Giornata di festa a Piazza Affari per il titolo Atlantia, che a fine mattinata guadagna il 3,2%, a 14,945 euro, mettendo a segno il miglior rialzo sul Ftse Mib. Le azioni della holding di casa Benetton continuano così a recuperare – in scia al rimbalzo generalizzato dei listini per l’effetto vaccini – dopo i forti ribassi registrati la settimana scorsa a causa del fermo di alcuni manager ed ex manager di Autostrade per l’Italia, tra cui l’ex amministratore delegato, Giovanni Castellucci.
Prima dell’esplosione del caso giudiziario il titolo aveva raggiunto i massimi da marzo (già toccati a inizio settembre, quando l’accordo tra Cdp e Atlantia su Aspi sembrava a un passo) a ridosso di quota 16 euro. Poi sono arrivati i ribassi, legati ai timori che alcuni riflessi dell’indagine sulle barriere fonoassorbenti potessero influenzare il negoziato per il riassetto della concessionaria, in particolare sul fronte della manleva richiesta da Cassa.
Venerdì scorso, il cda di Atlantia ha comunque espresso “profondo sconcerto e totale riprovazione per i comportamenti e le affermazioni emerse nell’ordinanza di misure cautelari di alcuni dipendenti di Aspi e Spea”, annunciando approfondimenti, che potrebbero essere seguiti da azioni legali e da altre misure, come il congelamento della buonuscita di Castellucci con la restituzione di quanto già pagato.
Ora però il mercato torna a puntare su una conclusione positiva del negoziato. Il nuovo termine entro cui Cdp (insieme ai fondi Blackstone e Macquarie) deve presentare un’offerta vincolante per l’88% di Aspi è il 30 novembre. Tuttavia, per mettere a punto la proposta, la Cassa aspetta l’approvazione da parte del ministero dei Trasporti del nuovo Piano economico e finanziario della concessionaria, un documento che conterrà numeri e dinamiche da cui dipenderà il valore dell’asset.
In ogni caso, il Governo spera di chiudere il dossier rispettando le scadenze e la Borsa sembra scommettere su questa ipotesi.