Il 2020 è stato un anno difficile per il mercato dell’automotive, ma l’uscita dal tunnel potrebbe essere vicina. A dimostrarlo i dati resi noti oggi da Audi, il colosso automobilistico del gruppo Volkswagen che ha archiviato l’anno con un utile operativo pari a 2,6 miliardi, in ribasso del 43,5% rispetto ai 4,6 miliardi del 2019. Giù anche i ricavi, calati del 10% a quota 50 miliardi di euro, mentre le vendite hanno registrato un ribasso dell’8% a 1.693.000 milioni di modelli venduti (-15% per il mercato mondiale totale).
Il cfo di Audi, Arno Antlitz, ha spiegato che “i risultati hanno risentito del forte impatto della pandemia nel primo semestre con un calo del 29% su base annuale – ha detto – ma il secondo semestre ha registrato un forte aumento con una crescita su base annuale del 10%”.
Andando avanti coi dati finanziari, il margine è stato del 5,1%, mentre per il 2021 la società si pone come obiettivo di farlo risalire fra il 7 e il 9 per cento per poi salire fra il 9 e l’11 per cento nel 2022.
A contribuire al recupero registrato dal gruppo nel secondo semestre è stato soprattutto il mercato cinese che, ha spiegato il cfo, fin dal mese di aprile 2020 è tornato a crescere a ritmi superiori rispetto al 2019 per concludersi con livelli record con vendite in crescita del 5,4% a fronte di un calo del mercato cinese dell’auto del 6,5%. “La ripresa in Europa e negli Stati Uniti è avvenuta nel secondo semestre – ha aggiunto – e ci aspettiamo che il momento continui in questo avvio di 2021 anche se permangono forti elementi di incertezza legati alla pandemia e anche alle strozzature nel mercato dei semiconduttori”.
Il risultato finanziario è stato anche influenzato positivamente dalla vendita della società Audi Electronics Venture GmbH a Volkswagen AG per 589 milioni di euro,
Il gruppo Audi intende aumentare i suoi investimenti entro il 2025 a 35 miliardi di euro accelerando il processo di trasformazione per diventare un fornitore di mobilità connessa e sostenibile di alta gamma. “Ridurre le emissioni di Co2 e proteggere il pianeta sono i compiti più urgenti per la nostra società nel lungo periodo – ha detto il cfo – e noi vogliamo fare la nostra parte. Spenderemo circa 17 miliardi del nostro budget di investimenti per 35 miliardi in tecnologie future e circa 15 saranno destinati alla mobilità elettrica e all’ibridizzazione. Questo ci lascia in una posizione finanziaria solida per le sfide che ci attendono.”.
Audi ha fornito anche i risultati delle controllate Ducati e Lamborghini, entrambe penalizzate dalle chiusure di diverse settimane nei primi mesi del 2020. Le due società hanno registrato un forte aumento delle richieste nel secondo semestre, un rialzo che ha permesso di contenere il calo delle vendite, ha evidenziato Audi. Parlando in numeri, nel 2020 Lamborghini ha venduto 7.430 modelli contro gli 8.205 del 2019 mentre la Ducati ne ha immessi sul mercato 48.042, contro i 53.183 di un anno prima.
“Nonostante l’impatto della pandemia, la nostra controllata Ducati ha venduto l’anno scorso oltre 48.000 modelli grazie a una forte ripresa della domanda nei mesi estivi ed e’ stato il secondo miglior semestre di sempre per il gruppo”, ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo Audi, Markus Duesmann, durante la press conference annuale.
“Il gruppo Ducati – ha aggiunto – è oggi in una situazione più stabile di un anno fa”. Grazie al risultato registrato nel secondo semestre, Ducati è riuscita a contenere la flessione dei ricavi su base annuale sotto il 10%.
Nel frattempo in Borsa il comparto auto europeo continua a viaggiare a vele spiegate (+1,5% per l’Eurostoxx di settore), con tutte le big in forte rialzo: Bmw (+2,18%), Volkswagen (+3%), Daimler (+2,2%), Stellantis (+1,2%), Pirelli (+1,96%), Renault (+1,7%).