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Asta Bot ok, Borse nella bufera

FRANCOFORTE AFFONDA, IN ROSSO L’EUROPA. BENE I BOT. FORTE RIBASSO PER MEDIOLANUM 

Francoforte in ginocchio -2,15%, Perdite diffuse in tutta Europa. L’onda del ribasso di Wall Street ha investito l’Europa: Parigi -1,57%, Madrid -1,31%. Londra perde l’1,37% Piazza Affari è sotto dell’1,14% poco sopra i 19 mila punti (19.108).

In questa situazione ad alta tensione il Tesoro è riuscito a collocare Bot a 12 mesi per 8 miliardi di euro ad un rendimento dello 0,30%, 3 punti base in più rispetto all’asta precedente. Stabile lo spread a 144 punti Questa sera a mercati chiusi, Moody’s si pronuncerà sul rating sovrano dell’Italia. La valutazione attuale di Moody’s è Baa2 con outlook stabile. Sempre oggi S&P si pronuncerà su Francia e Finlandia. Pesano anche i timori di una pandemia legata all’ebola.

Il Brent scende a 89,5 dollari al barile (-0,5%), livello che non toccava dal 2010, Wti in calo dell’1,3% a 84,6 dollari. Frena anche l’oro, che scivola a 1.222 dollari da 1.230 dollari di ieri. Cross euro dollaro a 1,267 da 1,269 di ieri. Il mercato esprime il timore di un rallentamento dell’economia globale dalla Germania ad Hong Kong dove si è riaccesa la protesta. In Piazza Affari spicca il ribasso di Mediolanum -5%: Fininvest dovrà vendere la quota che eccede il 9,9%, circa il 20%, in conseguenza delle disposizioni di Bankitalia e Ivass. Dopo il passaggio in giudicato della sentenza sui diritti tv, infatti, Silvio Berlusconi ha perduto i rquisiti dell’onorabilità richiesti ad un azionista di controllo nel mondo bancario ed assicurativo. Decade anche il passto di sindacato tra Doris e Fininvest. Mediaset -1,8%: Hsbc ha tagliato il target price a 3,4 euro da 3,8 euro, confermato Overweight. Tra le banche MontePaschi -2,2%, Intesa -0,5%, Unicredit -1,3%.

Fiat -2,3% nell’ultima seduta “solo” italiana della sua storia ha deciso di non collocare in borsa buona parte delle azioni rivenienti dal recesso della fusione in Fca, mentre resta aperta la possibilità di vendita di azioni a Wall Street. Cnh Industrial -1%: JP Morgan taglia il target price a 7,50 euro da 9 euro, confermato Underweight. Pesanti gli energetici Eni -1,9%, Saipem -2,4%. Tiene  Enel +0,8%: Credit Suisse alza il target price a 3,60 euro da 3,20 euro, confermato il giudizio Underperform. Telecom Italia -2%.

StM -4,6%: questa notte l’americana Microchip, importante produttore di microcontroller, ha lanciato un profit warning sul terzo trimestre a causa del forte rallentamento delle vendite in Cina a settembre. Finmeccanica-1%: il Tribunale di Busto Arsizio ha condannato in primo grado l’ex Ad Giuseppe Orsi e l’ex Ad di AgustaWestland Bruno Spagnolini a due anni per false fatture e li ha invece assolti dall’imputazione principale di corruzione internazionale “perché il fatto non sussiste”. Ansaldo STS -2%.

Pesante Tod’s -3,9%: ritiene raggiungibile il consensus degli analisti sul 2014 e si aspetta un 2015 migliore rispetto a quest’anno, anche se la crescita del fatturato sarà ancora “a una cifra”. Scendono Igd -0,4% e Beni Stabili +0,7%: per entrambi oggi è l’ultimo giorno di trattazione dei diritti d’opzione.

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Categories: Finanza e Mercati