TIENE LA DIGA DEI BOT: ASTA 0K, TASSI IN DISCESA
MA LE BANCHE PERDONO ANCORA. E FRANA TELECOM
Il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di euro di titoli a 6 mesi, l’intero importo dell’offerta, al rendimento dello 0,831%, minimo da gennaio ed in forte calo dall’emissione del 26 febbraio, quando le tensioni innescate dall’esito delle elezioni politiche avevano spinto il rendimento all’1,23%.
Il rendimento del Btp scende di 10 punti base al 4,52%. Lo spread si riduce di 11 punti a 315.
Il buon esito dell’asta non ha provocato reazioni di rilievo in Piazza Affari: l’indice Ftse/Mib -0,69% segna un calo a quota 15535.
L’euro è invariato contro il dollaro a 1,286 da 1,285 di ieri.
Le altre Borse europee segnano discreti rialzi. Londra +0,1%, Parigi +0,67% e Francoforte +0,18%. In rosso solo Madrid -0,36%. Le banche italiane, dopo un avvio in modesto rialzo, hanno imboccato la via della discesa: Unicredit -2,19%, Intesa -1,83%, Banco Popolare -1,53%. In forte ribasso MontePaschi -1,86%. All’opposto, dopo la decisione ieri del consiglio di gestione di accelerare l’iter per la trasformazione in società per azioni, corre Popolare di Milano +1,52%.
Le note più negative riguardano il settore tlc: l’indice Eurostoxx perde l’1%.
Spicca il pesante ribasso di Telecom Italia -5,63%, penalizzata dal downgrade di Bank of America ad underperform da neutral.
La spagnola Telefonica, partner di Telco è in calo del 3,5% dopo avere venduto stamattina tutte le proprie azioni proprie in portafoglio, il 2% circa del capitale, realizzando un incasso di poco meno di 1 miliardo di euro.
Fra gli industriali, Fiat scende del 1,68%,sale Fiat Industrial +1,16%, Finmeccanica -1,39%, StM +1%. Promossa Pirelli +1,3% da SocGen a buy da hold.
Positive Ferragamo, in rialzo dello 0,61% e Parmalat +0,86%.