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Aste immobiliari 2024: calo delle pubblicazioni, ma prezzi più alti. Roma in cima alle classifiche

Nel 2024, il numero di aste è diminuito del 23%, ma il valore medio delle basi d’asta è aumentato del 4%, riflettendo la solidità del mercato nonostante le incertezze economiche. I dati, raccolti dall’Osservatorio Brick di Berry Srl

Aste immobiliari 2024: calo delle pubblicazioni, ma prezzi più alti. Roma in cima alle classifiche

Il 2024 ha portato un cambiamento interessante nel panorama delle aste immobiliari italiane, con un calo del 23% nel numero di nuovi avvisi pubblicati, passando da 149.474 nel 2023 a 114.746. La cifra complessiva dell’offerta minima di partenza ha toccato i 19,6 miliardi di euro, registrando una flessione del 20% rispetto ai 24,6 miliardi dell’anno precedente. I dati, raccolti dall’Osservatorio Brick di Berry Srl, delineano un inizio meno frizzante rispetto al 2023, ma ancora con numeri che meritano attenzione.

Chai Botta, responsabile dell’Osservatorio Brick, sottolinea che il 2024 ha confermato la complessità e la dinamicità del mercato delle aste immobiliari. Nonostante il calo generale del numero di aste pubblicate, l’incremento del valore medio delle basi d’asta dimostra la resilienza del settore immobiliare, particolarmente nelle aree geografiche e nelle città più richieste. Le dinamiche del mercato rivelano anche una crescente prudenza da parte delle famiglie italiane nel mettere in vendita proprietà residenziali, riflesso dell’incertezza economica globale.

Nuove aste pubblicate nel 2024

Analizzando i dati del 2024, il 53% delle aste riguarda immobili residenziali (era il 54% nel 2023), con una diminuzione di oltre 20mila immobili (-25%). Il 19% riguarda immobili ad uso commerciale (20% nel 2023), con una riduzione di oltre 7.000 unità (-24%). Il 3% è costituito da immobili industriali (4% nel 2023), con una diminuzione di 1.366 aste (-26%). Infine, il 24% delle aste riguarda “altre categorie immobiliari” (22% nel 2023), con una contrazione del 18%.

A livello regionale, il 13% delle aste è localizzato in Lombardia, con un totale di 14.341 nuovi avvisi (-29% rispetto al 2023), l’11% nel Lazio (13.083 aste, -15%) e un altro 11% in Sicilia (12.780 aste, -26%). La Valle d’Aosta è la regione con la maggiore flessione, con solo 112 aste pubblicate (-41%).

A livello macro-territoriale, la distribuzione delle aste è la seguente:

  • Centro Italia: 29% (-19% rispetto al 2023)
  • Sud Italia: 23% (-23% rispetto al 2023)
  • Nord-Ovest: 21% (-27% rispetto al 2023)
  • Isole: 16% (-24% rispetto al 2023)
  • Nord-Est: 12% (-26% rispetto al 2023)

Tra le grandi città, Roma continua a dominare con 4.643 aste pubblicate (+14% rispetto al 2023), seguita da Milano con 1.456 aste (+94%), Palermo con 1.018 aste (+15%), Napoli con 923 aste (-14%) e Genova con 914 aste (+1%). A livello provinciale, Roma è la più attiva con 9.009 aste, pari all’8% del totale nazionale, seguita da Milano (3.389 aste), Perugia (3.289 aste) e Cosenza (3.009 aste).

Per quanto riguarda i tribunali locali, il tribunale di Roma ha pubblicato il maggior numero di aste, con 4.514 (-18% rispetto al 2023), seguito da Cagliari con 3.038 aste (-9%), Milano con 2.667 aste (-20%) e Brescia con 2.425 aste (-32%).

Base d’asta media

Nel 2024, la base d’asta media nazionale delle vendite è stata di 170.469 euro, in aumento del 4% rispetto ai 164.426 euro del 2023. Analizzando le singole categorie, la base d’asta media per gli immobili industriali è di 633.025 euro (-3% rispetto ai 651.317 euro del 2023), quella degli impianti sportivi è di 1.147.285 euro (+67% rispetto ai 688.523 euro del 2023), quella degli immobili commerciali è di 193.658 euro (+9% rispetto ai 176.976 euro del 2023) e quella degli immobili residenziali è di 126.366 euro (+4% rispetto ai 121.722 euro del 2023).

A livello regionale, la Sardegna si distingue con la base d’asta media più alta, pari a 311.513 euro (+66% rispetto ai 187.289 euro del 2023). Seguono il Trentino-Alto Adige con 293.929 euro (+9%), la Toscana con 225.252 euro (+4%) e l’Emilia-Romagna con 199.072 euro (-18%). Le regioni con i valori più bassi sono il Molise (106.417 euro, +4%) e la Calabria (97.736 euro, -2%).

Per quanto riguarda la somma complessiva delle basi d’asta a livello regionale, la Lombardia è la prima con un totale di 2,5 miliardi di euro (-34% rispetto al 2023), seguita dal Lazio con 2,4 miliardi, dalla Toscana con 1,8 miliardi, dalla Sardegna con 1,6 miliardi e dalla Sicilia con 1,5 miliardi. A livello provinciale, la Città Metropolitana di Roma guida la classifica con un valore di 1,8 miliardi di euro (-22% rispetto al 2023), seguita da Milano con 703 milioni di euro, e da Perugia, Cagliari e Napoli con valori superiori a 500 milioni di euro ciascuna.

Modalità d’asta

Per quanto riguarda le modalità d’asta, la modalità “asincrona telematica” è la più popolare, con il 39% delle aste che si svolgono in questo modo, seguita dalla modalità “sincrona mista” (32%). Le modalità “presso il venditore” (22%) e “sincrona telematica” (7%) sono decisamente meno utilizzate.

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