Enel, attraverso una joint venture fra la controllata del Gruppo per le rinnovabili Enel Green Power e il Dutch Infrastructure Fund, ha appena allacciato alla rete con una prima linea di connessione da 45 MW l’impianto solare fotovoltaico Bungala Solar One (137.7 MW)1, nei pressi di Port Augusta nell’Australia meridionale. L’impianto, che ora immette energia nella rete australiana, rappresenta la prima parte del parco solare fotovoltaico Bungala Solar, che avrà una capacità totale superiore a 275 MW2, che lo rende il più grande impianto fotovoltaico attualmente operativo in Australia.
“Abbiamo appena raggiunto un traguardo storico per il Gruppo, in un nuovo continente: questa è la prima volta che un impianto Enel immette energia rinnovabile nella rete australiana,” ha commentato Antonio Cammisecra, responsabile di Enel Green Power. “Ora sviluppiamo, possediamo e gestiamo asset di generazione in tutti i continenti, a partire dall’Europa per espanderci in tutto il mondo fino all’Oceania con questo progetto unico. Ci separano pochi mesi dal completamento di questo impianto solare e guardiamo con attenzione alle altre opportunità offerte da questo Paese ricco di energie rinnovabili”.
L’investimento complessivo di Enel nell’impianto da 275 MW è di circa 157 milioni di dollari USA, su un totale di 315 milioni di dollari USA finanziati attraverso un mix di equity e project finance mediante un consorzio di banche locali e internazionali. L’elettricità generata da Bungala Solar verrà interamente commercializzata nel quadro di un accordo di fornitura energetica di lungo periodo a una delle principali utility australiane, Origin Energy.
L’intero impianto Bungala Solar, la cui entrata in esercizio è prevista ad inizio 2019, sarà in grado di generare circa 570 GWh una volta a regime. Il parco si estenderà su un’area di circa 600 ettari e comprenderà circa 800.000 moduli fotovoltaici policristallini montati su strutture dotate di inseguitori solari monoassiali che orientano i pannelli in funzione del percorso del sole da est a ovest, assicurando così la generazione di una quantità di energia superiore rispetto ai moduli fotovoltaici con strutture fisse.