Ancora buone notizie per i titoli di Stato italiani. Questa mattina il Tesoro ha collocato 9 miliardi di Bot semestrali – il massimo importo offerto – con un rendimento pari all’1,503%, in ulteriore calo rispetto alla precedente asta di agosto, quando il tasso era stato dell’1,585%. Il nuovvo livello è il più basso registrato dallo scorso marzo. Buona la domanda, pari a circa 12,5 miliardi.
Nonostante i buoni risultati del collocamento, a pochi minuti dall’asta Piazza Affari continua a cedere oltre il 2%, mentre lo spread Btp-Bund viaggia sopra i 365 punti base, ai massimi da due settimane.
Ieri si è chiuso in modo positivo anche il collocamento dei Ctz, ma già domani l’Italia sarà chiamata a una nuova prova, stavolta sulla scadenza lunga, con l’asta dei Btp a 5 e 10 anni.
A mettere pressione sui mercati azionari e obbligazionari è stato il presidente della Federal Reserve di Philadelphia, Charles Plosser, secondo cui probabilmente sarà inefficace il nuovo piano di quantitative easing implementato dalla Fed durante la sua ultima riunione. Per Plosser, il nuovo allentamento quantitativo della Fed non riuscirà a dare sostegno alla crescita, ma danneggerà la credibilità dell’Istituto centrale.
In Europa occhi puntati sulla Spagna (Moody’s entro la settimana comunicherà l’esito dalla sua credit review) e sulla crisi del debito greco, che a giorni tornerà sotto la lente della Troika (Bce, Ue e Fmi). Joerg Asmussen, membro del Comitato esecutivo della Bce, ha detto in un’intervista al Die Welt che l’Eurotower non prenderebbe parte a un’eventuale ristrutturazione del debito greco.