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Atlantia vola in Borsa in scia alle lettere di Commissione Ue e Cdp

A spingere il titolo anche l’ipotesi che Edizione possa aprire il capitale della Holding Sintonia a investitori terzi

Atlantia vola in Borsa in scia alle lettere di Commissione Ue e Cdp


Il titolo Atlantia schizza in vetta al Ftse Mib in scia ad alcune indiscrezioni sul futuro di Autostrade per l’Italia. A metà giornata, le azioni sono entrate in asta di volatilità con un rialzo teorico dell’11% a 14,6 euro e, rientrate in contrattazione, guadagnano l’8,5% a 14,22 euro.

A contribuire al rialzo del titolo è un articolo pubblicato da La Stampa, secondo cui lo scorso 20 gennaio la Commissione europea avrebbe inviato una lettera al Governo italiano per chiedere spiegazioni sulle modifiche introdotte dal Decreto Milleproroghe nel 2019. Per Bruxelles, il crollo del Ponte Morandi non giustificherebbe una modifica di legge che favorisce società a controllo pubblico e danneggia gli azionisti di minoranza. Da segnalare che, prendono il via oggi, 1° febbraio, le udienze per l’incidente probatorio sul crollo del Ponte Morandi. Si tratta di una serie di udienze in cui attraverso un dibattito fra le parti si assumeranno le prove sulle cause del crollo del Ponte.

Ma le novità su Autostrade potrebbero non essere finite qui. Cdp ha inviato ad Atlantia una lettera con la quale chiede ulteriori approfondimenti, necessari per poter formulare un’offerta vincolante su Aspi entro la fine del mese di febbraio. La notizia è stata anticipata da Bloomberg e letta dal mercato come ulteriore passo avanti verso la risoluzione definitiva del dossier. Il 5 febbraio il cda di Atlantia si riunirà per valutare la lettera. Infine, un articolo di Repubblica ipotizza che Edizione possa aprire il capitale della holding Sintonia che controlla Atlantia e Cellnex ad investitori terzi. 

Un tris di rumors che ha scatenato gli acquisti, facendo impennare i volumi.

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