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Atalanta-Roma: spareggio per la Champions che la Juve spera di blindare. Il Milan strapazza il Cagliari e il Bologna espugna Napoli

Domenica decisiva per l’ingresso in Champions: il big match è a Bergamo mentre la Juve spera di blindarla contro la Salernitana e il Bologna la ipoteca vincendo a Napoli. Il Milan risponde all’Inter con 5 gol al Cagliari

Atalanta-Roma: spareggio per la Champions che  la Juve spera di blindare. Il Milan strapazza il Cagliari e il Bologna espugna Napoli

Il Milan torna a sorridere, il Bologna vede la Champions. Gli anticipi del sabato raccontano di una roboante vittoria rossonera sul Cagliari, un 5-1 per certi versi clamoroso, considerando che il Diavolo non ha più nulla da chiedere al campionato, a fronte dei sardi ancora in piena lotta salvezza. La sconfitta di Ranieri, peraltro, certifica la permanenza in Serie A del Lecce, che vivrà la sfida di domani con l’Udinese (costretta invece a fare punti a tutti i costi) senza alcun assillo di classifica. Ma il risultato più importante di ieri, a conti fatti, è quello del Bologna, ormai a un passo dalla matematica qualificazione in Champions: se la Roma non vincerà a Bergamo (va bene anche il pari), i rossoblu staccheranno il prezioso pass per l’Europa più importante, a fronte di un Napoli che rischia di perdere perfino la Conference. Il match di Bergamo sarà il clou della domenica, ma occhio anche a Juventus-Salernitana: i bianconeri, in caso di vittoria, festeggerebbero il ritorno in Champions League.

Il Milan strapazza il Cagliari (5-1), Pioli ai saluti: “Con la Salernitana la mia ultima a San Siro? Vedremo…”

Sabato ricco di gol in Serie A, soprattutto per quanto concerne la sfida di San Siro. Il Milan di Pioli, nuovamente contestato dalla Curva Sud con l’arma del silenzio, ha letteralmente asfaltato il Cagliari di Ranieri, nonostante l’enorme differenza di motivazioni. I sardi, infatti, sono ancora in piena lotta salvezza e questa sconfitta rischia di riaprire tutti i giochi: Empoli, Udinese e Sassuolo, impegnati rispettivamente contro Lazio (ore 12.30), Genoa (15) e Lecce (domani alle 18.30, peraltro con i pugliesi già certi della permanenza in A), potrebbero risucchiarli nella zona rossa della classifica, trasformando la sfida di settimana prossima contro gli emiliani di Ballardini in una sorta di spareggio. Va detto che il Milan, a secco di vittorie dal 6 aprile, non poteva proprio permettersi passi falsi, pena incorrere nell’ira di San Siro e di…Pioli, deciso a interrompere l’emorragia di punti.

Le scelte di formazione (fuori Leao, Theo Hernandez e Tomori) sono state la spia di un problema di spogliatoio, anche se i suddetti hanno reagito piuttosto bene una volta chiamati in causa. I rossoneri hanno sbloccato un primo tempo equilibrato con Bennacer (36’), dopodiché sono letteralmente esplosi nella ripresa con la doppietta di Pulisic (59’ e 87’) e i gol di Reijnders (74’) e Leao (83’). Il Cagliari? Tutto nella zampata di Nandez al 63’: troppo poco per chi dovrebbe scendere in campo col coltello tra i denti a caccia di punti salvezza. “A noi è mancata continuità per restare attaccati all’Inter, ma loro sono stati più forti di tutti, non solo di noi – il pensiero di Pioli -. Questo gruppo ha dato tutto, è una squadra forte che purtroppo non è riuscita a superare i momenti difficili. Se con la Salernitana sarà la mia ultima a San Siro sulla panchina del Milan? Non ho ancora parlato con il club, lo faremo presto e poi vedremo, ma ho un buonissimo rapporto coi miei dirigenti”.

Il Bologna espugna Napoli (0-2) e vede la Champions, gli azzurri contestati e in silenzio stampa

Grande festa per il Bologna, che espugna il Maradona e mette un piede e mezzo nella prossima Champions League. Per la matematica occorre aspettare Atalanta-Roma di stasera: arriverebbe con vittoria dei bergamaschi o pareggio, mentre in caso di successo giallorosso sarebbe tutto rimandato al prossimo turno. La sostanza però non cambia, perché il miracolo emiliano, già certificato dall’intera stagione, ha toccato il punto più alto contro il Napoli, in quella che Thiago Motta aveva definitivo la sfida decisiva. Il 2-0 finale, ottenuto in appena 12’, descrive alla perfezione la superiorità rossoblu sulla derelitta squadra di Calzona, tradita anche dagli episodi: dopo i gol di Ndoye (9’) e Posch (12’), gli azzurri hanno avuto l’opportunità di riaprire la partita su rigore, ma Politano s’è fatto ipnotizzare da Ravaglia (21’).

“Non faccio i conti, metto tutta la mia energia a godere questo momento – ha glissato Thiago Motta -. Più che della Champions, la mia felicità è parlare di questo gruppo: cerco di indicargli la strada e loro sono bravi a seguirmi. Skorupski, per esempio, sia che giochi o no è il primo a partecipare e a essere presente in tutte le cose che ci riguardano, prima di tutto viene il collettivo. A metà campionato avevamo avuto problemi fuori casa, ora invece stiamo facendo bene anche da questo punto di vista ed è importante se vuoi ambire alla classifica che abbiamo. Grazie ai ragazzi e ai tifosi che ci seguono anche in trasferta, sono felice di vivere questo momento”. “Innanzitutto ci scusiamo per il silenzio stampa – ha esordito Lombardo, responsabile della comunicazione del Napoli -. Il momento è complicato, non è che non vogliamo metterci la faccia, ci saranno momenti a breve per parlare con i media, ma la prima cosa è scusarci. Dispiace soprattutto per i tifosi che sono l’anima di una squadra, ne abbiamo decine di milioni nel mondo, non solo quello che vengono allo stadio. La tristezza è per tutti, loro sono sempre molto vicini alla squadra”. Il messaggio è soprattutto per i presenti al Maradona, letteralmente furibondi con gli azzurri: i cori (“giocate senza la maglia”) e gli atteggiamenti (lancio di bottiglie e fumogeni per impedire alla squadra di andare sotto la curva) sono la spia di un’esasperazione collettiva, di chi non vede l’ora di voltare pagina e pensare al futuro.

Juventus – Salernitana (ore 18, Dazn)

Passiamo ora alle gare della domenica, a cominciare da quella di Torino tra Juventus e Salernitana. Per i bianconeri si tratta di un match point per la Champions, visto che una vittoria li allontanerebbe in modo definitivo dalla sesta, rendendo matematico il ritorno nell’Europa che conta. Sulla carta non dovrebbero esserci particolari problemi, visto che i campani sono ormai ultimi e retrocessi da molto tempo, ma Allegri si aspetta comunque un approccio importante, anche per allenarsi in vista della finale di mercoledì. Già, perché la Signora si gioca due obiettivi in pochi giorni: prima la Champions League, poi la Coppa Italia contro l’Atalanta. È il secondo, evidentemente, quello più in bilico, ragion per cui la formazione odierna, come vedremo tra poco, subirà qualche cambiamento rispetto al solito. Non si tratta di snobbare la Salernitana, però è chiaro che il successo viene dato abbastanza per scontato, a differenza di mercoledì prossimo. Conquistare l’accesso alla prossima Champions e la Coppa Italia darebbe nuova linfa ad Allegri, la cui figura divide sempre più il mondo Juve. Da una parte ci sono gli ultras della Curva Sud, schieratisi apertamente per la sua conferma, dall’altra il resto dello stadio (e, in gran parte, del popolo social), scatenato da mesi nel chiederne la testa in virtù di Thiago Motta (anche se molti sognano ancora il ritorno di Conte). La società per ora tace, ma la sensazione è che una volta conquistati gli obiettivi parlerà: ecco perché questi giorni, dopo mesi di apatia, sono ricchi di incertezza e adrenalina.

Allegri: “Ora prendiamoci la Champions, poi penseremo alla Coppa Italia”

“La partita più importante è sempre quella più vicina – ha ammonito Allegri -. Non possiamo snobbare la Salernitana, sarebbe una mancanza di rispetto. Le partite vanno vinte sul campo e ci vorrà attenzione perché i granata hanno giocatori veloci e che si vogliono mettere in evidenza, come contro l’Atalanta: cercheranno un colpo di coda. Schiererò la formazione migliore, sperando che sia quella che metto giù all’inizio, poi volta entrati in Champions, penseremo all’Atalanta e alla Coppa Italia. Ho sempre preferito giocare ogni tre giorni, la stanchezza si può gestire. Siamo partiti con due obiettivi: entrare in Champions e in finale di Coppa Italia, ora affrontiamo un passo per volta con lucidità, freddezza e serenità, sarà dura”.

Juventus – Salernitana, le probabili formazioni

  • Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Kean, Vlahovic
  • Allenatore: Allegri
  • Squalificati: Pogba, Fagioli, Weah
  • Indisponibili: Alex Sandro, De Sciglio, Danilo
  • Salernitana (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Fazio, Pirola; Sambia, Coulibaly, Basic, Bradaric; Tchaouna, Vignato; Ikwuemesi
  • Allenatore: Colantuono
  • Squalificati: nessuno
  • Indisponibili: Ochoa, Maggiore, Gyomber, Candreva
  • Atalanta – Roma (ore 20.45, Dazn)

Veniamo ora al big match della domenica e, più in generale, di tutta la 36esima giornata. Quella di Bergamo, infatti, non è solo una partita, ma una vera e propria finale per il quinto posto tra Atalanta e Roma, con i nerazzurri che partono però con due risultati su tre. Già, perché dando per scontato che Gasperini non trovi grosse difficoltà nel recupero con la Fiorentina (si giocherà il 2 giugno a campionato già concluso), a De Rossi non resta che vincere per mantenere il vantaggio, anche in virtù degli scontri diretti a favore (all’andata, infatti, finì 1-1). Insomma, i giallorossi non possono proprio permettersi calcoli, ma anche la Dea, nonostante la situazione di partenza favorevole, non sembra essere incline a farli: il Dna atalantino non prevede di giocare per il pari, il che rende la sfida ancora più interessante. A livello psicologico sta sicuramente meglio la squadra di Gasperini, sia per la classifica potenzialmente migliore che per l’entusiasmo post Europa, alla luce di quanto accaduto giovedì. Qui però subentra un punto a favore di De Rossi, visto che la sua squadra, a questo punto, ha un solo obiettivo su cui puntare, a differenza di un avversario che mercoledì dovrà vedersela con la Juventus. Dal punto di vista tecnico è lecito aspettarsi una sfida bella e divertente, ma la vocazione offensiva delle due potrebbe risentire della posta in palio, pesante come poche. In ballo ci sono i (tanti) milioni della prossima Champions League e, di conseguenza, programmazione e mercato: il destino ha voluto che molto si decida nello scontro diretto, trasformando il match del Gewiss Stadium in qualcosa di molto simile a una finale.

Gasperini in silenzio, De Rossi: “I ragazzi sono affranti, ma Bergamo è cruciale”

Nessuna dichiarazione di Gasperini, mentre De Rossi ha scelto il canale tematico del club per caricare l’ambiente. “I giocatori non sono felici, li vedo affranti, hanno giocato bene però ci sono stati tanti episodi contro come l’infortunio di Spinazzola – ha spiegato il tecnico giallorosso riferendosi a Leverkusen -. I ragazzi sono comunque sereni e hanno fiducia verso il futuro, abbiamo giocato alla pari con una squadra tra le più forti del momento. Sappiamo quanto sia importante sia per noi che per l’Atalanta, sono in salute ma forse hanno giocato più gare di noi. Sarà una gara da diluire nei 90′, le forze potrebbe mancare per entrambe, anche se avremmo preferito arrivarci con lo stesso loro entusiasmo: ora le scorie dobbiamo esser bravi a farcele scivolare addosso. Se non dovessimo vincere avremmo altre opportunità perché il campionato non finisce oggi, ma è comunque uno snodo cruciale”.

Atalanta – Roma, le probabili formazioni

  • Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic, Miranchuk; Scamacca
  • Allenatore: Gasperini
  • Squalificati: nessuno
  • Indisponibili: Holm, Toloi, Kolasinac
  • Roma (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Baldanzi, Lukaku, El Shaarawy
  • Allenatore: De Rossi
  • Squalificati: nessuno
  • Indisponibili: Spinazzola, Dybala

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