L’arrivo di turisti nel quarto trimestre in Europa è a rischio. Gli analisti di Mediobanca Securities presumono che gli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre e i timori per nuovi attentati in Europa abbiano un impatto sul settore dei beni di lusso, che è fortemente dipendente dal turismo internazionale e che rischia di essere colpito non solo in Francia ma in tutta Europa.
Questo è particolarmente importante visto che si è a metà del quarto trimestre e si avvicina la stagione di Natale. Parigi è la seconda città più grande in termini di spesa in beni di lusso dopo New York e, più in particolare, “gli acquisti di oggetti di beni di lusso sono determinati da un fattore di benessere che troviamo difficile prevedere nello scenario attuale”.
Secondo le statistiche ufficiali di Global Blue, il mercato dello shopping tax free vale 48 miliardi di euro (+20% nei primi nove mesi di quest’anno). La Francia è il più grande mercato in Europa e rappresenta più di un quarto del totale. In Europa, i cinesi sono quelli che spendono di più e i loro acquisti sono aumentati del 64% su base annua in nove mesi e ora rappresentano il 36% del totale. La notizia positiva di quest’anno è che i viaggiatori Usa sono tornati, grazie alla forza del dollaro nei confronti dell’euro e ora sono al terzo posto come nazionalità.
Mentre in Francia lo shopping è cresciuto del 41% nei primi nove mesi con la spesa da parte dei cinesi che ha registrato un impressionante +80% annuo. Sulla base delle stime di Mediobanca, su un totale di 21 miliardi di euro di fatturato atteso nel 2015 per le aziende del lusso coperte dalla banca d’affari, il business generato in Europa rappresenta un terzo del totale e quello in Francia circa 930 milioni di euro (o 4,5%) con Geox tra le società più esposte (11% del suo fatturato).
“Mentre sappiamo che tutte queste aziende hanno negozi monomarca a Parigi, visto il modesto contributo del business francese sul totale, non riteniamo che un rallentamento del lavoro in città sia un rischio reale per un downgrade delle stime del consenso per quest’anno”, precisano gli esperti di Mediobanca, ricordando però che i turisti rappresentano il 15% del fatturato del settore. Quindi l’attuale situazione geopolitica rischiosa e incerta potrebbe compromettere i flussi turistici.
Sulla base dei dati Altagamma, quasi tutti i mercati sono spinti dalla spesa dei turisti e l’Europa è la più esposta. Tra le società del lusso coperte da Mediobanca, il business generato dai turisti conta per 3,1 miliardi di euro, ovvero il 15% del fatturato totale. Questa percentuale è molto più alta (40-45%) per Ferragamo, Moncler e Prada che quindi possono essere colpite di più da un minor flusso turistico.
Dato che il travel retail è il canale che potrebbe essere impattato immediatamente in caso di eventuali limitazioni nei movimenti di viaggio, Ferragamo sarebbe la società più colpita visto che ha una percentuale più elevata del suo giro d’affari in questo canale (il 10% dei ricavi). In caso di un calo del 10%/30% delle vendite ai turisti, gli utili 2015 del settore diminuirebbero del 3,5%/10%, con i nomi citati sopra (Prada, Moncler e Ferragamo) che sarebbero i più colpiti con una flessione degli utili tra il 6% e il 18%.
In sintesi, qualsiasi eventuale calo dei flussi turistici in tutta Europa generato dalla paura per attacchi terroristici e dal senso di incertezza e insicurezza relativo a tali eventi “potrebbe materialmente influire sul business in Europa, soprattutto ora che si avvicina la stagione natalizia”, affermano gli analisti di Mediobanca che dunque consigliano nello scenario attuale di puntare su quelle società esposte alla domanda locale, vale a dire nomi che hanno un profilo rischio/rendimento particolarmente interessante come Yoox Net-a-Porter, titolo coperto con un rating outperform, e Luxottica, coperta con un rating neutral, mentre “considerando questo altro fattore di rischio manteniamo un atteggiamento prudente su Ferragamo, azione coperta con un rating neutral”.