La partecipazione al fondo Atlante è costata oltre un miliardo al sistema bancario italiano in termini di svalutazioni iscritte nei bilanci 2016 degli istituti. Complessivamente, secondo quanto ricostruito da Radiocor Plus, le rettifiche effettuate dalle prime 12 banche italiane che hanno aderito ad Atlante sono pari a 1,01 miliardi, contro gli 1,98 miliardi effettivamente versati al fondo al 31 dicembre dello scorso anno (circa l’80% dei 2,45 miliardi di impegno complessivo dichiarato dai principali istituti).
A meno di un anno dalla nascita del fondo, la svalutazione media è stata quindi del 51,2% delle somme effettivamente versate. La banca di gran lunga più “severa” è Unicredit, che ha ridotto il valore della propria partecipazione in Atlante di 547 milioni (più di metà delle rettifiche totali), ovvero del 79,7%, a 139 milioni (da 686), correzione più che doppia rispetto a quella effettuata da Intesa Sanpaolo (227 milioni, pari a -33,1%). Al netto di Unicredit, la svalutazione media effettuata dalle altre 11 banche è stata del 37,8%.