ASTA BOT, OK, MA TORNANO A SALIRE I TASSI
IN EVIDENZA IMPREGILO, SOFFRONO FIAT E MPS
Il Tesoro ha collocato 3 miliardi di Bot a tre mesi a un rendimento dello 0,76%, da 0,70% della precedente asta di metà settembre. Inoltre sono stati piazzati 8 miliardi di Bot a annuali all’1,94%, dall’1,69% di metà settembre.
Sul mercato secondario il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 5,09%, spread invariato a 360 punti.
L’euro è indicato a 1,286, in lieve calo da 1,288 di ieri sera.
Dopo l’asta, che ha registrato il primo aumento dei tassi da agosto, le Borse hanno preso la via del ribasso: Piazza Affari scende dello 0,72%, Francoforte -0,35%, Parigi -0,39%. Londra è in calo dello 0,51%.
A penalizzare i mercati concorrono vari fattori: 1) timori sulla zona euro 2) la prospettiva di risultati trimestrali deboli, sulla scia dei conti in calo di Alcoa, che ha inaugurato la stagione Usa; 3) il ribasso delle stime da parte del Fondo monetario sulla crescita globale di quest’anno e del 2013; 4) le difficoltà a reagire della Cina, impegnata nella staffetta politica. Stamane si è saputo che Pechino sarà rappresentata solo a livello di vice al vertice del Fondo Monetario in Giappone, diviso dalla Cina dalla disputa territoriale.
In Piazza Affari spicca il rialzo di Impregilo +4,2%, dopo che la brasiliana Primav Construçoes ha incrementato l’offerta per l’acquisto di Ecorodovias portandola a 19 reais per azione dai procedenti 17,90. L’offerta scadrà il prossimo 18 ottobre.
Numerose le pagelle degli analisti: a) Scendono Atlantia -1,8% e Terna -0,9%, entrambe tagliate a sell da neutral da parte di Citigroup. b) Fiat scende del 2%: Moody’s ha abbassato il rating a BA3 da BA2. c) In calo anche Snam -0,1%, su cui Citigroup ha confermato il giudizio buy, segna un calo dello 0,1%.
Positiva Eni +0,8% dopo la ripresa dei prezzi del petrolio: il greggio americano Wti è scambiato a 92 dollari al barile, Brent a 114,5 dollari.
Finmeccanica arretra dello 0,8%, si muove in controtendenza Ansaldo che guadagna lo 0,9%.
Riflessivo il settore del credito. Unicredit arretra dell’1%, Intesa segna -0,6%. Continua, dopo l’assemblea, la frana di MontePaschi -2,1%. Le nuove indagini della Consob sui patti che hanno preceduto l’assemblea pesa sui titoli Popolare Milano -1,3%.
Fra le mid e small cap, forte calo per Italcementi -3,5% e Saras -2,3%