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Asta Btp: domanda ok, i tassi dei triennali crollano ai minimi dal 2010

Dopo il successo registrato ieri dai Bot, oggi è andata molto bene anche l’asta dei Btp a medio-lungo termine. Il Tesoro ha collocato titoli per un totale di 6,5 miliardi. I tassi d’interesse sui triennali sono crollati ai minimi dall’ottobre 2010, arrivando fin sotto il muro del 3%, al 2,75%, in netto calo rispetto al 4,65% dell’ultimo collocamento di luglio. Buona la domanda, con bid to cover di 1,49, che ha consentito di piazzare tutti i 4 miliardi offerti.

Venduti anche Btp in scadenza a marzo 2026 per 1,5 miliardi, su un range di offerta di 0,75/1,5 miliardi. Il rendimento è stato del 5,32%, mentre il bid-to-cover è arrivato a 1,50. In occasione dell’ultima asta su questo titolo – nel luglio 2011 – i tassi avevano raggiunto il 5,90%.

Infine, oggi il Tesoro ha collocato l’off-the-run agosto 2017 per un miliardo, su un range di offerta di 0,5/1 miliardo. Il rendimento è risultato del 3,71% e il bid-to-cover di 1,85.

Nei minuti successivi lo spread Btp-Bund si mantiene sotto i 350 punti base, a 347, in leggero rialzo rispetto alla chiusura di ieri (341). Il rendimento sui decennali è al 5,055%. 

Intanto a Piazza Affari prevale ancora il clima d’incertezza in attesa della Federal Reserve, che stasera alle 18 e 30 italiane annuncerà le sue nuove decisioni in tema di politica monetaria. Il buon esito dell’asta di stamane non vale quindi a risollevare Milano, che pur riducendo le perdite viaggia ancora in rosso di oltre mezzo punto. Deboli anche Londra (-0,05%), Francoforte (-0,34%) e Parigi (-0,62%). 

 

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