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Atlantia: la Borsa si prepara al gioco dell’Opa, ma guerra e inflazione colpiscono i mercati finanziari

Imagoeconomica

L’economia reale, di questi tempi, è avara di buone notizie. Tra i segnali negativi spicca stamane il tonfo delle vendite di auto elettriche in Cina (-10,5%), in parte da collegare al lockdown che paralizza alcuni delle regioni chiave dell’industria del Drago. In compenso, l’economia virtuale macina record impensabili. Ieri Epic Games, la controllata di Fortnite che sforna i passatempi per il metaverso, ha raccolto due miliardi di dollari in tutto da due partner eccellenti.

Soni e Lego puntano due miliardi sui giochi del metaverso

Sony e Lego hanno versato un miliardo a testa per partecipare allo sviluppo del metamondo. Intanto, sia a Shanghai che sul Nasdaq, le uniche soddisfazioni sono arrivate da Douyu, Huva e Bilibili, le società di gaming cinesi che ieri, dopo mesi di divieti, hanno potuto mettere in vendita 45 nuovi videogame in Cina. Che dire? In attesa di nuove sorprese (negative) sull’inflazione, sotto l’eco delle bombe ucraine, i mercati segnano il passo in attesa delle trimestrali Usa e della Bce, due appuntamenti che non suscitano grandi attese. Tanto vale rifugiarsi nell’altro mondo.

Tornando con i piedi per terra, l’indice tech di Hong Kong chiude in rosso per il quinto giorno di fila. Indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde lo 0,4%. In rosso il Nikkei di Tokyo (-1,5%). Kospi di Seul -1%.

Il Nasdaq perde il 2,1%. Future negativi

Il future sull’indice S&P anticipa una partenza in rosso per i listini Usa, ieri frenati dall’attesa dei dati sull’inflazione. Le trimestrali dovrebbero comunque registrare un seppur lieve aumento dei profitti (+4,5%): Dow Jones -1,19%, S&P -1,69%, Nasdaq -2,19%.

Elon Musk ha rinunciato ad entrare nel board di Twitter, di cui oggi è il primo azionista.

La benzina torna a 4 dollari al gallone ai minimi dal 6 marzo

L’indice del dollaro è di poco sopra quota cento, nono giorno consecutivo di rialzo. Euro in lieve calo a 1,087. Oro invariato a 1.958 dollari.

Il petrolio WTI ieri ha chiuso in calo del 4%, stanotte, anche per effetto dell’allentamento parziale del lockdown a Shanghai, i prezzi sono risaliti, stamattina +2% a 96,2 dollari. Ma Joe Biden respira: la benzina in Usa è tornata a 4,1 dollari al gallone, ai minimi dal 6 marzo.

Bitcoin sotto quota 40.000 dollari, ieri -7%.

Dopo il voto francese, la Bce: tassi in tensione

Il vantaggio di Emmanuel Macron in vista del ballottaggio è in linea con le previsioni ma non lascia tranquilli gli operatori. E così il rialzo dei listini europei si è presto ridotto a poca cosa. Pesa sui mercati l’incognita dell’inflazione, il convitato di pietra della riunione del vertice della Bce di giovedì.

Nell’attesa il dato più rilevante della giornata è la corsa dei rendimenti dei titoli obbligazionari dell’eurozona sull’onda della frenata dell’economia: secondo il superindice Ocse l’economia della zona euro perde slancio anche se la crescita rimane sostenuta. Per l’Italia l’indice scende a 100,8 da 101,0 di febbraio; per l’intera area della moneta unica la discesa è da 100,6 a 100,5; per il G7 a 100,2 da 100,3.

Btp ai massimi, ma si restringe lo spread. Oggi l’asta Bot

Lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata si restringe leggermente a 164 punti base (-0,71%).

Salgono però i tassi: +2,45% per il titolo italiano (ai massimi da marzo 2020) e +0,81% per quello tedesco (ai massimi dal 2015). Anche i rendimenti dei titoli decennali francesi, che all’inizio sembravano pronti a festeggiare il vantaggio di Macron, hanno visto il rendimento risalire oltre 1,3% ai massimi dal 2015.

Al via oggi la tornata d’aste di metà mese, con il Tesoro che metterà a disposizione 6,5 miliardi di euro in Bot.

Soc Gen +1,7 dà l’adieu a Rosneft

Nei listini azionari europei si distingue Parigi (+0,12%), all’indomani del primo round delle elezioni presidenziali. Ma a trascinare l’indice sono stati soprattutto gli acquisti su Société Générale (+5,17%), dopo l’annuncio dell’uscita della banca dal mercato russo. Una mossa che avrà un impatto sui conti del colosso francese per 3,1 miliardi di euro. Socgen venderà la sua intera partecipazione in Rosbank al fondo d’investimento Interros Capital, creato da Vladimir Potanin, oligarca vicino al presidente Putin e colpito dalle sanzioni Ue.

Crollano le vendite di Nokian: -12% a Mosca. Pirelli sotto tiro

Rosso cupo per Amsterdam (-1,38%). Sono in calo frazionale Francoforte (-0,61%), Madrid (-0,25%) e Londra (-0,65%). Vodafone (+2%) è la miglior blue chip a seguito di un report secondo cui la divisione spagnola dell’azienda è in procinto di cedere la propria rete fissa a banda larga.

Nokian Tyres perde il 12%: il produttore di gomme speciali per auto ha reso noto che le sanzioni dell’Unione Europea sulla Russia avranno un impatto significativo sulla produzione. La notizia danneggia Pirelli -0,68% per cui il mercato russo vale solo il 3,5% in termini di ebitda.

Le ferrovie russe in default. Unicredit esposta per 575 milioni

Clima freddo a Mosca: il Moex cede l’1,3% e l’indice denominato in dollari perde il 5,8%.

Va giù il rublo, su cui si fa sentire la decisione della banca centrale di allentare le misure temporanee di controllo sul capitale a difesa della valuta. Intanto, le ferrovie del paese sono in default, poiché non hanno onorato un pagamento su note emesse per garantire un prestito di 250 milioni di franchi svizzeri. Anche Unicredit figura tra i creditori per aver emesso un prestito a sette anni legato a tematiche Esg.

Il leading indicator Ocse relativo all’Italia segnala in marzo un rallentamento dello slancio per le prospettive di crescita. L’indice ‘composito’, che anticipa le tendenze economiche in un orizzonte di 6-9 mesi, scende a 100,8 da 101,0 di febbraio. L’Ocse segnala una prospettiva di crescita stabile per gli Stati Uniti e per il Giappone, un rallentamento della crescita per la zona euro nel suo complesso.

Atlantia, domani l’Opa per il delisting

Vigilia d’Opa per Atlantia (-1,09%). Secondo Bloomberg, domani Edizione Holding dei Benetton ed il fondo Usa Blackstone lanceranno un’Opa sulla totalità del capitale puntando al delisting.

Leonardo, Prysmian, Iveco: un tris da Eurolega

Tra i titoli leader in Europa spiccano due società italiane: Leonardo +4,5%, coinvolta nella produzione del nuovo carro armato europeo e Prysmian (+4,18%), premiata da Credit Suisse che ha portato la raccomandazione a “Outperform” da “Neutral” e prezzo obiettivo a 35 euro da 33 precedente. Fa ancor meglio Iveco (+6,16%).

Sale in Isa il portafoglio ordini di Maire Tecnimont

In grande evidenza anche Maire Tecnimont (+4,2%). Il gruppo si è aggiudicato una commessa negli Stati Uniti da circa 185 milioni di dollari per un nuovo impianto di urea Diesel Exhaust Fluid (Def). “Da inizio anno la raccolta ordini è di circa 800 milioni di dollari il 19% di quanto stimato per l’anno”, scrive Equita.

La Cina spaventa il lusso, frena Moncler

Moncler arretra del 5%, la peggiore del listino, dopo che Rbc ha tagliato il prezzo obiettivo a 60 euro da 61 euro precedente. Il titolo ha più che annullato il rialzo accumulato nella seduta di venerdì scorso e si inserisce in un contesto negativo del comparto lusso alle prese con le incertezze legate alla guerra e ai nuovi lockdown in Cina.

Giù anche Tod’s, in flessione del 2,2% e Cucinelli in calo del 2,3% in attesa dei risultati dei ricavi 2021 mercoledì.

Bpm, Unicredit per ora non reagisce all’Agricole

Perdono smalto le banche. Le prese di profitto pesano su Banco Bpm (-2%), che comunque recupera dai minimi di seduta, dopo lo strappo al rialzo venerdì seguito all’annuncio dell’acquisto di una partecipazione del 9,18% da parte del Credit Agricole.

Unicredit sale dello 0,5%, stabile Intesa.

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