Cresce ma non troppo il costo del debito dopo la retrocessione a BBB da parte di Standard and Poor’s. Il Tesoro ha collocato tutti i 7 miliardi di euro di Bot a un anno, ma il tasso è tornato sopra l’1%. Il rendimento medio è salito all’1,078%, dallo 0,962% dell’asta di giugno. E’ migliorata, comunque, la domanda con il rapporto di copertura salito a 1,56 da 1,49 precedente. Assegnati anche Bot flessibili a 160 giorni per 2,5 miliardi di euro, centrando il target massimo, con un rendimento medio dello 0,599%. Il rapporto di copertura è stato pari a 1,81. Lo spread tra Btp e Bund è salito, dopo l’asta, a quota282.
A Milano l’indice Ftse Mib perde l’1,05% a quota 15624. Londra, Parigi e Francoforte segnano ribassi modesti, compresi tra -0,1% e -0,4%. Solo Madrid (-1,17%) è in linea con il calo registrato dal listino italiano. “La reazione della borsa al taglio del rating contenuta e limitata alle banche italiane che scendono di più rispetto a quelle europee”, commenta a Reuters Fausto Artoni, gestore dei fondi Azimut, che si concede però anche una nota critica: “Quello che più mi ha colpito è stato l’andamento anomalo del Btp ieri che ha chiuso in calo, a fronte del Bund che saliva e anche l’equity italiano ha iniziato a scendere nel pomeriggio, mentre il Dax guadagnava l’1%. La sensazione che ci sia stato dell’insider è molto forte. Ogni volta che c’è un downgrade sull’Italia si vedono movimenti anomali sul Btp e sull’equity. Secondo me è palese che la fuga di notizie ieri si verificata”.
Intanto, pesa a Piazza Affari la pressione sulle banche. Unicredit scende dell’1,79%, Intesa -1,3%, MontePaschi -2,62%, Banco Popolare -1,77%.
“Non vanno sottovalutati i timori degli analisti internazionali sulla solidità delle banche italiane anche se non sempre ben motivati”. Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, senza citare direttamente il taglio del rating dell’Italia di S&P che citava fra le debolezze anche il sistema bancario. Ma il governatore della Banca d’Italia segnala anche l’aumento dei crediti in sofferenza in crescita del 4,5%. “Le tensioni – ha aggiunto – sono destinate a proseguire nei prossimi mesi”.
Le Generali (-1,47%) hanno collocato ieri ad investitori istituzionali l’1% del capitale, ad un prezzo di 13,95 euro per azione per un importo complessivo di 217 milioni. “La transazione – spiega un comunicato – conferma l’approccio disciplinato di Generali nella gestione del capitale e l’uso efficiente del patrimonio ed è a supporto dell’operazione annunciata ieri per l’acquisizione del pieno controllo di Generali Deutschland Holding”.
In calo del 4,48% i titoli Rcs Media Group. Nel primo giorno di asta per i diritti inoptati, sono stati aggiudicati 1.074.159 diritti per le azioni ordinarie, pari a circa l’1% delle ordinarie offerte. Collocati anche 1.148.777 diritti sulle azioni di risparmio, tutti quelli in asta. L’asta per le ordinarie proseguirà dunque nei prossimi giorni. Il termine ultimo e’ il 16 luglio.
In totale, i diritti di opzione non esercitati nell’aumento di capitale e offerti a partire da oggi sono 16.239.574 per la sottoscrizione di complessive 48.718.722 azioni ordinarie pari al 15,05% delle azioni ordinarie offerte. Per le risparmio, erano in asta 1.148.777 diritti di opzione per la sottoscrizione di complessive 3.446.331 azioni di risparmio di Categoria B pari al 4,43% delle azioni di risparmio di Categoria B offerte.
Fiat +2,86%, Fiat Industrial +0,87%. La Fiat ha emesso obbligazioni benchmark per un ammontare nominale di 850 milioni di euro, con scadenza ottobre 2019, prezzo di emissione pari al 100% del valore nominale e cedola fissa del 6,75%. Il regolamento dell’offerta è atteso per il 12 luglio.
Finmeccanica -1,87%, StM -0,49%. Scende Enel -1,94%. Telecom Italia-2,1% perde buona parte dei guadagni della vigilia . Eni -0,57%.