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Atlantia rimbalza, la Borsa crede nel dialogo con Cdp

A metà giornata il Ftse Mib è piatto anche se segnato da una forte volatilità. Fanno notizia gli acquisti sulla società dei Benetton: oggi i cda di Atlantia e Aspi potrebbero essere risolutivi. Deboli le altre Piazze europee

Atlantia rimbalza, la Borsa crede nel dialogo con Cdp

Sussulto improvviso di Atlantia. Il titolo della società che gestisce le autostrade veniva da giorni di sofferenza in seguito alla “minaccia” da parte del Governo di revocare la concessione ad Autostrade, ma oggi i mercati finanziari scommettono sulla riapertura del dialogo con Cdp. E immediatamente il titolo ha preso il volo, guadagnando poco prima delle 13 quasi il 3% a 13,7 euro per azione, nella giornata in cui si tengono i cda di Atlantia e Aspi. La situazione è questa: entro il 30 settembre il Governo attende risposte sul riassetto di Autostrade per l’Italia e, in caso contrario, potrebbe puntare dritto verso la revoca della concessione ad Aspi. Se uno dei nodi principali su cui si è arenato l’accordo con Cdp riguarda la concessione della manleva (cioè la responsabilità a carico della holding per eventuali risarcimenti), una ipotesi di soluzione proposta da Atlantia potrebbe essere quella di uno sconto sulla valutazione di Aspi che tenga conto proprio dei rischi per l’acquirente.

Dai cda di oggi dovrebbero quindi emergere due lettere da indirizzare al ministero delle Finanze e al ministero delle Infrastrutture con le controproposte all’accordo transattivo definito nei mesi scorsi e con le argomentazioni sulla corretta condotta di Atlantia nel rispetto dei patti definiti tra le parti. Poco da segnalare sul resto del listino: a metà giornata Piazza Affari è piatta, con gli energetici contrastati: da un lato Snam è tra i titoli migliori con il +1,3%, dall’altro sprofonda Saipem (-3%) e va male anche Tenaris. Bene le utilities con Enel e A2a. Le banche, in grande spolvero nella seduta di lunedì, rallentano: Unicredit +0,4%, Intesa Sanpaolo -0,3%, Banco Bpm +0,2%, Ubi Banca +0,2%, Mediobanca -0,6%.

I listini europei fanno peggio di Milano: a Francoforte, Parigi e Londra prevalgono le vendite. Il tutto mentre l’euro continua leggermente ma progressivamente ad apprezzarsi sul dollaro: viene oggi scambiato a 1.168575. Stabile sotto i 140 punti base lo spread Btp-Bund dopo l’asta a medio-lungo termine del Tesoro. Il petrolio è sempre in fase discendente: Brent a 42 dollari al barile, Wit a 40.4. Solo in lievissimo aumento le quotazioni dell’oro, che ormai sembra aver trovato la propria dimensione in zona 1.885 dollari l’oncia.

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