Sotto attacco il centro per la ricostruzione provinciale di Herat, nell’Afghanistan occidentale, gestito prevalentemente da soldati italiani e base del comando regionale occidentale dell’Isaf (Forza internazionale di assistenza alla sicurezza). Il ministero della Difesa parla di 5 i feriti di cui uno grave, ma il bilancio è ancora incerto e provvisorio.
Secondo il canale Al-Jazeera nell’assalto vi sarebbero anche quattro soldati Nato morti oltre a un numero ben pìù alto di feriti, 28. Un testimone oculare, inviato della Reuters, riferisce di aver visto i corpi di diversi militari con uniformi straniere e del fumo provenire dalle vicinanze della base a guida italiana. Due kamikaze con una automobile carica di esplosivo si sarebbero fatti saltare in aria, secondo quanto riferiscono le autorità afghane. I talebani hanno subito rivendicato l’attentato. Le notizie che arrivano sono frammentarie, ma pare che sia ancora in corso una sparatoria.
L’attacco degli insorti arriva a poche ore dalle scuse ufficiali presentate dal generale John Toolan per l’incidente avvenuto sabato nella provincia meridionale afghana di Helmand, in cui sotto un bombardamento sono morti vari civili, fra cui donne e bambini.