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Attacco jihadista a hotel nel Mali: almeno 27 morti, 3 sono terroristi. Tutti liberi i 170 ostaggi

Il terrorismo torna a colpire e questa volta lo fa in Mali stato dell’Africa a sud dell’Algeria. Ieri mattina un commando ha fatto irruzione nell’hotel Radisson Blu di Bamako, capitale del Mali prendendo in ostaggio 170 persone. Al momento la conta delle vittime è salita a 27, ma il numero rischia di essere ancora provvisorio. Tra queste ci sarebbero anche 2 terroristi, oltre a un francese, un belga e due maliani. Non risultano italiani coinvolti. Secondo le dichiarazioni del ministro dell’Interno maliano gli ostaggi sarebbero tutti liberi. Sul posto sono entrate in azione forze speciali Usa e francesi. 

Secondo quanto si legge sul sito di Reuters due degli assalitori avrebbero preso in ostaggio 140 clienti e 30 dipendenti dell’hotel Radisson. Una fonte dell’Eliseo ha fatto sapere che fra gli ostaggi presenti nel Radisson Blu Hotel di Bamako c’erano numerosi cittadini francesi, ma tra loro non ci sarebbe nessuna vittima. Nel primo pomeriggio di ieri circa 80 ostaggi sono stati liberati; coloro che hanno dimostrato di sapere recitare i versetti del Corano. 

I terroristi sarebbero arrivati nell’albergo a bordo di una macchina con la targa ‘corpo diplomatico’ urlando “Allah Akhbar”. 

All’interno dell’albergo c’erano delegati dell’Organizzazione internazionale della Francofonia, un’organizzazione che rappresenta i Paesi di lingua francese e che oggi avrebbe dovuto partecipare a un incontro sulle nuove tecnologie a Bamako. All’interno dell’hotel ci sarebbero stati anche molti dipendenti delle compagnie aeree Air France e Turkish Airlines.

Tra gli ostaggi anche sette cittadini cinesi mentre è stata già smentita la notizia diffusa inizialmente da alcuni media della presenza di Aliko Dangote, miliardario nigeriano che è stato inserito Forbes nella lista dei 100 uomini più ricchi al mondo e il più ricco dell’Africa.

Due gruppi terroristici legati al al-Qaeda hanno rivendicato l’attacco. In una telefonata congiunta sia il Maghreb Islamico (Aqim) sia al-Morabitoun hanno rivelato di essere gli autori dell’incursione. Il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drien ha confermato che dietro l’attacco  potrebbe esserci Mokhtar Belmokhtar, ex comandante di Al Qaeda in Maghreb, ora leader di al-Morabitoun. Nella serata di ieri la rivendicazione del gruppo jihadista Al-Mourabitoun è arrivata in documento sonoro diffuso da al Jazeera.

L’attacco arriva dopo che giovedì il presidente francese François Hollande aveva ricordato che nel 2013 la Francia era intervenuta in Mali, ottenendo una “vittoria”. “I terroristi nel 2012 si sono accaniti contro la cultura del Mali – aveva aggiunto Hollande ieri -. La Francia ha dovuto prendersi le sue responsabilità e portare avanti azioni importanti”. “I terroristi lo sanno per questo ci considerano nemici”, aveva detto ancora Hollande.

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