Finisce con un nulla di fatto, dopo nove mesi, il tentativo di At&T di comprare T-Mobile per consolidare la sua posizione di numero due della telefonia mobile Usa dietro Verizon. At&T ha reso noto ieri di aver abbandonato l’offerta, e che pagherà 4 miliardi di dollari di penale a Deutsche Telekom, cui fa capo T-Mobile.
Il pagamento sarà contabilizzato nel quarto trimestre 2011. L’offerta da 39 miliardi aveva incontrato una forte opposizione legata alle possibili implicazioni antitrust. La combinazione tra il numero due e quattro del settore avrebbe creato, secondo gli oppositori, posizioni dominanti in molti mercati.
L’azione At&T è caduta del 2% subito dopo l’annuncio, arrivato dopo la chiusura delle contrattazioni ieri a Wall Street. Picco del 7% invece per il titolo di Sprint, concorrente diretto che con la fusione sarebbe rimasto al numero tre, ampiamente staccato.