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Australia, il taglio dei tassi non seduce i consumatori

In Australia il recente taglio dei tassi ha aumentato leggermente la fiducia dei consumatori, ma restano preoccupazioni per l’economia in generale. Secondo il Westpac-Melbourne Institute l’indice è cresciuto dell’1% a ottobre a 99.2, dopo un incremento dell’1,6% a settembre. Anno su anno l’indice è ora cresciuto del 2 per cento. Il sentiment dei consumatori resta tuttavia ben al di sotto dei livelli registrati a novembre del 2011, prima dell’inizio del ciclo di tagli operato dalla Reserve Bank australiana. Da novembre, la Banca centrale ha tagliato un totale di 150 punti base (attualmente il tasso di sconto è al 3,25%), ma la fiducia dei consumatori è a un livello del 4,1% inferiore rispetto al novembre dell’anno scorso. Inoltre la misura delle aspettative dei consumatori riflette segnali negativi per l’economia con un calo dell’1,4% a 94.5, sempre a ottobre.

“È un altro risultato deludente – spiega Bill Evans, capo economista di Westpac – C’era un numero di ragioni per cui ci si poteva attendere un risultato migliore, primo dei quali il taglio dei tassi che, in quanto inaspettato, avrebbe potuto generare maggiore ottimismo”. Invece, il movimento è stato minimo. Evans ha affermato che la lentezza con cui le banche tagliano i tassi sui prestiti a seguito del taglio del tasso ufficiale può aver costribuito alla tiepida reazione dei consumatori alla notizia.

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