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Asta Bot annuali: tassi sotto il 6%, domanda boom

Nel Bot-day gli investitori rispondono positivamente all’offerta del Tesoro e i rendimenti dei Buoni annuali scendono leggermente rispetto alla precedente asta e si collocano al 5,95% – Forti le richieste: sono stati collocati tutti i 7 miliardi pianificati, ma la domanda è stata pari a 13,472 miliardi – Intanto s’allarga lo spread.

Asta Bot annuali: tassi sotto il 6%, domanda boom

Il Tesoro ha collocato tutti i sette miliardi di Bot a 12 mesi nell’asta di oggi con rendimenti in lieve calo al 5,952% dal record del 6,087% dell’ultima asta del mese scorso. Lo spread tra il Btp e il Bund vola a 453 punti, nonostante l’esito positivo dell’offerta che è coincisa con il Bot day senza commissioni d’acquisto. Il rendimento del decennale sale al 6,61%. Le Borse viaggiano intanto in terreno negativo.

A Milano l’indice FtseMib scende dell’1,8%, Londra perde lo 0,6%, Parigi -1,3%, Francoforte -1,3%. Fra gli investitori continua a prevalere la delusione per le decisioni del Consiglio europeo della settimana scorsa. Molti i giudizi positivi, ma prevalgono i critici e fra questi spicca Moody’s che ha annunciato stamattina che nel primo trimestre del 2012 rivedrà i rating dei Paesi Ue perché non ci sono state quelle “misure politiche decisive” per contrastare la crisi dell’euro.

A questo si aggiunge il timore di un rallentamento dell’economia cinese. A novembre l’export di Pechino è cresciuto solo del 13,8%, il tasso più basso dal 2009. Tornando ai mercati azionari europei, il calo maggiore riguarda i settori più ciclici: materie prime -1,7%, auto -1,6%, costruzioni -1,3%. A Milano spicca la frana di Fondiaria-Sai -5,2%. La società potrebbe decidere a breve un aumento di capitale o l’emissione di un prestito convertibile da parte della controllata Milano Assicurazioni in ribasso del 4%.

Le tensioni sul debito sovrano si riflettono sulle banche: Intesa -1,6%, Unicredit -2,9%, MontePaschi -5,6%. Banco Popolare -3,2%. Mattinata negativa anche per gli industriali. Fra i titoli industriali, Fiat scende del 2,8%, Fiat Industrial -3,3%, Prysmian -3%. Pirelli sale dello 0,5% ed è fra i pochi titoli positivi. Enel perde il 2,4%, Eni scende del 2%. Grossa discesa di Terna – 6% dopo il documento dell’Authority dell’Energia sulle nuove tariffe. Snam Rete Gas -1,8%. Male Mediaset -3,1%.

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