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Austria, sfonda l’ultradestra: l’Fpo supera le attese. Crollano i Popolari del cancelliere Nehammer, rebus governo

Elezioni in Austria, il risultato che si profila vede la sconfitta dei Popolari della Ovp – il partito del cancelliere Nehammer – e la salita impetuosa dell’estrema destra che in Europa è alleata di Orbán, Le Pen e Salvini. Ma per ora l’onda nera della Fpo guidata da Kickl non ha i numeri per governare

Austria, sfonda l’ultradestra: l’Fpo supera le attese. Crollano i Popolari del cancelliere Nehammer, rebus governo

In Austria sfonda l’onda nera dell’ultradestra: l’Fpo, partito accusato di simpatie naziste e antisemitismo, supera le attese alle elezioni per il rinnovo del Parlamento e arriva a sfiorare il 30 per cento dei voti. Crolla l’Ovp del cancelliere Karl Nehammer (con un calo di ben 11 punti percentuali), ma ora è rebus governo. In Austria, infatti, i risultati elettorali parlano chiaro: il partito dell’ultradestra è in testa al 29,2% mentre l’Ovp, il partito dei Popolari di Nehammer è al 26,5%.

I socialdemocratici dell’Spo al 21% (che diventa così terzo partito), i liberali di Neos al 9% mentre i Verdi all’8 per cento. “Grazie, grazie a ogni singolo elettore: oggi gli austriaci hanno fatto la storia”, è stato il primo commento del portavoce dell’Fpo, Michael Schnedlitz. “La popolazione si è espressa chiaramente a favore del cambiamento”, ha aggiunto. In Europa, lo si ricorda, l’Fpo fa parte dei “Patrioti” di Viktor Orbán, Marine Le Pen e Matteo Salvini.

Austria risultati: sfonda l’ultradestra ma ora è rebus governo

Vero è che in Austria la locuzione usata già in queste ore è “Blaues Beben”, vale a dire “terremoto azzurro”. A Vienna ma non solo, infatti, i ragionamenti ruotano attorno a possibili coalizioni che dovrebbero avere un minimo di 92 seggi. Il segretario generale dell’Fpo, Christian Hafenecker, ha già implicitamente chiesto le dimissioni del leader dell’Ovp, Nehammer: “Se avete subito una sconfitta così storica, allora in realtà c’è solo una conseguenza” ha aggiunto.

Ma sono i numeri a rendere più complicato lo scenario. Già, perché stando alle proiezioni sui deputati alla camera bassa del Parlamento di Vienna, l’Fpo conquista 58 seggi (+27 rispetto alle ultime elezioni), l’Ovp 52 (-19) e l’Spo 41 seggi. A seguire, vanno considerati i liberali di Neos ed i Verdi, i primi con 17 seggi, i secondi con 15. Tuttavia, difficilmente l’Fpo riuscirà a mettersi alla guida di un governo. Per ottenere la maggioranza, difatti, servono almeno 92 dei 183 seggi del Nationalrat (la camera bassa, appunto, del Parlamento austriaco). L’estrema destra avrebbe dunque necessità di un alleato al suo fianco al fine di raggiungere quota 92, ma l’unico partito politicamente più vicino, l’Ovp, ha già annunciato di non avere alcuna intenzione di partecipare ad accordi di governo con il Partito della Libertà d’Austria.

Austria: chi è Kickl e perché c’è un veto su di lui

Herbert Kickl, 55 anni, carinziano, attuale leader dell’Fpo e ministro dell’Interno nel 2017, ha già annunciato che, vittoria in tasca, sarà il “Volkskanzler” (vale a dire “il cancelliere del popolo”). Proprio Kickl aveva mostrato il pugno di ferro sull’immigrazione – ha scritto l’Ansa – promettendo di trasformare l’Austria in una fortezza, e si era lanciato in un assalto frontale ai servizi di sicurezza, con il risultato che i partner occidentali avevano sospeso la condivisione dell’intelligence. I suoi piani bellicosi furono interrotti dalla caduta del governo, sull’onda dell’Ibiza-gate: nel maggio 2019, infatti, era emerso un video (girato nell’isola spagnola) in cui l’allora leader dell’Fpo si offriva di vendere favori politici a una donna che si identificava come la nipote di un oligarca russo.

Ebbene, se l’Fpo terrà fede alla logica dello Spitzenkandidat, confermando Kickl come il suo centravanti, i Popolari chiuderanno la porta e punteranno ad una coalizione con i Socialdemocratici e i Verdi. Se invece lo sacrificheranno, allora l’Ovp potrebbe anche intavolare i negoziati. I Popolari, d’altra parte, potranno contare sulla sponda del presidente austriaco, Alexander Van der Bellen. Secondo la Costituzione, il presidente nomina il governo e può respingere i candidati a cancelliere e a ministro: da ex leader del partito dei Verdi – con una non simpatia viscerale per l’Fpo – Van der Bellen non pare incline a permettere ad un ideologo di estrema destra di prendere il potere.

Austria: cosa ha detto Kickl, leader dell’ultradestra Fpo

“Il risultato delle elezioni non potrebbe essere più chiaro di quello di oggi, gli elettori hanno espresso la loro volontà, il risultato elettorale è una chiara conferma che le cose non possono continuare così nel Paese. Siamo pronti a guidare un governo e pronti per i colloqui con tutti i partiti“. Lo ha detto il leader della Fpo, Herbert Kickl parlando alla televisione austriaca Orf subito dopo gli exit poll di domenica sera. Per l’Fpo e per l’Austria, cuore geografico della Ue, si tratta di un risultato che avrà un peso notevole sugli equilibri non solo del Paese ma dell’Europa intera.

Aggiornato il 30 settembre 2024 alle ore 11.45

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