ingresso dello Stato in Ilva lascia i posti di comando in mano ai franco-indiani di Mittal e in particolare alla discussa Ad Lucia Morselli, che incredibilmente vorrebbe scegliere i manager "dalle scarpe" - Sarebbe bene che il Governo ascoltasse invece…
Altri 400 milioni di euro di tutti i cittadini da bruciare nell'Ilva di Taranto: è il biglietto di ingresso che lo Stato attraverso Invitalia dovrà pagare - Ma con quale strategia e con quali competenze di gestione? - Non si…
Con il successo dell'Opas di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca cala il sipario sulla banca di territorio di Brescia e di Bergamo, ma la critica di Bazoli a Massiah su quanto successe nel 2015 non convince, anche se le contraddizioni…
La sconfitta del presidente dell'AIB Pasini nella corsa al vertice di Confindustria mette a nudo tutte le contraddizioni dell'Associazione, un tempo potente, degli industriali di Brescia, oggi malata di cortigianeria, con risultati disastrosi - La caccia al colpevole è già…
Per affrontare la complessa sfida che lo attende, il nuovo presidente di Confindustria ha bisogno di una squadra autorevole e basata su competenze maturate in azienda, al di fuori dei salotti romani: decisiva sarà la scelta dei vicepresidenti - Clamoroso…
Di fronte alla sfida del rilancio italiano dopo la tragedia del Coronavirus serve una Confindustria che recuperi la sua centralità liquidando le patetiche manovre di chi vorrebbe rinviare il rinnovo dei vertici per ostacolare l'ascesa alla presidenza di Carlo Bonomi…
Dopo aver vanamente tentato di dividere gli industriali lombardi, il vertice di Confindustria sta ancora cercando - con la scusa di Covid-19 - di rinviare l'incoronazione di Carlo Bonomi, malgrado il Presidente di Assolombarda sia accreditato di circa il 70%…
Il miliardo che i Mittal sarebbero pronti a versare per liberarsi di Taranto non è un'ipotesi del tutto campata in aria perchè il caso Ilva è purtroppo una giungla - Per rilanciare lo stabilimento siderugico più grande d'Europa occorrerebbero manager…
Tranne l'appoggio di Federaccciai, la candidatura del presidente degli industriali bresciani Pasini non raccoglie consensi mentre colpisce l'assoluta riservatezza dell'Assolombarda e il silenzio operoso di Giuseppe Fontana
La candidatura a freddo del presidente degli industriali bresciani, Giuseppe Pasini, alla guida della Confindustria si spegne sul nascere ma nasconde l'obiettivo di azzoppare la candidatura di Bonomi dell'Assolombarda, sgradita alla burocrazia confindustriale romana
Dopo l'Ilva di Taranto e le Acciaierie di Piombino, diventa indiana anche la Magona: l'ha acquistata per 700 milioni Sanjev Gupta - Su Taranto lo scudo dell'immunità non può essere per sempre ma una soluzione ragionevole si può trovare: basta…
Il ministro Calenda minaccia di stracciare la nuova tessera del Pd se farà il governo con M5S ma forse sarebbe più utile incalzare i Cinque Stelle con quattro domande che ne svelino l'orientamento su altrettante questioni cruciali per il Paese
Tranne che Alcoa, che ha trovato una soluzione dopo 5 anni di Cassa integrazione, il ministro Calenda lascia in eredità al futuro governo tutte le principali crisi aziendali che hanno affollato il suo tavolo: dall'Ilva a Piombino all'Alitalia
L'indiano Jindal, alleato di Arvedi, è molto interessato a rilevare l'impianto siderurgico ex Lucchini di Piombino ma chiede chiarezza e certezze, per evitare trappole come all'Ilva di Taranto - Gli errori di Calenda e quelli del commissario Nardi - Nuove…
ORIZZONTI D'ACCIAIO - L'ostruzionismo della Regione Puglia e del Comune di Taranto fanno slittare a dopo le elezioni la soluzione del caso Ilva - Salta la cessione della Magona di Piombino ad Arvedi - Doppio colpo del gruppo Pittini: compra…
Mercoledì 10 gennaio al ministero dello Sviluppo economico si gioca il round finale sul futuro dell'Ilva, condizionato da insopportabili localismi, conflitti di potere, protagonismi dal sapore elettorale - Il rischio di mandare tutto all'aria e di assistere alla rinuncia degli…
Il ricorso al Tar della Regione Puglia e del Comune di Taranto spiazzano il Governo e riconsegnano il destino della più grande acciaieria d'Europa ai soliti localismi - Ma anche il caso Piombino si complica: togliere l'impianto agli algerini non…
La prevedibile scure della Commissione Europea sulla cordata Arcelor Mittal-Marcegaglia mette in forse il rilancio di Taranto mentre lo stallo delle Acciaierie ex Lucchini e il cambio di proprietà della Magona mettono a dura prova Piombino.
La meraviglia, un po' elettoralistica, del ministro Calenda di fronte alle posizioni sostenute dalla nuova proprietà dell'Ilva non tiene conto delle astuzie che regolano da sempre ogni trattativa sindacale ma pensare di annullare la gara che ha assegnato il gruppo…
Dopo le deludenti gestioni dello Stato, dei Lucchini, dei russi e degli algerini, il futuro dell'impianto siderurgico di Piombino torna nelle mani dell'intramontabile Commissario Nardi che ha di fronte due strade: puntare sull'indiano Jindal con il costoso ciclo continuo dell'altoforno…
Le due novità lanciate dal nuovo presidente dell'Assolombarda, Carlo Bonomi, sono destinate a lasciare il segno: patto di consultazione di tutte le organizzazioni degli industriali del Nord per pesare di più su Confindustria e disponibilità a salvare Il Sole 24…
Le regole del bando di gara e le ragioni del buon senso impediscono di ribaltare il giudizio dei Commissari che hanno assegnato l'Ilva a Mittalarcelor-Marcegaglia - La cordata guidata da Jindal avrebbe dovuto osare di più ma prima - Tardiva…
Con l'aggiudicazione dell'impianto Ilva di Taranto alla cordata Arcelor-Marcegaglia-Intesa Sanpaolo si chiude un capitolo molto importante e si apre una nuova pagina per la siderurgia italiana ma resta aperto un interrogativo: dove taglierà il gruppo guidato da Mittal per rispettare…
Il rush finale delle due cordate per l'Ilva di Taranto e la novità tecnologiche di Arvedi - Meno ottimismo per Piombino: gli algerini sondano le Acciaierie Venete? - L'ipotesi di un'azione di responsabilità contro gli amministratori di Alitalia: che cosa…
Maggio sarà un mese cruciale per la siderurgia italiana a partire dall'assegnazione dell'impianto di Taranto conteso dalle cordate Mittal-Arcelor-Marcegaglia e Jndal-Arvedi-DelVecchio-Cdp - Qualcosa si muove anche per l'impianto di Piombino: si parla di un'offerta italiana che ridimensionerebbe l'occupazione e libererebbe…
Sia la cordata Mittal-Marcegaglia sia quella composta da Jindal-Arvedi (con Del Vecchio e Cdp) puntano a produrre 10 milioni di tonnellate di acciaio ma la seconda li concentrerà tutti nel sito di Taranto - La partecipazione come finanziatore di Intesa…
La sopravvivenza dell'impianto siderurgico toscano infiamma lo scontro sindacale, politico e industriale - Pochi soldi, scarsa liquidità,insufficiente capitale ma anche difficoltà politiche interne frenano il piano di rilancio degli algerini della Cevital - E ora scende in campo il Commissario…
L'asta della settimana prossima per lo stabilimento di Taranto è anche un derby tra Cremona e Mantova e tra due famiglie storiche della siderurgia italiana: gli Arvedi (in cordata con Del Vecchio, la Cdp e gli indiani di Jindal Steel)…
Il pagamento miliardario a titolo risarcitorio della famiglia Riva chiude un delicato contenzioso legale e permette all'Ilva di Taranto di intravedere un percorso di crescita con la gara tra le due cordate per l'assegnazione dello stabilimento siderurgico più importante d'Europa…
Le ingenti somme versate dalla famiglia Riva per la bonifica ambientale di Taranto e la solidità industriale e finanziaria delle due cordate concorrenti (Arvedi-Jindal e Mittal-Marcegaglia) allontano finalmente lo spettro della chiusura del più importante polo siderurgico italiano e aprono…
Di fronte alla bufera giudiziaria e al disastro dei conti servono subito tre cambiamenti: niente incarichi a multinazionali di revisione e consulenza ma rapida due diligence da affidare a professionisti che scavino nel bilancio dell'azienda, senza escludere azioni di responsabilità;…
La crisi del giornale economico non sta solo nei conti disastrosi ma nella perdita di indipendenza e autorevolezza - Tardive le dimissioni di Squinzi - Per il nuovo presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, non sarà facile ricapitalizzare e mettere in…
Le incognite giudiziarie e la debolezza delle cordate in corsa per aggiudicarsi l'impianto di Taranto gettano più di un'ombra sul futuro della siderurgia nazionale - Qualche piccolo passo avanti invece dall'industria del tondino di Brescia con la cessione dei siti…
Entrano nel vivo i giochi per l'acquisizione del più grande impianto siderurgico d'Europa e si fanno avanti Marcegaglia, Mittal-Arcelor, la Cdp, Del Vecchio, Arvedi e forse i player asiatici ma alla fine verranno investiti più capitali privati o pubblici? Intanto…
Emma Marcegaglia, Antonella Mansi e Licia Mattioli sono state le artefici dell'ascesa non scontata di Vincenzo Boccia alla presidenza della Confindustria - Se si aprirà o meno un nuovo corso lo si capirà presto ma in parte dipenderà anche dalle…
Giovedì il Consiglio sceglierà il successore di Squinzi alla presidenza che dovrà fare i conti con un quadro politico diverso dal passato, con un'Europa senz'anima e con l'urgenza di una politica industriale nuova - Finora Vacchi e Boccia si sono…
I due candidati alla presidenza della Confindustria, Alberto Vacchi e Vincenzo Boccia, devono presentare programmi convincenti, a partire dalle due questioni più spinose come il futuro della Luiss, che non è mai decollata come università di eccellenza e quella del…
Sulla corsa alla presidenza della Confindustria hanno avuto ragione i bookmakers londinesi: è un testa a testa tra Vacchi, per il quale parlano i numeri della sua Ima, e Boccia, che rappresenta il meglio dell'imprenditoria meridionale - Ora però i…
Per la prima volta nella storia centenaria e laica di Confindustria migliaia di imprenditori italiani corrono in Vaticano per il Giubileo della Misericordia che mette la sordina alla spigolosa successione a Giorgio Squinzi - In assenza di trasparenza sulla scelta…
Non era mai capitato nella storia di Confindustria che la presentazione dei candidati alla Presidenza avvenisse, come a Torino, in blindatissime riunioni extra omnes - Malgrado l'invito alla riservatezza dei Saggi, il candidato Marco Bonometti rompe gli argini al grido…
Parte malissimo la corsa tra Vacchi, Bonometti, Boccia e Regina: veleni sui giornali e complici ammiccamenti anziché un confronto aperto sui programma e su una squadra snella - Che ne pensano i quattro candidati delle spine della Luiss e del…
Vacchi, Storchi, Bonometti e Regina animano la corsa alla successione di Giorgio Squinzi alla guida della Confindustria ma vincerà chi capirà per primo che le riforme istituzionali impongono di fare lobby in modo diverso dal passato - Colpisce il declino…
Malgrado il successo di molte aziende, la città ha perso lo spirito vincente avvitandosi in una serie infinita di scandali, beghe, truffe e invidie provinciali - Dalla Mille Miglia alla retrocessione del Brescia calcio, dal caso Ghirardi, che ha rovinato…
Dal J'accuse su Taranto ai silenzi su Piombino e dalla corsa a improbabili aiuti pubblici alla vaghezza di proposte mai seguite da fatti: è deludente il bilancio della strategia di Federacciai, che raccoglie l'industria siderurgica italiana ma non riesce ad…
ACCIAIO - Le offerte per l'impianto della ex Lucchini di Piombino sono pronte ma i "bresciani" sono completamente assenti e pagano il loro individualismo - La partita si gioca ormai soltanto tra gli indiani di Jindal e gli algerini di…
SIDERURGIA - L'intervista al Corriere del presidente della Federacciai, Antonio Gozzi, sul futuro degli impianti dell'Ilva a Taranto e della Lucchini a Piombino è il segno della resa degli imprenditori privati italiani agli indiani e allo Stato - I problemi…
L'ostilità del sindacato locale e l'ambiguità del commissario Nardi hanno impedito il decollo del progetto del presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, che avrebbe assicurato un futuro stabile all'impianto siderugico di Piombino senza l'insostenibile chimera dell'altoforno - C'è solo da sperare…
Con la recente scomparsa di Lucchini e Marcegaglia e il tramonto di Riva finisce la generazione dei pionieri che fece della siderurgia italiana la seconda d'Europa: resta solo Amenduni - E' ora di affrontare la "Questione siderurgica nazionale" e di…
La scomparsa di Lucchini segna la fine di un capitalismo che poneva al centro l'industria: è stato l'ultimo dei grandi industriali italiani - Una magnifica parabola: dalle valli bresciane a re dell'acciaio e a numero uno della Confindustria - I…
Coraggio, presidente Squinzi: non guardi in faccia a nessuno e nella giunta di Confindustria di domani affronti il nodo dei tagli senza tentennamenti e con rapidità - L'esempio della presidenza Lucchini degli anni '80 - Sprechi e privilegi devono finire…
Il ciclo del miracolo siderurgico italiano rischia di finire con la chiusura degli impianti di Taranto e Piombino - Dopo gli errori delle imprese pubbliche e private è ora di una svolta per l'acciaio italiano che ne preservi le eccellenze…
La nuova Ice resta nella nebbia: la riforma McKinsey non si concretizza, un ex direttore generale reclama grosse prebende e troppi sedi inutili (Bari, Napoli e Palermo) restano aperte - A questo punto la Confindustria di Squinzi dovrebbe affrontare la…
Per ridare unità e slancio a Confindustria il nuovo presidente dovrebbe dare un segnale di netta discontinuità frenando l'invadenza della burocrazia interna e la pessima abitudine di sostituire sempre il direttore generale - Poi dovrebbe ricollocare la Luiss e rilanciare…
Sull'Ice il gattopardismo è sempre in agguato. Eppure liquidare il vecchio e obsoleto Istituto per il commercio estero e creare una moderna Agenzia dell'export con la presenza attiva dei veri protagonisti è possibile: una riforma in 10 atti. Dal personale…
di Ugo Calzoni*- La babele delle iniziative di forze politiche, sindacali, ministeriali e burocratiche sullo scioglimento dell'Ice, sancito dal decreto sulla manovra, rischia di affossare la portata innovatrice della mossa di Tremonti-L'incredibile storia del nuovo dg assunto alla vigilia dello…