Ancora un risultato storico per il Tesoro italiano. Questa mattina via XX settembre ha collocato in asta Bot semestrali per 7 miliardi di euro, il massimo importo offerto, pagando un tasso d’interesse pari allo 0,09%: si trata del rendimento più basso di sempre, quasi la metà rispetto allo 0,16% registrato nell’analoga asta di gennaio.
Buona anche la domanda: l’importo richiesto è stato pari a 12,6 miliardi, per un rapporto di copertura di 1,81, in crescita rispetto al precedente 1,74.
Subito dopo la comunicazione del risultato dell’asta, lo spread fra Btp e Bund decennali si attesta a 110 punti base, in leggero rialzo rispetto alla chiusura di ieri (106 pb). Sul versante azionario, invece, negli stessi minuti l’indice Ftse Mib di Piazza Affari lascia sul campo circa mezzo punto percentuale.
Tutto ciò accade quando mancano ormai solo otto giorni al varo del quantitative easing targato Banca centrale europea, che prenderà il via il 5 marzo. Già nelle scorse sedute i mercati si erano posizionati sul nuovo scenario, che avvantaggia i titoli del debito della “periferia” dell’area euro, indebolendo leggermente il Bund tedesco.