Per la prima volta SACE sconterà pro soluto i crediti presso un pool di banche di cui Banca UBAE è agente e capofila, in un’operazione che prevede la concessione di una linea di credito per 50 mln per la costruzione…
L’ICE partecipa alla XVIII edizione della Fiera “Project Lebanon 2013”, piattaforma strategica per il Made in Italy in qualità di accesso al mercato locale e vetrina per l'intera area mediorientale, comprese le economie del Golfo.
Secondo SACE, la relazione positiva di lungo periodo tra input energetici e PIL produce la necessità di investimenti in R&S capaci di sviluppare fonti di energia alternative nel continente, con opportunità competitive per il Made in Italy.
Si è svolto il 31 maggio scorso il “Business Forum Italo-Egiziano”, dove sono state presentate le nuove opportunità nel paese nordafricano, dotato di un sistema produttivo particolarmente vicino e stimolante per le imprese italiane.
ICE ha preso parte al Workshop “IT-US Defense, Science & Technology Dialogue" di Washington, specchio di un mercato dove l’industria italiana è in grado di generare effetti positivi a cascata anche su altri settori del Made in Italy.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane partecipa alla principale fiera del più grande mercato editoriale nel mondo in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli USA.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane partecipa a “Ceramics China”, fiera biennale dedicata a un mercato dalla domanda crescente ma dagli standard produttivi locali ancora inefficienti.
Atradius prevede due ulteriori annate di recessione prima di una possibile ripresa: molto dipende dalla tempestiva attuazione di riforme capaci di trasformare un ambiente economico e sociale sempre più disilluso e resistente al cambiamento.
In qualità di primo mercato estero nel portafoglio di SACE, l’economia russa ha ripreso a crescere, trainata dal rialzo del prezzo degli idrocarburi e da politiche a sostegno della domanda interna, con buone prospettive per PMI e distretti italiani.
Nonostante il difficile clima continentale, la competitività delle esportazioni polacche è garantita dal cambio favorevole, mentre l’allentamento delle tensioni sui conti pubblici assicura il flusso netto di investimenti di portafoglio.
Risale al 9 maggio scorso il decreto che disciplina i criteri, le condizioni e le modalità di attribuzione di parte delle risorse del fondo “Made in Italy” per incentivare, valorizzare e promuovere la qualità dei prodotti cardati sui mercati.
L’analisi di Intesa Sanpaolo indica come l’attuale scenario di crisi e recessione venga aggravato dal minor peso degli impieghi rispetto al PIL, mentre su famiglie e imprese pesano rischio di cambio e sofferenze non adeguatamente coperte.
SACE ha garantito un finanziamento da 45 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere le attività di ricerca e sviluppo di SACMI, leader nella produzione di impianti e macchinari, per migliorarne efficienza e competitività.
Eurostat ha pubblicato le stime del commercio estero di marzo: sale l’export UE di beni manufatti, scendono le importazioni, in particolare quelle relative all’energia, mentre si mantiene inalterato il deficit con la Russia. In calo i flussi verso l’India.
L’Istituto Paralleli ha analizzato gli scenari introdotti dai provvedimenti di riduzione della dipendenza dalle importazioni sui prodotti semilavorati, essenziali per i settori strategici del paese, e creare così nuovi posti di lavoro.
Equiparando la posizione degli investitori stranieri a quella degli investitori locali, il governo vietnamita ha disposto l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti legislativi che favoriscono l’insediamento di attività produttive in loco.
Il Sultanato omanita è un mercato dalle grandi potenzialità per le PMI italiane, data la struttura produttiva simile, la necessità di nuove infrastrutture che porterà alla creazione di un nuovo hub logistico e i vantaggi per l’investimento di capitale.
In base all’analisi di Intesa Sanpaolo, i progressi strutturali e fiscali appaiono ancora troppo timidi per favorire una forte ripresa del clima imprenditoriale indiano a breve, con conseguenze su consumi, export e investimenti.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con FederUnacoma, parteciperà all’Agrishow dello Stato di San Paolo, guidando 21 imprese italiane esportatrici del settore.
I dati della Banca Mondiale parlano di una dinamica del PIL sub-sahariano superiore alla media globale, ma senza dimenticare i fattori politici, culturali e strutturali che inibiscono le performance in un’ottica di interdipendenza globale.
Sono stati pubblicati gli aggiornamenti sul commercio estero verso i mercati extra UE: le esportazioni hanno registrato andamenti tendenziali negativi, dove a pesare maggiormente è il comparto energetico. In crescita le vendite verso il Giappone.
Nonostante ci si aspetti una crescita del PIL trainata dall’export delle materie prime, Intesa Sanpaolo sottolinea come la limitata diversificazione produttiva e la debole posizione finanziaria delle imprese rappresentino le vulnerabilità del paese.
La Direzione Generale per le PMI e gli Enti Cooperativi ha pubblicato il Rapporto 2013 sulle iniziative a sostegno di micro e PMI, sottolineando la necessità di un modello industriale che rafforzi internazionalizzazione e capacità innovativa con il sostegno del…
Il paese è uscito dalla crisi della bilancia dei pagamenti del biennio 2010-2011 grazie all’apporto di capitali e investimenti di matrice russa. Ma, secondo Intesa Sanpaolo, la strada per raggiungere modernizzazione e sviluppo è ancora lunga.
Secondo Intesa Sanpaolo, la strategia commerciale centrata sulle risorse energetiche ha prodotto forti limiti alle crescita del paese: elevata inflazione, bassa natalità, accumulazione contenuta di capitale, inadeguatezza delle infrastrutture.
A pesare sulla recessione ungherese non sono soltanto gli effetti della congiuntura europea e il calo della domanda interna, ma anche le vulnerabilità di un sistema bancario troppo concentrato e caratterizzato da debole qualità di portafoglio.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha preso parte a due fiere di settore dalla portata internazionale per favorire la penetrazione del Made in Italy di fascia medio-alta nel mercato cinese.
Il colosso assicurativo ha stipulato un accordo con il Gruppo Cariparma Crédit Agricole in grado di migliorare il merito creditizio delle imprese e facilitandone l’accesso al credito a breve termine, anche grazie al nuovo prodotto Food Più.
Si è svolto a Milano il Seminario “Balcani: nuove prospettive di collaborazione economica per le imprese italiane”, focalizzato sulle opportunità di sviluppo in termini di collaborazione commerciale e finanziamenti locali e internazionali.
L’ICE e la Banca Popolare di Sondrio hanno firmato un accordo per sostenerne l’internazionalizzazione delle imprese clienti attraverso servizi bancari e ad alto valore aggiunto, attività di studio, formazione e consulenza.
Come pubblicato da Atradius, riforme strutturali e aiuti della Troika hanno dato respiro all’export irlandese, ma ciò non ne ha ridotto la forte esposizione agli investimenti internazionali, così come il debito pubblico e l’elevata disoccupazione.
Negli ultimi sei anni la strategia di specializzazione delle imprese magiare è stata non solo capace di attrarre investimenti pari al 60% del PIL, ma anche di far crescere gli IDE ungheresi di quasi il 50%. Spicca il Gruppo petrolifero…
Dal 27 al 30 maggio si svolgerà a Nizhny Novgorod il foro bilaterale di cooperazione economica con temi quali energia, nuove tecnologie, meccanica e logistica, più due seminari su internazionalizzazione e promozione turistica.
Nel corso del 2012 gli incrementi maggiori nell’export regionale hanno riguardato le Isole e le regioni di Umbria, Toscana e Lazio. Mentre le imprese del Nord Italia mantengono ancora buoni tassi di crescita di vendite verso i mercati extra UE.
Gli investimenti italiani negli EAU sono ancora limitati a causa della mancata possibilità di una partecipazione maggioritaria delle imprese nostrane, nonostante particolari esenzioni fiscali e opportunità in energia, infrastrutture ed edilizia.
Eurostat ha registrato, per i mercati dell’Area Euro, un surplus dallo scambio di beni manufatti nel corso del 2012, in particolare verso Corea del Sud, Russia, Giappone, USA e Brasile. Ma pesa l’inefficiente politica energetica comunitaria.
Estrazione, servizi finanziari e commercio estero hanno fatto degli EAU uno dei più efficienti poli di attrazione di investimenti di capitale a livello mondiale. Ma, secondo Intesa SP, è l’immobiliare a rappresentare la vulnerabilità maggiore.
Negli ultimi mesi del 2012 l’eccessiva esposizione ai prezzi dei prodotti energetici ha aumentato i livelli di inflazione e disavanzo commerciale, limitando così le possibilità di rispondere in modo efficace a disoccupazione e instabilità sociale.
La Relazione del Garante delle Micro Piccole e Medie Imprese indica la necessità di non lasciare l’export a se stesso, ma sostenere il rilancio della domanda interna attraverso semplificazioni e politiche europee di crescita delle attività produttive.
L’Istat ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti relativi al commercio estero: a dicembre i flussi di esportazioni italiane sono diminuiti a causa di beni intermedi e strumentali, mentre crescono farmaceutica, chimica e prodotti petroliferi raffinati.
Gli ultimi dati pubblicati dal MiSE indicano come lo scorso anno, per contrastare il credit crunch, siano stati erogati 8,2 miliardi di euro di credito e 4 mld come garanzia alle PMI, in maggioranza industrie, anche se prive di garanzie…
Le conseguenze della Primavera Araba nei tre settori principali (petrolio e derivati, macchinari e tessile) hanno visto il crollo del mercato libico, l’aumento dei flussi verso Algeria e Marocco, la stabile preponderanza del tessile in Tunisia.
Secondo Atradius, la performance dell’export italiano segue la perdita di competitività del paese, misurata dal tasso di cambio effettivo reale e aggravata dall’inefficace supporto finanziario di istituti di credito e PA.
In occasione della prima tappa di Vinitaly International 2013 sono stati presentati i risultati sui trend americani di consumo di vino: svetta il mercato italiano per produzione, assortimento e acquisti, con i rossi come fiore all’occhiello.
Per le imprese italiane l’ambiente commerciale vietnamita rappresenta una strategia nuova e interessante sia per le opportunità di investimenti produttivi in loco sia come piattaforma per l’export in Estremo Oriente e USA.
I flussi di beni di consumo tra paesi UE e mercati CELAC hanno registrato un’importante saldo positivo nei primi nove mesi 2012, invertendo così il trend 2003-2011. Brasile, Messico, Argentina e Cile i mercati più redditizi.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane prende parte a “Nano Tech 2013”, sostenendo Veneto Nanotech e le altre eccellenze italiane nel settore, in collaborazione con AIRI/NanotecIT.
Il rafforzamento del sistema bancario ucraino è una priorità per il rilancio di investimenti e consumi locali, ma non può prescindere da nuove strategie commerciali e regole del gioco in grado di disciplinare rischi di cambio ed energia.
Nel terzo trimestre 2012 è aumentato l’attivo sui mercati extra UE, trainato da servizi altamente professionali, trasporti e informatica. Particolarmente redditizi i mercati di USA, Svizzera, Hong Kong, Brasile e Canada.
Il Rapporto presentato da Prometeia e Unicredit pone l’accento sulla necessità di nuove strategie industriali, dove il primo passo per aumentare la competitività dell’export è il ripensamento della dimensione stessa delle imprese.
Negli ultimi mesi l’export è stato trainato da beni petroliferi raffinati e beni durevoli ma, senza strategie adeguate, sono calati quelli strumentali, intermedi ed estrazione mineraria. In crescita le vendite verso paesi OPEC e ASEAN.
L’interscambio di beni e servizi europei in Brasile nel corso degli anni 2011-2012 ha registrato saldi positivi per, rispettivamente, 1 mld e 4,3 mld di euro, grazie a beni manufatti, viaggi, royalty e trasporti. In calo congiunturale i flussi di…
A novembre 2012 la bilancia commerciale ha registrato un saldo positivo per l’Area Euro e un contemporaneo deficit per l’Ue. Crescono l’export di manufatti e le importazioni dalla Norvegia. In calo i deficit con Cina, Russia e Giappone.
Nei primi nove mesi dello scorso anno, il disavanzo commerciale dell’UE nei confronti della Russia è sceso a 65 miliardi di euro. La Germania rappresenta da sola un terzo dell’export ed un quinto delle importazioni.
Atradius sottolinea il fatto che la timida ripresa delle esportazioni non è in grado da sola di rilanciare la domanda interna, la produzione di beni e servizi, investimenti e nuovi posti di lavoro: servono riforme più profonde e tempestive.
Le agevolazioni fiscali che attraggono investimenti produttivi in Olanda favoriscono spillover e sinergie tra imprese locali ed estere, finalizzati alla costituzione di un ambiente economico altamente competitivo ed efficiente.
Di fronte ai deficit gemelli, alimentati da inefficienze energetiche, infrastrutturali e distributive, il mero ottimismo della Banca Centrale e la possibile adozione di una politica più espansiva non sembrano bastare per rilanciare la crescita.
L’interscambio tra imprese italiane e turche rappresenta un’ottima strategia di investimento verticale soprattutto nei settori energetico, raffinazione, meccanica e servizi finanziari, data la struttura industriale simile e saldi commerciali positivi.
Le inefficienze del sistema finanziario ucraino aggravano una strategia commerciale già estremamente esposta alle fluttuazioni dei prezzi degli idrocarburi ed alle congiunture dei mercati di esportazione.
I possibili scenari di riforma fiscale negli USA sottolineano come la sostenibilità delle finanze pubbliche sia fondamentale per la credibilità, le prospettive di crescita dell'economia e la gestione dei rischi sovrani e commerciali internazionali.
A rallentare la performance economica dei Paesi Med10 non solo le proteste sfociate, in alcuni casi, in vere e proprie rivoluzioni e guerre civili, ma anche fattori politico-economici come profonde inefficienze istituzionali e finanziarie.
L'Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato i dati relativi all'export regionale italiano con i dati tendenziali aggiornati al terzo trimestre 2012: spiccano Centro Italia ed Isole, l'export verso i Paesi OPEC ed il calo di vendite del Nordest.
L'esperienza libanese mostra come un'efficace strategia finanziaria possa contenere i rischi di contagio dalle congiunture internazionali, alimentando credibilità nel mercato nonostante l'instabilità politica della regione mediorientale.
I dati pubblicati dall'Istat nel corso del mese di Novembre pongono l'accento su aumento tendenziale dell'export nel secondo trimestre, crescita di entrambi i flussi nell'ultimo mese, vulnerabilità energetiche e crollo dell'acquisto di beni durevoli.