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AstraZeneca ritira il vaccino contro il Covid-19 in tutto il mondo: ecco perché

Nuove varianti, tanti vaccini disponibili e domanda sempre più bassa: AstraZeneca decide di ritirare il vaccino Vaxzevria

AstraZeneca ritira il vaccino contro il Covid-19 in tutto il mondo: ecco perché

AstraZeneca ritira dal mercato il suo vaccino contro il Covid-19. L’annuncio è arrivato direttamente dall’azienda che ha motivato la sua decisione con “l’eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”. Parlando in parole povere, la domanda è poca e i vaccini disponibili sono tanti. La società ha inoltre aggiunto che procederà al ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria (nome scientifico del vaccino) in Europa.

AstraZeneca ritira il suo vaccino contro il Covid-19 in tutto il mondo

La decisione fa seguito alla nota ufficiale di AstraZeneca che a marzo aveva annunciato lo stop alla commercializzazione del vaccino nell’Unione europea. Martedì l’Agenzia europea per i medicinali ha emesso un avviso secondo cui il vaccino non è più autorizzato all’uso, mentre negli Usa non aveva mai ricevuto il via libera delle autorità mediche e farmaceutiche. Il ritiro riguarderà dunque il resto del mondo, compreso il Regno Unito, dove il vaccino era nato. 

“Poiché sono stati sviluppati numerosi vaccini aggiornati per le varianti Covid-19, ora c’è un surplus di sieri disponibili. Ciò ha causato una diminuzione della domanda di Vaxzervria, che non viene più prodotto né fornito”, ha spiegato l’azienda farmaceutica.

“Siamo incredibilmente orgogliosi del ruolo che Vaxzevria ha giocato nel mettere fine alla pandemia globale da Coronarivus. Secondo stime indipendenti, oltre 6,5 milioni di vite sono state salvate solo nel primo anno di utilizzo, mentre oltre tre miliardi di dosi sono state somministrate globalmente. I nostri sforzi sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo”, ha aggiunto la società che non associa il ritiro alle cause in corso nel Regno Unito.  

Il vaccino AstraZeneca e le trombosi

Poche settimane fa, a fine aprile, AstraZeneca aveva ammesso per la prima volta in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale. L’ammissione potrebbe aprire la strada a risarcimenti multimilionari, secondo i media britannici. 

A seguito di una causa intentata da cinquanta famiglie contro l’azienda, AstraZeneca aveva infatti ammesso in Tribunale che in alcuni rarissimi casi il vaccino avrebbe causato fenomeni di coaguli di sangue, una diminuzione delle piastrine e patologie gravi come le trombosi con sindrome trombocitopenica. I processi sono ancora in corso, ma 12 delle 51 famiglie che avevano citato in giudizio il colosso farmaceutico ha annunciato di aver rinunciato a portare avanti la richiesta di risarcimento danni dinanzi all’Alta Corte della capitale britannica.

In oltre tre anni di utilizzo e tre miliardi di dosi somministrate nel mondo, al vaccino di Astrazeneca sono stati imputati 81 decessi nel Regno Unito per sospetta trombosi con sindrome trombocitopenica e gravi effetti collaterali in centinaia di altri casi. Un fenomeno dunque molto raro soprattutto se paragonato ai periodi in cui il Covid-19 registrava una mortalità relativamente elevata. 

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