Successo (quasi) pieno per l’asta dei Btp a 3 e 15 anni. I rendimenti calano in maniera significativa, ma non è stata assorbita l’intera offerta dei titoli a 15 anni alle condizioni proposte dal Tesoro. Nel dettaglio, Il Tesoro ha venduto tutti i quattro miliardi in programma del nuovo Btp triennale in scadenza a maggio 2016. Il tasso è sceso al 2,29% dal 2,48% dell’asta precedente. Sono stati anche venduti 1,67 miliardi del Btp a 15 anni settembre 2028, contro un ammontare massimo di due miliardi e contro un’offerta degli operatori per 2,21 miliardi. Il tasso è sceso al 4,68% dal 4,90% dell’asta precedente.
Il differenziale fra i tassi di riferimento italiano e tedesco è sceso sotto i 300 punti base, in area 299, per la prima volta dallo scorso 8 marzo, quando aveva segnato 299,5. Il livello toccato oggi costituisce il minimo dal 277,9 toccato il 25 febbraio. Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,30%.
Alla Borsa di Milano l’indice FtseMib guadagna lo 0,55% a quota 16.015 in linea con Francoforte +0,57% e Parigi +0,66%%. Cresce l’attesa per il Cda di Telecom Italia +2,06% dedicato al negoziato con Hutchinson Whampoa. Grande fibrillazione attorno a Finmeccanica (+1,66%) e Mediaset (+ 3,52%).
Contrastate le banche dopo la partenza negativa: Unicredit +0,28%, Intesa -0,08%. Corre MontePaschi +4,37%, Mediobanca -1%, Banco Popolare -0,69%. Generali avanza dell’1,15%. Unipol -0,4%, Fondiaria-Sai -1,4%. Fiat -0,09%, StM +2,55%. In calo Enel -0,5%: Goldman Sachs ha tagliato il target price ed ha confermato il giudizio “Neutral”. Eni -0,11%. Saipem sale del 2,5%.