Le due ondate di liquidità di Mario Draghi hanno sicuramente sostenuto la tendenza: tra la fine del 2011 e febbraio del 2012 il portafoglio di titoli di Stato detenuti dalle banche italiane è cresciuto di oltre il 20%. In valore assoluto l’ammontare è aumentato di 58 miliardi, passando da 209,639 a 267,358 miliardi di euro. Lo ha comunicato oggi il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, rispondendo a un’interrogazione posta dalla Lega alla Camera.
“Questi incrementi”, ha dichiarato Grilli, “appaiono di entità sensibile, specie se comparati al fatto che nel corso del 2011 si sono registrati incrementi mensili che non hanno mai superato il massimo di circa 7,5 miliardi per i titoli di Stato“. Riportando i dati del Bollettino della Banca d’Italia, Grilli ha aggiunto che la prima asta della Bce “potrebbe aver influito” sui valori, mentre poco avrebbe contato la Ltro2 di fine febbraio.
Per quanto riguarda i dati aggregati dei titoli pubblici posseduti dalle banche il valore complesssivo ammonta a febbraio a 281,710 miliardi di euro, contro i 224,144 miliardi di fine 2011.