Il piano di integrazione tra Atlantia e Abertis è e rimane uno solo, quello presento al mercato qualche settimana fa. A confermarlo è Fabio Cerchiai, presidente del gruppo autostradale italiano, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito all’esistenza di un piano B descritto dal quotidiano spagnolo El Mundo.
“Il piano è quello presentato, è un’operazione di mercato rivolta a tutti gli azionisti, sul 100% del capitale. Non c’è piano A o piano B, il piano è uno solo”, ha detto Cerchiai a margine di un convegno Febaf alla stampa estera.
Atlantia ha presentato un’offerta che valorizza Abertis più di 16 miliardi di euro, con l’obiettivo di creare il principale operatore di autostrade al mondo.
“Auspichiamo che aderiscano tutti o almeno il 51% altrimenti prendiamo atto che hanno altri interessi. Caixa sta riflettendo e tempo per riflettere c’è”, ha aggiunto il manager spiegando che secondo lui il mercato sta valutando positivamente l’offerta come mostrano gli andamenti di Atlantia e Abertis. Caixa, lo ricordiamo, è il principale socio del gruppo spagnolo ed è proprio dal colosso iberico che potrebbe dipendere il buon esito dell’integrazione.
Le risposte date da Cerchiai suonano come una smentita rispetto a quanto riportato da El Mundo che sosteneva che Atlantia starebbe lavorando a un piano B volto a superare un eventuale rifiuto da parte di Caixa. La seconda opzione portata avanti dalla società della famiglia Benetton, secondo il quotidiano, avrebbe avviato contatti con fondi di investimento e proxy advisor per presentare l’operazione e convincerli che i 16,5 euro per azione offerti costituiscono un ‘fair value’, che nessuno è intenzionato a superare nel mercato, secondo fonti finanziarie consultate da quotidiano spagnolo.