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Atalanta, supersfida con il Real. Lazio Ko con il Bayern

Sito ufficiale Atalanta

Quattro schiaffi e una speranza. I primi sono quelli che il Bayern Monaco ha rifilato alla Lazio, la seconda, invece, riguarda l’Atalanta, chiamata a risollevare l’umore del calcio italiano nella sfida da brividi col Real Madrid. Inutile negarlo, sin qui gli ottavi di Champions delle nostre sono stati un vero disastro: brutta la sconfitta della Juve contro il Porto, devastante quella dei biancocelesti al cospetto dei tedeschi campioni di tutto. Certo, che fosse un match impari lo si sapeva già dal giorno del sorteggio, con la squadra di Inzaghi nettamente sfavorita, ma perdere così fa comunque male. Il tecnico, alla vigilia, aveva chiesto ai suoi una prestazione all’altezza, in grado di mantenere la qualificazione aperta sino al ritorno del 17 marzo. Non è stato accontentato, anzi si può dire che i giochi si siano chiusi in appena 42’, quelli necessari al Bayern per segnare tre gol.

Il primo lo ha letteralmente regalato Musacchio, autore di un retropassaggio scriteriato su cui Lewandowski si è avventato con la consueta fame (9’) e da lì in poi la Lazio è andata in bambola, commettendo una serie di sciocchezze imperdonabili a questi livelli. Va anche detto che al 19’, sul risultato di 0-1 (dunque con la partita ancora aperta), Milinkovic-Savic è stato affossato da Boateng, ma l’arbitro Grinfeeld e il Var Martinez Munuera hanno lasciato correre, giudicando il contatto fuori area: scelta che, a guardare le immagini, sembra assolutamente sbagliata. È evidente però che l’episodio, per quanto importante, non possa cancellare quanto avvenuto prima e, soprattutto, dopo.

Al 24’ il giovanissimo Musiala ha raddoppiato con un destro all’angolino basso, al 42’ Sané ha firmato il tris dopo un contropiede innescato da…Patric e Leiva, autori di un bel pacco regalo per lo scatenato Coman. Chi sperava in un secondo tempo miracoloso s’è dovuto arrendere già al 47’, quando Acerbi ha deviato nella sua porta un cross di Sané, certificando il disastro laziale. A renderlo lievemente (ma giusto un po’) meno amaro è stato infine Correa, che ha fissato il punteggio sul definitivo 1-4 con una bella serpentina (49’).

“Avevamo detto che avremmo provato a giocarci la nostra partita, ma l’abbiamo sentita troppo – il commento amaro di Inzaghi – Sapevamo di giocare contro i campioni del mondo, i gol però avrebbero dovuto farli loro, invece glieli abbiamo fatti noi. Almeno 3 su 4 glieli abbiamo regalati. Abbiamo commesso tanti errori, ma questo ci servirà molto per il nostro percorso di crescita: evidentemente non siamo ancora pronti per partite di questo tipo”.

Oggi invece tocca all’Atalanta, attesa dalla super sfida contro il Real Madrid (ore 21). Serata di gala dunque al Gewiss Stadium, per un ottavo di finale destinato a entrare nella storia del club orobico, a prescindere dal risultato. Certo, dovesse arrivare una vittoria ecco che la festa sarebbe davvero completa, tanto più che, mai come ora, battere gli spagnoli è una missione tutt’altro che impossibile. A un rendimento già al di sotto del recente passato si sono aggiunti gli infortuni di Marcelo, Carvajal, Sergio Ramos, Hazard, Benzema, Rodrygo, Militao, Odriozola e Valverde, rendendo difficilissima la vita di Zidane, costretto a fare i salti mortali per mettere in campo una formazione competitiva. D’altra parte però il Real non si può sottovalutare a prescindere: chiedere all’Inter di Conte, sconfitta due volte nel girone, per chiedere.

“È la società più titolata al mondo, per noi è un orgoglio incontrarla, un vero e proprio evento – ha spiegato Gasperini – Hanno diverse assenze ed è innegabile che questo tolga loro un po’ di forza, ma sono abituati a giocare questa competizione, dunque dovremo mettere in campo tutto il nostro entusiasmo. L’obiettivo è arrivare al ritorno di Madrid ancora in corsa, vogliamo fare bella figura”.

“Siamo consapevoli degli infortunati che abbiamo, giocheremo con quelli che sono qui e sappiamo chi affrontiamo – ha confermato Zidane – Sarà una partita difficile, ma come sempre sarà una bella gara di Champions e dobbiamo fare bene”.

La partita si preannuncia divertente e spettacolare, con Gasperini deciso a giocarsela a viso aperto sin dai primi minuti. La sua Atalanta scenderà in campo con un 3-4-1-2 con Gollini in porta, Toloi, Romero e Djimsiti in difesa, Maehle, De Roon, Freuler e Gosens a centrocampo, Pessina alle spalle della coppia d’attacco formata da Muriel e Zapata, con Ilicic pronto a subentrare dalla panchina. Le tante assenze non modificheranno l’assetto tattico del Real Madrid, che risponderà con un 4-3-3 con Courtois tra i pali, Vazquez, Varane, Nacho e Mendy nel reparto arretrato, Modric, Casemiro e Kroos in mediana, Asensio, Mariano Diaz e Vinicius in attacco.

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