L’esito felice dell’asta Bot ha fatto bene a Piazza Affari, listino leader a fine mattinata. L’indice Ftse/Mib guadagna lo 0,39%, a quota 16563 contro Parigi e Francoforte, invariate, e Londra sotto dello 0,14%.
Il Tesoro italiano ha collocato 8,5 miliardi di eurdo di Bot semestrali all’1,12%. La domanda è stata pari a 1,5 volte l’offerta. Il rendimento è inferiore a quello dell’asta precedente di fine febbraio che era pari all’1,2% ma leggermente superiore a quello offerto dalle stesse scadenze nel mercato secondario e pari all’1,7%. I rendimeti sui titoli di Stato sono ai minimi da settembre 2011.
Domani il Tesoro offrirà fra 6 e 8,25 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni e del nuovo CCTeu. Il decennale italiano registra un lieve miglioramento con il rendimento in calo al 5,03% e lo spread con il Bund in discesa a 315 punti, dai 321 di ieri. Milano è sostenuta dai rialzi di un tris d’eccezione: Finmeccanica + 5%, Unicredit +1,4% e Telecom Italia +1,3%.
L’incidente nel mare del Nord continua a pesare su Eni –1% ma non su Saipem +1,6%, promossa buy da Bank of America. Scendono le quotazioni del greggio in vista della possibile immissione sul mercato da parte degli Stati Uniti delle riserve strategiche. Il Wti è scambiato a 106,6 dollari, in calo dello 0,6%, Brent a 124,5 dollari (-0,7%).
Strappo di Finmeccanica all’indomani della presentazione dei conti 2011 che hanno confermato l’attesa di una perdita di 2,3 miliardi di euro, legata alla pulizia del bilancio. Il titolo, che in avvio non è riuscito a fare prezzo restando per diversi minuti in asta di volatilità, sale ora del 7,42%. Le previsioni di Ebitda del gruppo per il 2012 sono state migliori delle attese, mentre anche ieri le azioni avevano corso sulle indiscrezioni di un interesse di Hitachi Rail per AnsaldoBreda e Ansaldo Sts +1,6%.
Telecom Italia guadagna l’1,8%. Dal 24 febbraio scorso, giorno dei conti, il titolo ha guadagnato il 16%, spinta dalle promozioni delle case d’affari e dalla riduzione dell’indebitamento.
Infine, Unicredit +1,9%. Gli analisti valutano con grande interesse i risultati dell’ultimo trimestre 2011, assai migliori del previsto. Per contro, il mercato punisce Bpm -4,7%, dopo le svalutazioni e gli accantonamenti decisi ieri dal cda in occasione di un esercizio in rosso per 614 milioni. Attesa per il cda di Banca Mps -1,64%. Recupera StM +2,3% dopo il ribasso di ieri. Positiva Piaggio +3,2%. Ancora in ribasso Maire Tecnimont -1,7%. Marcia indietro di Telecom Italia Media -2%. Negativa anche Mediaset che perde lo 0,8%.