SACE ha garantito un finanziamento da 45 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere le attività di ricerca e sviluppo di SACMI, leader nella produzione di impianti e macchinari, per migliorarne efficienza e competitività.
Eurostat ha pubblicato le stime del commercio estero di marzo: sale l’export UE di beni manufatti, scendono le importazioni, in particolare quelle relative all’energia, mentre si mantiene inalterato il deficit con la Russia. In calo i flussi verso l’India.
L’Istituto Paralleli ha analizzato gli scenari introdotti dai provvedimenti di riduzione della dipendenza dalle importazioni sui prodotti semilavorati, essenziali per i settori strategici del paese, e creare così nuovi posti di lavoro.
Equiparando la posizione degli investitori stranieri a quella degli investitori locali, il governo vietnamita ha disposto l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti legislativi che favoriscono l’insediamento di attività produttive in loco.
Il Sultanato omanita è un mercato dalle grandi potenzialità per le PMI italiane, data la struttura produttiva simile, la necessità di nuove infrastrutture che porterà alla creazione di un nuovo hub logistico e i vantaggi per l’investimento di capitale.
In base all’analisi di Intesa Sanpaolo, i progressi strutturali e fiscali appaiono ancora troppo timidi per favorire una forte ripresa del clima imprenditoriale indiano a breve, con conseguenze su consumi, export e investimenti.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con FederUnacoma, parteciperà all’Agrishow dello Stato di San Paolo, guidando 21 imprese italiane esportatrici del settore.
I dati della Banca Mondiale parlano di una dinamica del PIL sub-sahariano superiore alla media globale, ma senza dimenticare i fattori politici, culturali e strutturali che inibiscono le performance in un’ottica di interdipendenza globale.
Sono stati pubblicati gli aggiornamenti sul commercio estero verso i mercati extra UE: le esportazioni hanno registrato andamenti tendenziali negativi, dove a pesare maggiormente è il comparto energetico. In crescita le vendite verso il Giappone.
Nonostante ci si aspetti una crescita del PIL trainata dall’export delle materie prime, Intesa Sanpaolo sottolinea come la limitata diversificazione produttiva e la debole posizione finanziaria delle imprese rappresentino le vulnerabilità del paese.
La Direzione Generale per le PMI e gli Enti Cooperativi ha pubblicato il Rapporto 2013 sulle iniziative a sostegno di micro e PMI, sottolineando la necessità di un modello industriale che rafforzi internazionalizzazione e capacità innovativa con il sostegno del…
Il paese è uscito dalla crisi della bilancia dei pagamenti del biennio 2010-2011 grazie all’apporto di capitali e investimenti di matrice russa. Ma, secondo Intesa Sanpaolo, la strada per raggiungere modernizzazione e sviluppo è ancora lunga.
Secondo Intesa Sanpaolo, la strategia commerciale centrata sulle risorse energetiche ha prodotto forti limiti alle crescita del paese: elevata inflazione, bassa natalità, accumulazione contenuta di capitale, inadeguatezza delle infrastrutture.
A pesare sulla recessione ungherese non sono soltanto gli effetti della congiuntura europea e il calo della domanda interna, ma anche le vulnerabilità di un sistema bancario troppo concentrato e caratterizzato da debole qualità di portafoglio.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha preso parte a due fiere di settore dalla portata internazionale per favorire la penetrazione del Made in Italy di fascia medio-alta nel mercato cinese.
Il colosso assicurativo ha stipulato un accordo con il Gruppo Cariparma Crédit Agricole in grado di migliorare il merito creditizio delle imprese e facilitandone l’accesso al credito a breve termine, anche grazie al nuovo prodotto Food Più.
Si è svolto a Milano il Seminario “Balcani: nuove prospettive di collaborazione economica per le imprese italiane”, focalizzato sulle opportunità di sviluppo in termini di collaborazione commerciale e finanziamenti locali e internazionali.
L’ICE e la Banca Popolare di Sondrio hanno firmato un accordo per sostenerne l’internazionalizzazione delle imprese clienti attraverso servizi bancari e ad alto valore aggiunto, attività di studio, formazione e consulenza.
Come pubblicato da Atradius, riforme strutturali e aiuti della Troika hanno dato respiro all’export irlandese, ma ciò non ne ha ridotto la forte esposizione agli investimenti internazionali, così come il debito pubblico e l’elevata disoccupazione.
Negli ultimi sei anni la strategia di specializzazione delle imprese magiare è stata non solo capace di attrarre investimenti pari al 60% del PIL, ma anche di far crescere gli IDE ungheresi di quasi il 50%. Spicca il Gruppo petrolifero…
Dal 27 al 30 maggio si svolgerà a Nizhny Novgorod il foro bilaterale di cooperazione economica con temi quali energia, nuove tecnologie, meccanica e logistica, più due seminari su internazionalizzazione e promozione turistica.
Nel corso del 2012 gli incrementi maggiori nell’export regionale hanno riguardato le Isole e le regioni di Umbria, Toscana e Lazio. Mentre le imprese del Nord Italia mantengono ancora buoni tassi di crescita di vendite verso i mercati extra UE.
Gli investimenti italiani negli EAU sono ancora limitati a causa della mancata possibilità di una partecipazione maggioritaria delle imprese nostrane, nonostante particolari esenzioni fiscali e opportunità in energia, infrastrutture ed edilizia.
Eurostat ha registrato, per i mercati dell’Area Euro, un surplus dallo scambio di beni manufatti nel corso del 2012, in particolare verso Corea del Sud, Russia, Giappone, USA e Brasile. Ma pesa l’inefficiente politica energetica comunitaria.
Estrazione, servizi finanziari e commercio estero hanno fatto degli EAU uno dei più efficienti poli di attrazione di investimenti di capitale a livello mondiale. Ma, secondo Intesa SP, è l’immobiliare a rappresentare la vulnerabilità maggiore.
Negli ultimi mesi del 2012 l’eccessiva esposizione ai prezzi dei prodotti energetici ha aumentato i livelli di inflazione e disavanzo commerciale, limitando così le possibilità di rispondere in modo efficace a disoccupazione e instabilità sociale.
La Relazione del Garante delle Micro Piccole e Medie Imprese indica la necessità di non lasciare l’export a se stesso, ma sostenere il rilancio della domanda interna attraverso semplificazioni e politiche europee di crescita delle attività produttive.
L’Istat ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti relativi al commercio estero: a dicembre i flussi di esportazioni italiane sono diminuiti a causa di beni intermedi e strumentali, mentre crescono farmaceutica, chimica e prodotti petroliferi raffinati.
Gli ultimi dati pubblicati dal MiSE indicano come lo scorso anno, per contrastare il credit crunch, siano stati erogati 8,2 miliardi di euro di credito e 4 mld come garanzia alle PMI, in maggioranza industrie, anche se prive di garanzie…
Le conseguenze della Primavera Araba nei tre settori principali (petrolio e derivati, macchinari e tessile) hanno visto il crollo del mercato libico, l’aumento dei flussi verso Algeria e Marocco, la stabile preponderanza del tessile in Tunisia.
Secondo Atradius, la performance dell’export italiano segue la perdita di competitività del paese, misurata dal tasso di cambio effettivo reale e aggravata dall’inefficace supporto finanziario di istituti di credito e PA.
In occasione della prima tappa di Vinitaly International 2013 sono stati presentati i risultati sui trend americani di consumo di vino: svetta il mercato italiano per produzione, assortimento e acquisti, con i rossi come fiore all’occhiello.
Per le imprese italiane l’ambiente commerciale vietnamita rappresenta una strategia nuova e interessante sia per le opportunità di investimenti produttivi in loco sia come piattaforma per l’export in Estremo Oriente e USA.
I flussi di beni di consumo tra paesi UE e mercati CELAC hanno registrato un’importante saldo positivo nei primi nove mesi 2012, invertendo così il trend 2003-2011. Brasile, Messico, Argentina e Cile i mercati più redditizi.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane prende parte a “Nano Tech 2013”, sostenendo Veneto Nanotech e le altre eccellenze italiane nel settore, in collaborazione con AIRI/NanotecIT.
Il rafforzamento del sistema bancario ucraino è una priorità per il rilancio di investimenti e consumi locali, ma non può prescindere da nuove strategie commerciali e regole del gioco in grado di disciplinare rischi di cambio ed energia.
Nel terzo trimestre 2012 è aumentato l’attivo sui mercati extra UE, trainato da servizi altamente professionali, trasporti e informatica. Particolarmente redditizi i mercati di USA, Svizzera, Hong Kong, Brasile e Canada.
Il Rapporto presentato da Prometeia e Unicredit pone l’accento sulla necessità di nuove strategie industriali, dove il primo passo per aumentare la competitività dell’export è il ripensamento della dimensione stessa delle imprese.
Negli ultimi mesi l’export è stato trainato da beni petroliferi raffinati e beni durevoli ma, senza strategie adeguate, sono calati quelli strumentali, intermedi ed estrazione mineraria. In crescita le vendite verso paesi OPEC e ASEAN.
L’interscambio di beni e servizi europei in Brasile nel corso degli anni 2011-2012 ha registrato saldi positivi per, rispettivamente, 1 mld e 4,3 mld di euro, grazie a beni manufatti, viaggi, royalty e trasporti. In calo congiunturale i flussi di…
A novembre 2012 la bilancia commerciale ha registrato un saldo positivo per l’Area Euro e un contemporaneo deficit per l’Ue. Crescono l’export di manufatti e le importazioni dalla Norvegia. In calo i deficit con Cina, Russia e Giappone.
Nei primi nove mesi dello scorso anno, il disavanzo commerciale dell’UE nei confronti della Russia è sceso a 65 miliardi di euro. La Germania rappresenta da sola un terzo dell’export ed un quinto delle importazioni.
Atradius sottolinea il fatto che la timida ripresa delle esportazioni non è in grado da sola di rilanciare la domanda interna, la produzione di beni e servizi, investimenti e nuovi posti di lavoro: servono riforme più profonde e tempestive.
Le agevolazioni fiscali che attraggono investimenti produttivi in Olanda favoriscono spillover e sinergie tra imprese locali ed estere, finalizzati alla costituzione di un ambiente economico altamente competitivo ed efficiente.
Di fronte ai deficit gemelli, alimentati da inefficienze energetiche, infrastrutturali e distributive, il mero ottimismo della Banca Centrale e la possibile adozione di una politica più espansiva non sembrano bastare per rilanciare la crescita.
L’interscambio tra imprese italiane e turche rappresenta un’ottima strategia di investimento verticale soprattutto nei settori energetico, raffinazione, meccanica e servizi finanziari, data la struttura industriale simile e saldi commerciali positivi.
Le inefficienze del sistema finanziario ucraino aggravano una strategia commerciale già estremamente esposta alle fluttuazioni dei prezzi degli idrocarburi ed alle congiunture dei mercati di esportazione.
I possibili scenari di riforma fiscale negli USA sottolineano come la sostenibilità delle finanze pubbliche sia fondamentale per la credibilità, le prospettive di crescita dell'economia e la gestione dei rischi sovrani e commerciali internazionali.
A rallentare la performance economica dei Paesi Med10 non solo le proteste sfociate, in alcuni casi, in vere e proprie rivoluzioni e guerre civili, ma anche fattori politico-economici come profonde inefficienze istituzionali e finanziarie.
L'Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato i dati relativi all'export regionale italiano con i dati tendenziali aggiornati al terzo trimestre 2012: spiccano Centro Italia ed Isole, l'export verso i Paesi OPEC ed il calo di vendite del Nordest.
L'esperienza libanese mostra come un'efficace strategia finanziaria possa contenere i rischi di contagio dalle congiunture internazionali, alimentando credibilità nel mercato nonostante l'instabilità politica della regione mediorientale.
I dati pubblicati dall'Istat nel corso del mese di Novembre pongono l'accento su aumento tendenziale dell'export nel secondo trimestre, crescita di entrambi i flussi nell'ultimo mese, vulnerabilità energetiche e crollo dell'acquisto di beni durevoli.