Partenze positive per i mercati finanziari rassicurati venerdì dalle parole di Jerome Powell che ha escluso aumenti “strong” dei tassi. Note positive anche sul fronte dei dazi. Si profila l’accordo tra Stati Uniti e Messico, che potrebbe a sua volta precedere un’intesa anche con il Canada e la firma del Nafta 2.
PECHINO AI MASSIMI DA 3 SETTIMANE. SHANGHAI +2.1%
Buone nuove anche dalla Cina. La banca centrale ha fissato una nuova banda di parità tra yuan e dollaro attorno a 6,80. Pechino segnala così la volontà di evitare una svalutazione della sua moneta sopra quota 7 sul biglietto verde. Il messaggio è che Pechino non intende usare la leva del cambio contro Washington. Inoltre, viene ribadita la volontà di non consentire un calo delle riserve sotto i 3.000 miliardi di dollari.
La reazione dei mercati non si è fatta attendere:
Lo yuan è rimbalzato a 6,8110, ai massimi da due mesi e mezzo.
La Borsa di Shanghai sale dell’1,9%, Hong Kong +2,1%. In terreno positivo anche il Kospi coreano.+0,3%. A Tokyo l’indice Topix sale dello 0,8%.
Debole il petrolio: Brent a 75,76 dollari l barile.
AL VIA LA MISSIONE DEL DRAGO PER TRIA
La settimana si apre con la visita ufficiale del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, che si protrarrà fino al 1 settembre tra Pechino e Shanghai, per “rafforzare i rapporti economici tra i due Paesi”. Ovvero per convincere la Cina ad acquistare titoli del debito o partecipare ad investimenti nel Bel Paese. Alla vigilia del rientro del ministro, venerdì 1° settembre a Borse chiuse, Fitch diffonderà la prima pagella sul debito italiano, (oggi outlook stabile e rating BBB).
VENERDI’ IL PRIMO TEST PER IL RATING
Nel mezzo, da martedì a giovedì, il Tesoro affronterà le prime aste dopo le vacanze: si parte martedì con i Ctz biennali, poi toccherà ai Bot a 6 mesi e, giovedì, con l’offerta di titoli a medio-lungo.
Il Mef si avvicina ai test in condizioni tutt’altro che ideali. Negli ultimi due mesi si è registrato un deflusso di quasi 70 miliardi di titoli italiani da parte degli investitori internazionali, sostituiti dagli acquisti delle banche di casa nostra (ma anche di Poste Italiane). Il rendimento del Btp decennale è salito al 3,13%.. Lo spread è arrivato a 278 punti base.
POWELL SPINGE WALL STREET A NUOVI RECORD
A dare la spinta ai listini sono stati i nuovi record di S&P 500 e Nasdaq stabiliti venerdì. Il rally prosegue stamane: i futures su Wall Street salgono dello 0,3%. Il discorso di Jerome Powell al meeting di Jackson Hole non ha riservato sorprese. Il presidente della Fed non si adeguato al monito di Donald Trump sul costo del denaro ed ha ribadito che i tassi Usa saliranno di un quarto di punto nella riunione del 26 settembre, mentre resta assai probabile un altro ritocco (probabilmente nell’ultima riunione dell’anno).
Gli operatori guardano però con inquietudine all’appiattimento della curva dei rendimenti dei Treasury che si è ulteriormente appiattita sfondando al ribasso i 20 punti base per la prima volta dall’agosto del 2007, finendo addirittura sotto l’equivalente giapponese come non accadeva da undici anni.
Le parole di Powell, che ha difeso i rialzi graduali dei tassi e che ha escluso un surriscaldamento dell’economia, hanno spinto al rialzo i rendimenti dei titoli a due anni mentre quelli del decennale sono rimasti invece sotto pressione di fronte all’atteggiamento soft sull’inflazione di Powell che pure si è rifatto al più celebre detto di Mario Draghi (“whatever it takes”) per dimostrare la sua determinazione contro l’aumento dei prezzi.
MARTEDI’ I DATI DEL PIL USA: PREVISTO +4%
Sul fronte macro spicca in settimana la pubblicazione martedì dei dati sulla bilancia commerciale, mentre continua lo scontro Usa-Cina sui dazi. Gli analisti prevedono un aumento dei deficit americano verso Pechino (69 miliardi a luglio contro 67,9 miliardi precedenti). La seconda lettura dell’andamento del pil Usa nel secondo trimestre, in uscita mercoledì, dovrebbe confermare l’ottimo stato di salute della congiuntura: è previsto un aumento del 4% (contro 4,1% della prima stima).
A PIAZZA AFFARI RIFLETTORI SU FIAT CHRYSLER
Sul fronte societario:
- Prende il via oggi l’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria lanciata da 2i Towers sulle azioni di EI Towers. L’operazione terminerà il 5 ottobre.
- Si scalda ulteriormente la partita per Carige in attesa dell’assemblea del 20 settembre. Venerdì ha rassegnato le dimissioni dal cda anche l’ex sindaco di Genova, Giuseppe Pericu. E’ venuta meno così la maggioranza degli amministratori in carica.
- Sotto i riflettori Fiat Chrysler, miglior blue chip della scorsa settimana con un balzo del 5%, dopo la conferma dell’interesse di Kkr per Magneti Marelli. Morgan Stanley ha abbassato il target price a 21 euro da 23 euro, confermando però il giudizio Overweight: rispetto alla quotazione di oggi gli analisti americani stimano un potenziale di rialzo intorno al +50%