Calano in asta i rendimenti del Bot a 6 mesi: 0,272% in calo dallo 0,379 di fine ottobre. La richiesta è stata pari a 1,7 volte l’offerta di 6 miliardi. Il rendimento del decennale, alla vigilia delle offerte a medio termine di domani, è al 2,13%. Lo spread resta sotto i 140 punti base.
Dopo l’asta però si affievolisce anche in Piazza Affari la spinta al rialzo, in sintonia con gli altri mercati del Vecchio Continente. L’indice Ftse Mib sale dello 0,09% mantenendosi oltre quota 20 mila (20.028 punti). Cala intanto l’indice della fiducia calcolato dall’Istat a 100,2 da 101,3.
Stabile anche Parigi +0,09%, Londra +0,28%. Madrid arretra dello 0,14%. Meglio di tutti Francoforte +0,65%. Anche a Milano tiene banco l’attenzione per il vertice Opec di domani.
Le quotazioni del greggio restano deboli: Brent a 78,1 dollari al barile, Wti a 73,8 dollari. Il calo dell’oil si traduce in una spinta robusta alle quotazioni delle utilities: Enel guadagna l’1,6% in sintonia con Rwe +3,2% e E.on +1,2%, grandi protagoniste a Francoforte.
Al contrario, perde colpi Eni -1,3%. Saipem +1,9%. Rimbalza, dopo i forti ribassi e lo stacco della cedola, Tenaris +0,7%.
Positive le banche: Unicredit e Intesa +0,4%. Banco Popolare +1%. Bpm +1%: l’ad Giuseppe Castagna ha smentito l’interesse per la quota in Anima di Mpps -0,1%. Nel gestito salgono Anima +1% e Mediolanum +1,1%.
Positivi gli industriali: Fca +0,1%, Finmeccanica +0,8% al traino di Ansaldo Sts, +4,6% sull’onda delle indiscrezioni per un ritorno di fiamma dei possibili compratori cinesi. Stm +0,5%.
Sotto i riflettori Mondadori (+11%) dopo la decisione di procedere alla costituzione di Mondadori Libri, società interamente controllata dalla casa editrice di Segrate in cui verranno conferite le attività editoriali e di distribuzione esercitate nell’ambito dell’area Libri, con le relative attività, passività e i rispettivi rapporti contrattuali. Si tratta di un veicolo ideale per operazioni di M&A mirate: i rumors indicano come bersagli Rcs libri o Feltrinelli.