Il nuovo studio sull’evoluzione del commercio italiano per aree e settori sottolinea come per gli scambi globali si possa parlare di un deciso cambio di passo, con particolare attenzione a distribuzione delle opportunità e agli sviluppi geopolitici.
Il Rapporto annuale sull’export individua nella ripresa della domanda europea la condizione necessaria per ritornare a flussi commerciali globali di livello sostenuto, così come una maggiore diversificazione geografica per le imprese italiane.
Mentre l’export è l’unica voce capace di fornire un contributo positivo al PIL a causa alla contrazione della domanda interna, la debolezza del sistema bancario rappresenta il maggior rischio per attività produttive troppo poco diversificate.
Il principale gruppo assicurativo-finanziario italiano ha aperto il nuovo presidio per le imprese delle provincie di Brescia, Cremona e Mantova. È inoltre stata lanciata PMI NO-STOP, l’offerta per attività con meno di 250 dipendenti e 50 mln di fatturato.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane partecipa alla Seatrade Cruise Shipping di Miami, principale manifestazione di un settore molto promettente per il Made in Italy in USA.
Utile netto in deciso rialzo per il consolidato SACE. Positiva nel 2012 la partnership con l’azionista CDP e l’avvio del sistema Export Banca. Ma sul bilancio di SACE BT pesa l’aumento delle insolvenze.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha lanciato “La Cina arreda Italiano”, con l’obiettivo di sostenere nuove strategie di comunicazione e distribuzione nel mercato cinese del Made in Italy.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane è presente in questi giorni all’International Jewellery Show per promuovere, attraverso una Collettiva Italiana, le eccellenze italiane nel settore.
Secondo Euler Hermes, il numero e l’ammontare dei mancati pagamenti da parte delle imprese italiane è un segnale di come si debba intervenire sostenendo attività produttive, domanda interna e opportunità economiche con una migliore distribuzione delle risorse.
Il MiSE ha riassunto i nuovi strumenti attraverso cui le imprese possono accedere al credito e assorbire lo scaduto della P.A., rafforzando il sostegno alle PMI. Ma sull’export si deve fare di più.
Roma è stata la sede del Seminario organizzato da ICE e Gruppo Banca Mondiale centrato sulle opportunità di finanziamento per l’internazionalizzazione delle imprese, in particolare nei settori di consulenza, edilizia, energia, ICT e R&D.
L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane inaugura al CIIMMATH il workshop di formazione tecnica per le imprese messicane nei settori aerospaziale, automazione, energia ed elettrodomestici.
Il dl Sviluppo e il Decreto dell’11 gennaio scorso hanno definito i nuovi contributi per i consorzi per l’internazionalizzazione: fino al 50% dei progetti approvati dal MiSE per Consorzi di almeno cinque PMI con sede in almeno tre regioni diverse.
Il Piano Nazionale Export 2013-15 prevede di incrementare la competitività del sistema italiano attraverso una strategia di razionalizzazione, efficienza e semplificazione a sostegno delle imprese italiane che operano sui mercati esteri. Centrale il ruolo di ICE e del nuovo polo…
Lo studio pubblicato da Atradius mostra come, a causa di inefficienze nel sistema bancario dei Paesi del sud-est asiatico, ci si possa attendere un deterioramento nel breve periodo del rischio commerciale per le imprese.
Gli ultimi dati forniti dall'Istituto Nazionale di Statistica confermano la caduta della performance industriale del paese e del PIL nel terzo trimestre 2012 , cui segue il crollo dei consumi delle famiglie e degli investimenti. Tiepidi segnali positivi dall'export.
Il rapporto “Italia Multinazionale 2012” pone l'accento sulle carenze strutturali e strategiche che limitano il grado di attrazione di IDE e la competitività all'estero: pochi investimenti, bassa produttività ed una ridotta capacità innovativa.
L'elevata esposizione alla congiuntura europea e l'incertezza seguita alla crisi politico-sociale si ripercuotono sull'economia tunisina, bisognosa di riforme efficienti ed attuabili quanto prima sul piano istituzionale e strutturale.
I bassi costi del lavoro ed un'oculata strategia industriale conferiscono alla Turchia un vantaggio competitivo nell'attrarre investimenti produttivi di natura verticale, mentre in Italia sembra mancare un'adeguata politica in tal senso.
I recenti sviluppi economici nei BRICS vanno associati a due fattori di vulnerabilità: eccessiva esposizione agli investimenti europei ed americani e crescente disuguaglianza sociale.
Di fronte al rallentamento della performance economica indiana, il grado di esposizione agli investimenti europei aumenta non solo la vulnerabilità del Paese, ma anche degli attori e delle istituzioni europee stesse nel medio-lungo periodo.
Secondo la francese Coface, in India le profonde carenze infrastrutturali, sommate alle inefficienze di politiche energetiche e finanziarie, rappresentano l'ostacolo principale per maggiori flussi di investimenti produttivi e sviluppo del Paese.