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Aumento dei pedaggi autostradali 2025: rincari fino all’1,8% su molte tratte italiane

Imagoeconomica

Il 2025 si apre con un rincaro dei pedaggi autostradali per gli italiani. Dal 1° gennaio è entrato in vigore un aumento su una parte importante della rete autostradale nazionale. L’incremento, stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato introdotto per adeguare le tariffe all’inflazione prevista per l’anno. Non tutte le tratte saranno interessate dall’aumento nella stessa misura. Vediamo quali sono.

Aumento dei pedaggi: perché e quanto

L’aumento dei pedaggi autostradali sarà compreso tra l’1,6% e l’1,8%, in base alle tratte. L’adeguamento è stato previsto per garantire che le tariffe delle autostrade restino allineate con l’inflazione, che nel 2025 è stata stimata nell’intorno dell’1,8%. In termini pratici, questo significa che il costo di percorrenza sulle tratte autostradali gestite da alcune delle principali società concessionarie subirà un piccolo incremento.

Il decreto interessa in particolare le tratte autostradali gestite dalle società Autostrade per l’Italia (Aspi) e dalla Salerno Pompei Napoli. Autostrade per l’Italia è di gran lunga la più grande concessionaria, gestendo circa 2.800 chilometri di autostrada su un totale di circa 6.000 chilometri. Le tratte più conosciute che rientrano sotto la sua gestione, come l’A1 Milano-Napoli o l’A14 Bologna-Taranto, saranno quindi le principali interessate dal rincaro.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato che per le tratte non gestite da queste due società, i pedaggi rimarranno invariati. Gli aumenti, infatti, sono stati limitati a quelle tratte i cui Piani Economico-Finanziari (Pef) sono stati aggiornati, mentre per tutte le altre società concessionarie non è previsto alcun incremento.

Un rincaro per gli utenti ma meno del previsto

Questi rincari rappresentano un ulteriore aggravio sulle spese quotidiane, soprattutto considerando l’andamento dell’inflazione e gli altri aumenti dei costi di vita. Il Ministero ha, però, confermato che gli “sconti generalizzati per gli utenti” continueranno ad essere applicati, contribuendo così a ridurre l’impatto dell’aumento. Senza questi sconti, gli incrementi sarebbero stati più elevati, arrivando fino al 3%.

Le tratte autostradali interessate

Le principali tratte autostradali che subiranno l’aumento dei pedaggi nel 2025 sono quelle sotto la gestione di Autostrade per l’Italia, tra cui:

  • A1 Milano – Napoli, diramazioni Roma Nord e Roma Sud
  • A4 Milano – Brescia
  • A7 Serravalle – Genova
  • A8 Milano – Varese, diramazione Gallarate – Gattico
  • A9 Lainate – Como – Chiasso
  • A10 Genova – Savona
  • A11 Firenze – Pisa Nord
  • A12 Genova – Sestri Levante, Roma – Civitavecchia
  • A13 Bologna – Padova, diramazione per Padova Sud e Ferrara
  • A14 Bologna – Taranto, diramazioni per Ravenna e Bari
  • A16 Napoli – Canosa
  • A23 Udine – Tarvisio
  • A26 Genova Voltri – Gravellona Toce, diramazioni per Bettole e Santhià
  • A27 Mestre – Belluno
  • A30 Caserta – Nola – Salerno
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