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Aste immobiliari: solo 37 mila le aste nel primo trimestre 2024, un crollo del 17,8%. I dati dell’Osservatorio Brick

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Nel primo trimestre del 2024, in Italia sono state pubblicate circa 37.000 aste, il che rappresenta un calo del 17,8% rispetto alle circa 45.000 aste dello stesso periodo nel 2023. Il valore complessivo dell’offerta minima di partenza è stato di circa 6,3 miliardi di euro, in diminuzione del 16% rispetto ai 7,5 miliardi dello scorso anno. Sono i dati riportati dall’Osservatorio “BRICK” della società Berry Srl, una startup fintech specializzata nella progettazione e fornitura di prodotti e servizi innovativi nel settore del credito. L’osservatorio utilizza algoritmi di intelligenza artificiale appositamente addestrati per monitorare l’andamento del mercato immobiliare e delle aste in Italia, fornendo dati accurati e tempestivi relativi al settore.

Il valore degli immobili all’asta di tipo residenziale rimane elevato, registrando un aumento del 9,3% nel primo trimestre del 2024. Nella Lombardia si registra il maggior numero di nuove aste pubblicate, mentre a Roma si conferma il primato sia tra le città che tra i Tribunali, seguendo il trend del 2023. A livello nazionale, il valore medio di base d’asta si attesta intorno a circa 171.700 euro, in aumento del 3,5% rispetto ai 165.900 euro registrati al 31 marzo 2023. In Sardegna si registra la base d’asta media più alta d’Italia, mentre nel Molise è la più bassa.

Aste: in Lombardia il maggior numero di avvisi, Roma prima città

Nel primo trimestre del 2024, sul Portale Vendite Pubbliche sono stati pubblicati circa 37.000 nuovi avvisi d’asta. La maggior parte di essi riguarda immobili ad uso residenziale (53%), seguiti da quelli ad uso commerciale (19%) e ad uso industriale (3,4%), mentre il restante 25% comprende altre categorie immobiliari. Le aste nella Lombardia rappresentano il 12% del totale, con un calo del 23,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il Lazio e la Sicilia hanno entrambi poco più dell’11% delle nuove aste, con diminuzioni rispettivamente del 4,7% e del 23%. La Valle d’Aosta conferma il minor numero di nuove aste, con una diminuzione del 40%.

Il Centro Italia presenta la maggior concentrazione percentuale di nuove aste (29,23%), seguito dal Nord-Ovest, Sud escluso le isole, Isole e Nord-Est. Roma rimane la città con il maggior numero di aste (1.218), seguita da Palermo e Genova. A livello provinciale, la Città Metropolitana di Roma è in testa con 2.791 aste pubblicate, seguita da Perugia e Cosenza. Per quanto riguarda i Tribunali locali, quello di Roma continua ad avere il maggior numero di nuove aste aperte nel primo trimestre del 2024, seguito da quelli di Cagliari, Milano e Brescia.

Aste: il prezzo medio di partenza

Nel primo trimestre del 2024, la base d’asta media nazionale delle vendite è stata di circa 171.700 euro, in aumento del 3,5% rispetto a marzo 2023. Tra le categorie, gli immobili residenziali mostrano una crescita significativa della base d’asta media, arrivando a 136.700 euro, un aumento del 9,3% nonostante un minor numero di aste.

Gli immobili industriali registrano invece una diminuzione del 2,7%, passando da 630.945 euro nel primo trimestre 2023 a 613.570 euro nel 2024. Gli immobili commerciali subiscono un lieve decremento, da 172.000 euro a 171.400 (-0,3%). Significativo, invece, l’aumento nella base d’asta media degli impianti sportivi, che supera il milione di euro (992.560 euro) nel 2024, rispetto ai 425.700 euro del primo trimestre del 2023, segnando un incremento del 132,9%.

La Sardegna si posiziona al vertice tra le zone con il valore medio più alto della base d’asta su scala nazionale, con un totale di 337.243 euro (+74,2% rispetto al 1Q23). Seguono il Trentino-Alto Adige con 311.912 euro (+33,7%), la Lombardia con 229.838 euro (+37,1%), e la Toscana con 242.516 euro (+6,7%). Le regioni con i valori più bassi rimangono la Calabria (89.921 euro, -11,5%) e il Molise (96.892 euro, -2,3%).

Per quanto riguarda il valore complessivo della base d’asta a livello regionale, la Lombardia si attesta a 808.730 milioni di euro (-18,4%), seguita dal Lazio con 646.308 milioni di euro (-35%) e dalla Toscana con 626.661 milioni di euro (-5%). A livello provinciale, la Città Metropolitana di Roma presenta il valore più alto, con 463.572 euro (-35,3%), seguita da Fermo con 265.776 euro e Cagliari con 235.443 euro.

Crescono le aste telematiche

Le modalità d’asta hanno mostrato variazioni significative nel primo trimestre del 2024. Le aste gestite in modalità asincrona telematica sono aumentate dal 32% al 38%, mentre le vendite presso il venditore e sincrona mista sono diminuite rispettivamente del 4% e del 2%. Le vendite sincrone telematiche hanno mantenuto sostanzialmente lo stesso numero.

“Nel primo trimestre 2024 i dati ci consegnano un panorama di nuove aste in significativo calo, quasi 10mila avvisi pubblicati in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, un decremento non fisiologico le cui cause possono essere individuate principalmente al continuo calo delle procedure esecutive pendenti nei tribunali” ha sottolineato Chai Botta, responsabile dell’analisi dei dati dell’Osservatorio BRICK. “Per quanto riguarda i macro-trend, nelle grandi città e nei capoluoghi di regione non ci sono state grandi variazioni mentre l’andamento delle nuove aste nelle province sottolinea come siano le periferie e le città più piccole delle varie regioni a registrare i maggiori cali nel periodo. Per quanto riguarda i tribunali, quello di Roma si conferma il primo per nuove aste aperte nel periodo mentre le corti d’appello dell’Aquila e di Catania assieme ai Tribunali di Cremona, Patti, Pavia e Vercelli hanno registrato il minor numero di aste aperte (solo una per tribunale).

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