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Asta Bot ok: a Piazza Affari banche in recupero, bene Generali

Il Tesoro ha collocato tutti i 7 miliardi di euro di Bot a 1 anno, pagando un interesse più alto, ma comunque al di sotto della soglia psicologica dell’1%. Il rendimento medio è salito allo 0,962%, il massimo da marzo, dal minimo storico dello 0,703% segnato a maggio. Sale la domanda, con un rapporto di copertura a 1,49, dall’1,16 precedente.

Lo spread Btp-Bund cala a 273 punti base e il rendimento del Btp a 10 anni è al 4,34%. Il differenziale tra i titoli spagnoli e tedeschi è a 298 punti base, con il tasso dei Bonos al 4,60%.

Borse europee in lieve progresso. A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,22%.a quota 16323. Parigi segna + 0,29%, Francoforte +0,05. Londra – 0,06%. L’euro è stabile nei confronti del dollaro a 1,329. Petrolio in lieve calo: il Brent è scambiato a 102,8 dollari/barile (-0,1%).

Maglia rosa del Ftse Mib è Autogrill (+2,24%). Fra le blue chip di Piazza Affari, svetta anche Generali, che sale dell’1.29% dopo la vendita di attività assicurative in Messico realizzando una plusvalenza (inaspettata) di 500 milioni. Il gruppo di Trieste stima, al netto dei recuperi della riassicurazione e delle tasse, un impatto netto di circa 100 milioni di euro dalle alluvioni in Europa Centro Orientale, Germania ed Austria della scorsa settimana. Un report del Credit Suisse giudica comunque il titolo underperform rispetto ad Axa ed Aviva (outperform) nonostante la vendita messicana a prezzi migliori delle attese. 

In evidenza anche Buzzi Unicem +1,41% dopo che Morgan Stanley è passata a equalweight sul titolo del cemento. Pesante invece Italcementi -2,2%. In calo Telecom Italia (-0,92%), vicina ai minimi dello scorso marzo in scia alle preoccupazioni per le misure sulla qualità dei servizi di tlc allo studio del governo argentino.

Dall’annuncio dello spin-off della rete, lo scorso 30 maggio, il titolo ha perso il 15,5% . Attorno a Telecom è poi scemato l’appeal speculativo legato al progetto di integrazione con 3 Italia, mentre sono emersi timori, rilanciati da un report di JP Morgan, sui risultati del secondo trimestre che dovrebbero scontare gli effetti della ‘guerra dei prezzi’ in Italia e della svalutazione delle valute sudamericane.

In discesa Fiat (-2,16%), con Ubs che non consiglia più di comprare il titolo, passando a un giudizio ‘neutral’. In rialzo la maggior parte dei bancari, a partire da Mediobanca (+1,19%). Unicredit sale dello 0,66%, Intesa + 0,61% e MontePaschi scende dello 1,26%.Pop.Milano -2,51%. Enel +0,37%, Eni+0,24%. Forte rimbalzo per Safilo, +2,9%. Recupera Maire, +6,5%, dopo gli sviluppi positivi dell’aumento di capitale. Migliora Rcs (+8%) in vista del cda che fisserà domani il prezzo delle nuove azioni. 

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Categories: Finanza e Mercati