Domani sarà una giornata cruciale per il destino di Atac, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a Roma. La municipalizzata della Capitale è sull’orlo della bancarotta e nel cda che si terrà domani si chiederà la convocazione dell’assemblea per ricapitalizzare di almeno 200 milioni di euro l’azienda ed evitare così di portare i libri in tribunale già da lunedì prossimo. Ad appannare ulteriormente l’immagine di Atac ci sono poi gli scioperi bianchi di una parte dei dipendenti, e in particolare dei macchinisti che stanno causando cancellazioni delle corse e conseguenti ritardi nei collegamenti delle zone principali della città. Inoltre, si attende per oggi la decisione del Prefetto sulla precettazione degli autisti Atac in vista dello sciopero proclamato per il 27 luglio.
Un’azienda sull’orlo del baratro
All’interno della municipalizzata della Capitale è scontro totale in vista di un cda che si preannuncia infuocato. Il collegio sindacale di Atac sarebbe pronto a chiedere la liquidazione dell’azienda già da lunedì nel caso non dovessero essere prese decisioni radicali per tenere in vita una società che sembra ormai allo sfascio. Lo scontro è sul piano di ricapitalizzazione attraverso il quale tentare di rimettere in vita l’azienda. Il collegio dei sindaci infatti sembra intenzionato a bocciare l’ipotesi di conferire alcuni treni della metropolitana per rinvigorire il patrimonio esangue dell’Atac. Stando a quanto scritto oggi dal Corriere della Sera, infatti, gli assessori capitolini Scozzese e Improta (rispettivamente Bilancio e Trasporti, vicini al premier Renzi) puntano ad ottenere dal governo un decreto legge che consenta al Campidoglio di ricapitalizzare Atac con 200 milioni euro, di cui 160 dal conferimento dei treni della metro e solo 40 milioni cash.
Ma l’operazione, secondo i sindaci, ripianerebbe il bilancio Atac ‘artificialmente’ e certo non servirà a riempire le casse dissanguate di Atac né a pagare la lunga lista di fornitori che attendono vanamente di ottenere i propri crediti dalla più grande azienda italiana del trasporto pubblico locale. Da qui il braccio di ferro per ottenre qualcosa di più sostanziale e in grado di proteggere gli amministratori anche dal rischio di coinvolgimento in una procedura fallimentare con l’accusa di non aver applicato correttamente gli articoli del codice civile.
Secondo ‘La Repubblica’, inoltre, anche Atac è a sua volta creditore, e aspetta da tempo i finanziamenti della Regione Lazio sul trasporto pubblico locale relativi al periodo che va dal 2010 al 2013: ben 373 milioni di euro che la municipalizzata romana non ha ancora incassato. Soldi che farebbero il bene di Atac e soprattutto dei suoi fornitori e anche, di riflesso, degli utenti di bus e metropolitana.
Anche oggi situazione difficile in metropolitana
I disagi per gli utenti sono l’altro tema caldo relativo ad Atac in questo mese di luglio assolutamente rovente. Lo sciopero bianco prosegue anche oggi e causa situazioni al limite della decenza sulle due principali linee della metropolitana capitolina: la metro A e la linea B. Entrambe le linee subiscono fortissimi ritardi dovuti alla partenza di un numero inferiore di treni rispetto a quanto previsto dalla tabella giornaliera. La ragione dei ritardi sta nell’applicazione alla lettera, da parte di alcuni macchinisti, del regolamento: non fanno partire i treni che registrano anomalie, anche poco significative, mandandoli in riparazione, causando così una diminuzione nel numero delle corse. L’effetto è una ressa nei principali snodi della metropolitana come Stazione Tiburtina e Stazione Termini dove si è costretti a perdere anche 5-6 corse prima di riuscire a salire su un treno.
Precettazione in vista dello sciopero di lunedì 27 luglio
Nella mattinata di oggi è attesa, infine, la decisione sullo sciopero indetto dai sindacati Orsa e Ugl previsto per il prossimo 27 luglio. Dopo un lungo incontro, il Prefetto di Roma Franco Gabrielli ha chiesto ai rappresentanti dei sindacati la revoca dello sciopero. Orsa e Ugl daranno la risposta entro le ore 12 di oggi ma in caso di mancata revoca da parte delle due sigle sindacali, il Prefetto ha già annunciato di essere pronto a fare scattare la precettazione degli autisti Atac.