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Asta Btp: Monti passa il test con la sufficienza

ll Tesoro ha collocato oggi Btp con scadenza 2014, 2021 e 2022 per un valore complessivo di 7,5 miliardi di euro, a fronte degli 8,5 offerti – I titoli decennali sono stati collocati a un tasso lordo del 6,979%, contro il 7,56% dell’asta precedente – Piazza Affari gira in negativo – Lo spread continua a viaggiare su quota 520 punti base.

Asta Btp: Monti passa il test con la sufficienza

Esito positivo, ma non troppo, per l’asta di Btp di questa mattina. Il Tesoro ha collocato oggi Btp con scadenza 2014, 2021 e 2022 per un valore complessivo di 7,5 miliardi di euro. I titoli decennali sono stati collocati a un tasso lordo del 6,979%, contro il 7,56% dell’asta precedente. Il tasso di copertura dell’offerta si è attestato all’1,357. I titoli biennali sono stati collocati al 5,62%.

Il Tesoro ha collocato solo 6,9 miliardi di titoli, meno dell’ammontare massimo previsto di 8,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda i Btp, sono stati collocati 2,5 miliardi di euro di titoli decennali al 6,98%, dal 7,56% della precedente asta di fine novembre, e 2,5 miliardi di titoli a tre anni al 5,62%, dal 7,89% di fine novembre. Per entrambe le categorie di titoli la richiesta ha sopravanzato l’offerta di 1,3 volte. Ieri il bid-to-cover dei Bot era stato migliore, pari a 1,7.

Sul mercato secondario, dopo l’asta, il rendimento del Btp decennale sta salendo ed è arrivato al 7,10%, 20 punti base in più di ieri. Lo spread con il Bund tedesco si è allargato a 522 punti. La tensione, insomma, resta molto al. Ma il premier Mario Monti può dare il via alla conferenza stampa di fine anno con un pensiero in meno: il rischio di un “flop” del debito, almeno per ora, è scongiurato.

Le Borse sono rimaste sostanzialmente ferme in attesa dell’asta e con pochissimi scambi per il periodo festivo. Ora Piazza Affari registra un lieve incremento +0,05%, indice Ftse Mib a quota 14.809. Parigi sale dello 0,16%, meglio Francoforte e Londra + 0,3%. L’euro è scambiato a 1,291 contro il dollaro, in calo da 1,294 della chiusura di ieri sera.

In Piazza Affari l’indice FtseMib è invariato. Londra e Parigi segnano cali dello 0,1%, Francoforte +0,2%. Fra i titoli in rialzo si distinguono Azimut +2,91% eMediolanum +0,94% e Banca Generali +1,79% società che operano nel risparmio gestito con risultati superiori alla media del settore. Forte calo di Banca Popolare dell’Emilia -3,6% che ha venduto i suoi fondi comuni di investimento. Fra le altre banche, Intesa sale dell’1,1%.

In crescita anche Unicredit, nonostante la notizia che Cariverona sottoscriverà solo in parte l’aumento di capitale. In evidenza Banca Finnat +2,41%, incaricata di seguire il raggruppamento dei nuovi titoli di piazza Cordusio. In calo Lottomatica -1,6% e Prysmian -1,4%. Fiat perde l’1,13%. Fra le mid cap, prosegue il rialzo di Rdb +4%. Scendono Seat -3%, Landi Renzo -3% e De’ Longhi -2%, alla vigilia dello split.

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