Il 2018 è stato un anno difficile per Atlantia, con il tragico crollo del Ponte Morandi di Genova costato la vita a 43 persone.
La società ha diffuso oggi, giovedì 7 marzo 2019, i conti relativi all’anno scorso, nei quali ha incluso anche l’acquisizione di Abertis, in seguito alla quale il Gruppo gestisce 14.000 chilometri di autostrade a pedaggio in 16 Paesi del mondo e gli aeroporti di Roma in Italia e di Nizza in Francia che servono complessivamente oltre 60 milioni di passeggeri l’anno.
Dal punto di vista finanziario il 2018 si è chiuso con ricavi operativi in aumento del 16% a 6,916 miliardi di euro (+2% escludendo il contributo del gruppo Abertis) ed ebitda in rialzo del 2 per cento a quota pari a 3.768 miliardi.
La società fa sapere che gli oneri e gli accantonamenti connessi alla demolizione e al ripristino del viadotto Polcevera di Genova, nonché il complesso degli altri interventi relativi hanno inciso sull’ebitda per 513 milioni.
L’utile di pertinenza del gruppo è sceso del 30% a 818 milioni di euro (-2% su base omogenea), mentre gli investimenti operativi al 21 dicembre ammontano a 1,125 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il dividendo, il cda ha deciso di proporre all’assemblea prevista per il prossimo 18 aprile, una cedola di 90 centesimi per azione, in ribasso del 26% rispetto all’anno precedente. Il dividendo sarà distribuito a maggio.
Nel comunicato sui risultati 2018 Atlantia ricorda “i potenziali rischi derivanti dalla comunicazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad Autostrade per l’Italia del 16 agosto 2018 di avvio della contestazione di presunto grave inadempimento agli obblighi convenzionali in relazione al crollo del viadotto Polcevera”. La società ricorda di aver fornito le proprie controdeduzioni, contestando ogni addebito circa il mancato rispetto degli obblighi convenzionali e rilevato, altresì, l’inammissibilità e l’inefficacia della suddetta comunicazione. Successivamente, con lettera del 20 dicembre 2018, il ministro ha integrato la lettera di contestazione e, nell’ambito della procedura convenzionale, ha richiesto ulteriori controdeduzioni in merito, assegnando un termine di 120 giorni.
Per quanto riguarda il traffico autostradale, nel 2018 la rete di Autostrade per l’Italia e delle concessionarie controllate ha registrato un incremento dei volumi di traffico dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Il risultato, sottolinea Atlantia in una nota, risente dell’effetto negativo delle importanti nevicate di febbraio e marzo 2018. Depurato da tale effetto, il traffico di Autostrade per l’Italia del 2018 registrerebbe un incremento dello 0,5%.
Parlando delle attività autostradali estere,il traffico è cresciuto del 4,6% in Cile, dello 0,7% in Brasile e 5,2% in Polonia.
Capitolo aeroporti: il sistema aeroportuale romano ha accolto circa 49 milioni di passeggeri, registrando una crescita del 4,2% di Aeroporti di Roma (AdR) rispetto al 2017. Il segmento Ue, pari al 50% del traffico totale, risulta in crescita dell’1,6% rispetto al 2017, mentre il segmento extra Ue mostra una variazione positiva del 14,1%, attribuibile prevalentemente ai voli di lungo raggio. Il segmento domestico risulta, infine, in linea con il 2017. Nel 2018 l’aeroporto di Nizza ha accolto 13,9 milioni di passeggeri registrando un incremento del 4,1% del traffico rispetto all’anno precedente.
Per il 2019 la società prevede un andamento economico complessivamente positivo per le diverse piattaforme operative del gruppo con una crescita più forte per gli asset all’estero e per le attività aeroportuali mentre si prevede una sostanziale stabilità per il settore autostradale italiano (escludendo le poste non ricorrenti dovute al crollo del Viadotto di Genova).
A Piazza Affari il titolo cede lo 0,46% a 21,79 euro.