Rendimenti in rialzo all’ultima asta Btp. Giovedì mattina il ministero dell’Economia ha collocato buoni del Tesoro per 7,25 miliardi di euro, l’intero importo offerto, ma ha registrato tassi d’interesse in aumento su tutte le scadenze.
Nel dettaglio, sono stati collocati Btp a 5 anni, con scadenza ad aprile del 2026, per 2,75 miliardi (la forchetta prevista era fra 2,25 e 2,75 miliardi), a fronte di una domanda che ha raggiunto quota 3,9 miliardi: il rapporto di copertura è stato quindi pari a 1,43. Il rendimento si è attestato invece allo 0,17%, in aumento di 12 punti base rispetto all’ultima asta dello stesso tipo.
Il Tesoro ha collocato anche Btp decennali con scadenza ad agosto del 20231 per un importo complessivo pari a 2,5 miliardi di euro (il range previsto era fra 2 e 2,5 miliardi). In questo caso, la domanda è arrivata a 3,59 miliardi, con rapporto di copertura di 1,44, mentre il tasso d’interesse è stato fissato allo 0,88%, in rialzo di 15 punti base nel confronto con l’ultima emissione analoga.
Inoltre, è stata venduta un’altra tranche da due miliardi di Btp a 10 anni – stavolta in scadenza ad aprile del 2031 – con una domanda che ha sfiorato i 3 miliardi e un rendimento pari allo 0,83%.
Infine, il ministero dell’Economia ha collocato anche il CCT EU con scadenza aprile 2026 per un importo pari a 1,25 miliardi. La domanda ha toccato i 2,4 miliardi, con un rapporto di copertura pari a 1,92. Il rendimento è rimasto in territorio negativo (-0,06%), pur aumentando di due punti base rispetto all’asta di un mese fa.
All’inizio del pomeriggio, il differenziale di rendimento fra i Btp a 10 anni e gli analoghi Bund tedeschi viaggia a quota 106 punti base, un livello sostanzialmente stabile rispetto alla chiusura di ieri.
Negli stessi minuti, il Ftse Mib galleggia appena sopra la parità (+0,13%).